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Capitalizzazione

La capitalizzazione è l'effetto per il quale gli interessi maturati si sommano al capitale, generando a loro volta interessi; il fenomeno è conosciuto anche come interesse composto.

salvadanaio rosa sollevato in aria con monete che fuoriescono
La capitalizzazione fa crescere il capitale a risparmio

Il presupposto della capitalizzazione è basato sulla caratteristica per la quale il denaro è un bene fruttifero, avendo la capacità di produrre una rendita costituita dagli interessi. La capitalizzazione, di conseguenza, è il processo per il quale gli interessi attivi o creditori, avendo la proprietà di sommarsi periodicamente al capitale di partenza, sono in grado di aumentarne la consistenza. Il fenomeno per il quale gli interessi maturati si sommano al capitale, generando a loro volta interessi, è conosciuto anche come interesse composto.

Grazie alla capitalizzazione il capitale investito a risparmio genera una rendita maggiore rispetto alla cifra iniziale; questa caratteristica è la base per valutare un investimento come il conto deposito avendo noti la durata e il tasso praticato. Generalmente non si applica alle giacenze sui conti correnti perché non vi è la certezza che resti costante, potendo anche esaurirsi e generare interessi passivi.

Grazie alla capitalizzazione degli interessi attivi è possibile conseguire i seguenti vantaggi:

  • incrementare il valore del capitale iniziale;
  • conservare il potere di acquisto nel tempo;
  • evitare l’erosione dell’inflazione dei risparmi.

La capitalizzazione si applica solo in relazione agli interessi attivi o creditori, mentre per gli interessi passivi o debitori in campo bancario si applica il divieto di anatocismo, ovvero il divieto di capitalizzare gli interessi passivi con la finalità di tutelare il consumatore evitando l’aggravarsi delle esposizioni debitorie.

Il termine viene utilizzato anche in altre applicazioni; nel settore delle società ammesse alle contrattazioni in borsa la capitalizzazione di mercato di un'azienda è il valore totale delle sue azioni in circolazione sul mercato. Viene spesso indicata come market cap e si ottiene moltiplicando il numero totale delle azioni di una società quotata, per il rispettivo prezzo azionario sul mercato corrente.

Ultimo aggiornamento 25/05/2023

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