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Quali sono le spese che incidono sul conto deposito?

Nel conto deposito le spese sono in proporzione all'operatività del conto stesso, che si limita ai versamenti e ai prelievi. Vi sono inoltre delle spese legate alle rendicontazioni periodiche, all'eventuale canone annuale, alle comunicazioni e alle imposte di bollo sulle rendite finanziarie.

salvadanaio con banconote e casetta
Le spese di un conto deposito

Quali sono le spese che incidono su un conto deposito?

Il conto deposito è uno strumento finanziario a limitata operatività e, come tale, ha poche voci di spesa perché, al contrario del conto corrente, non serve per gestire il denaro per le esigenze quotidiane, ma si limita a contenere una somma da destinare al risparmio: la somma depositata genera un guadagno in relazione a quanto tempo viene lasciata nella disponibilità della banca depositaria. In linea di massima tra le spese dei conti deposito non dovrebbero comparire le commissioni, una tipologia di spesa legata ai conti bancari, solitamente applicate alle operazioni di pagamento come i prelievi o i bonifici oppure, nel caso di un affidamento attivo, sul massimo scoperto. Di seguito indicheremo le principali voci di spesa e le strategie per contenerle, scegliendo le soluzioni meno dispendiose.

Quali sono le principali voci di spesa di un conto deposito?

Per avere l’esatta consistenza delle spese presenti su un conto deposito vincolato si può fare riferimento alle schede prodotto, che devono accompagnare la proposta di apertura del conto deposito e che andranno successivamente riportate nella documentazione contrattuale. A titolo esemplificativo, queste possono essere:

  • apertura conto;
  • chiusura conto;
  • canone annuo;
  • stampa e invio rendiconto;
  • stampa e invio documento di sintesi;
  • stampa e invio di copia di altre comunicazioni;
  • spese annue per conteggio interessi e competenze.

Molti istituti inseriscono le imposte, previste dalla normativa tributaria, tra le spese legate al conto deposito, anche se tecnicamente tali non sono, in quanto non è la banca depositaria che le stabilisce e non ne trae un profitto, ma è obbligata ad applicarle con una trattenuta diretta sulle somme in giacenza a deposito e sugli interessi maturati. Per completezza espositiva le riportiamo comunque:

  • imposta di bollo: nella misura dello 0,2 per mille sulle giacenze medie oltre i 5.000 euro;
  • ritenuta fiscale sugli interessi lordi maturati, applicata sui depositi nella misura del 26%.
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Come incidono le spese sul rendimento lordo in un conto deposito?

L’essenza del conto deposito è quella di fornire un rendimento alle somme che in esso vengono depositate dal consumatore-risparmiatore. Seguendo i principi di trasparenza l’offerta per l’apertura di un conto deposito deve necessariamente fornire al potenziale cliente tutti gli elementi per poterla valutare e confrontare con altre analoghe per importi e durata del vincolo. Molte proposte per l’apertura di conti depositi inseriscono, tra le spese del conto, i canoni, gli invii delle comunicazioni periodiche, l’applicazione delle imposte e, in ogni caso, dovranno necessariamente riportare due indicatori fondamentali, rappresentati dai seguenti tassi:

  • Tasso lordo: indica il tasso di interesse creditore in percentuale che la banca applica sul deposito per generare la rendita;
  • Tasso netto: indica il rendimento effettivo espresso in percentuale che viene versato alla scadenza prestabilita al depositante, sottraendo le spese e l'imposta sulle rendite finanziarie.

Come ridurre le spese di un conto deposito?

È possibile ridurre le spese attraverso la comparazione, per confrontare il miglior rendimento con la spesa più bassa. L’approccio alla scelta del conto deposito deve tenere conto di due aspetti fondamentali:

  • il rendimento,
  • le spese.

La combinazione di questi due fattori si traduce nella semplice ricerca delle migliori offerte di conti deposito che, con l’impiego di un sito comparatore, consente di individuare la rendita più alta a parità di somma depositata e durata del vincolo che si vuole sottoscrivere. Attraverso l’utilizzo di siti come ConfrontaConti.it è possibile fare una simulazione immediata e vedere i migliori conti del giorno, sia per le proposte delle banche tradizionali, che per le offerte dei conti deposito online, tra le quali scegliere e guadagnare. La soluzione ideale è quella di individuare sul mercato le offerte a zero spese, tipiche del conto deposito online, per eliminare il problema dei costi all’origine, avendo tuttavia cura di monitorarle nel tempo, specie in occasione delle “modifiche unilaterali alle condizioni contrattuali”.

Un aspetto importante della scelta, oltre alla valutazione delle spese, è avere la consapevolezza degli aspetti legati all’affidabilità e alla credibilità della banca depositante, perché, nonostante si tratti di effettuare un investimento a basso profilo di rischio e con un orizzonte temporale breve, le garanzie a tutela del consumatore sono le stesse riservate alla gestione dei risparmi più strutturati e su investimenti a medio, lungo e lunghissimo termine. Queste garanzie in favore dei depositanti sono:

  • gli unici soggetti a esercitare la raccolta sono le banche, sotto diretto controllo e autorizzazione della Banca d’Italia;
  • i conti deposito sono garantiti dal FITD, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, che copre il rischio di perdita di ogni singolo depositante, per le disponibilità risultanti sul conto, sino a un massimo di 100.000 euro per consumatore e per banca, con il rimborso garantito entro 7 giorni a decorrere dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca.

Ultimo aggiornamento marzo 2023

A cura di: Carlo Unali

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