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Diritto di Recesso

Il diritto di recesso è la previsione contenuta nel codice del consumo in favore del consumatore, circa la facoltà di far cessare gli effetti di un contratto unilateralmente.

testi legislativi con martello da udienza del giudice
Il diritto di recesso è in favore del consumatore

Il diritto di recesso, o ripensamento, è la possibilità di far cessare unilateralmente gli effetti di un contratto entro 14 giorni dalla conclusione o, nei contratti di durata come il conto corrente bancario, nel momento in cui il consumatore ritiene opportuno concludere il rapporto.

In base alla normativa vigente esistono due tipologie di diritto di recesso, la prima di carattere generale e la seconda invece di carattere speciale, che sono contenute rispettivamente nel:

  • Codice Civile - nel Libro IV delle Obbligazioni si prevede il diritto di recesso all’art. 1373 - Recesso unilaterale -che recita: “Se a una delle parti è attribuita la facoltà di recedere dal contratto, tale facoltà può essere esercitata finche' il contratto non abbia avuto un principio di esecuzione.” Se poi siamo in presenza di contratti di durata, come un conto deposito, il recesso può essere esercitato anche dopo l’inizio del contratto, ma non ha effetto sulle prestazioni o sul servizio già erogato o utilizzato.
  • Codice al consumo – si rivolge esclusivamente al consumatore con lo scopo di tutelarlo, essendo considerato la parte debole nei contratti conclusi a distanza o fuori dalla sede di vendita. Il diritto di recesso deve essere portato a conoscenza del consumatore già nella fase precontrattuale, come previsto anche dalle norme sulla trasparenza bancaria che lo prescrivono come contenuto obbligatorio nei fogli informativi, sui documenti di sintesi e sui contratti.

Ultimo aggiornamento 19/05/2023

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