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Saldo conto

Il saldo è il risultato dei movimenti in entrata e in uscita che vengono effettuati sui conti. Può assumere valori positivi, tipici del conto deposito, o negativi, riscontrabili solo nel conto corrente.

giovane uomo sul divano che legge un estratto conto
Il saldo del conto

Il saldo è il valore che esprime la consistenza in denaro di un conto, riferita al momento in cui si procede all’interrogazione. Può assumere un valore:

  • saldo positivo: dà luogo a un saldo attivo;
  • saldo negativo: dà luogo a una situazione debitoria.

Il saldo attivo è tipico dei conti deposito che non possono avere consistenza negativa in quanto, essendo degli strumenti di gestione del risparmio, hanno solo saldi positivi.

Il conto corrente invece può presentare entrambe le posizioni, ma vanno considerate sul presupposto che è un prodotto finanziario per la gestione del denaro; pertanto, i saldi del conto avranno le seguenti implicazioni:

  • saldo conto corrente positivo: si ottiene anche con un solo euro in giacenza; origina una remunerazione calcolata sulla base dei numeri creditori anche se i tassi applicati in genere sono molto bassi, talvolta previsti contrattualmente a zero per compensare una riduzione delle spese;
  • saldo conto corrente negativo: è la situazione per cui si va in rosso sul conto. Il saldo negativo determina automaticamente un debito che può essere accordato con termini stabiliti nel momento della concessione, come nel caso dell’affidamento sul conto, oppure, in caso contrario, essere tacitamente consentito dalla banca per importi irrisori, salvo applicarvi le commissioni e i tassi di scoperto per calcolare l’ammontare degli interessi debitori fino al primo reintegro. 

La presenza di saldi positivi consistenti sul conto è invece sconsigliabile, perché la bassa o assente remunerazione delle giacenze ne erode il potere di acquisto a seguito dell’inflazione. Tendenzialmente la somma a disposizione sul conto corrente non dovrebbe eccedere il doppio della quantità necessaria a soddisfare il bisogno finanziario mensile del correntista, per destinare l’eccesso di liquidità a risparmio, diversificando gli investimenti a breve, medio e lungo termine.

Ultimo aggiornamento 11/05/2023

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