Sepa
Nell'area SEPA tutti i pagamenti diversi dal contante sono soggetti alle stesse regole e tutele, con lo scopo di armonizzare i Paesi che utilizzano l'euro per i propri scambi economici.

SEPA è l’acronimo di Single Euro Payments Area ossia la piattaforma standardizzata con regole, procedure operative e prassi di mercato uniformi e armonizzate tra tutti i Paesi che adottano come moneta unica l’Euro e i consumatori, società e istituzioni pubbliche in relazione a tutte le forme di pagamento diverse dal contante.
Aderiscono all’area unica dei pagamenti in euro:
- tutti gli Stati membri UE anche se non adottano l’euro come divisa;
- i Paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo - EEA come Islanda e Norvegia;
- i Paesi extra EEA come il Regno Unito, Svizzera Principato di Monaco, San Marino, Vaticano, Andorra, Isola di Man.
Lo scopo della SEPA è favorire la concorrenza e lo sviluppo dei servizi di pagamento sul mercato, tramite regole armonizzate per gli Stati aderenti finalizzate a ottenere dei pagamenti più efficienti come i bonifici e gli addebiti diretti sui conti correnti o le carte di pagamento, rispetto alle transazioni cartacee per contanti o con assegni.
In attuazione dei principi e degli scopi previsti a livello europeo sono stati creati, con direttiva UE 2007/64/CE o PSD Payments Service Directive, gli Istituti di pagamento società diverse dalle banche e dagli istituti di moneta elettronica o IMEL e tra loro in concorrenza, recepiti in Italia con il Decreto Legislativo n. 11 del 27 gennaio 2010. Gli istituti di pagamento sono soggetti alla vigilanza e al controllo della Banca d’Italia che deve garantire:
- funzionamento regolare dei pagamenti e delle piattaforme tecniche;
- sicurezza ed efficienza dei servizi;
- tutela degli utilizzatori.
La Banca d’Italia in aderenza a questi principi ha emanato il provvedimento di attuazione del decreto legislativo relativo ai servizi di pagamento, all’emissione e utilizzo di moneta elettronica come le carte ricaricabili.
Ultimo aggiornamento 11/05/2023