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Cos'è la giacenza media? Utilizzo, calcolo e richiesta

Per richiedere la giacenza media di un conto corrente si può procedere direttamente online, attraverso la propria area riservata, o ci si può recare presso lo sportello dell'istituto in cui è stato aperto il conto. In tanti casi comunque la giacenza media è disponibile nella sezione Home Banking.

calcolatrice e documenti
Calcolo della giacenza media del conto

Secondo quanto stabilito dal provvedimento del 28 maggio 2015 dell’Agenzia delle Entrate, le banche e Poste Italiane inviano all’Anagrafe Tributaria le informazioni della giacenza media annua per i conti correnti, i conti deposito a risparmio libero o vincolato e il conto terzi individuale/globale.

Nel trasmettere tali dati riguardanti la giacenza media annua, bisogna tener conto di alcuni principi: se la giacenza media è negativa, viene inserito sempre il valore zero; per i conti in divisa estera il valore della giacenza media viene mostrato in base alle norme stabilite per l’archivio dei rapporti finanziari; le informazioni della giacenza media annua vanno trasmesse per tutti i soggetti, persone fisiche e non fisiche, che siano titolari di una delle tipologie di rapporto indicate: codice 01 (conto corrente); codice 03 (conto deposito a risparmio libero/vincolato); codice 09 ((Conto terzi individuale/globale).

Cos'è la giacenza media e a cosa serve?

La giacenza media, secondo la definizione dell’Agenzia delle Entrate, indica l’importo medio delle somme a credito di un cliente in un dato periodo uguagliato a un anno. Questo valore ci dà un’informazione importante in quanto stabilisce la media di denaro presente su un conto in un determinato periodo di tempo.

La giacenza media è fondamentale per il calcolo dell’ISEE e dell’imposta di bollo sul conto corrente oltre che essere indispensabile per accedere a una serie di benefici. Se la giacenza media del conto è inferiore ai 5.000 euro, i titolari non devono versare l’imposta di bollo sul conto. Se si supera, invece, questa soglia, l’imposta di bollo ha un costo di 34,20 euro nel caso di persone fisiche e di 100 euro per le persone non fisiche.

Giacenza media e ISEE: dove trovare il calcolo

L’ISEE - Indicatore della Situazione Economica Equivalente – è un valore fondamentale per misurare il livello economico totale di una famiglia. Rappresenta inoltre uno strumento di accesso a bonus o a prestazioni agevolate. Il calcolo Isee avviene in base alle informazioni presenti nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). L’ISEE resta valido fino al 31 dicembre dello stesso anno in cui è stata presentata la DSU.

I contribuenti presentano in autonomia o tramite CAF la DSU in cui sono indicati i membri del nucleo familiare; i riferimenti della casa di abitazione e le voci di reddito e di patrimonio, mobiliare ed immobiliare. Nella sezione “patrimonio mobiliare” vengono riportate le giacenze medie dei conti/depositi presenti nel corso di un anno solare. Il calcolo della giacenza media annua viene fatto dividendo per 365 la somma delle giacenze giornaliere. È necessario procedere al calcolo della giacenza media anche se si è titolari di un solo conto corrente o anche di una carta prepagata. Se il conto è cointestato, il valore della giacenza media viene quantificato al 50%. Se gli intestatari del rapporto sono tre, si calcola al 33%.

A partire da gennaio 2024 sono esclusi dal calcolo ISEE i titoli di Stato e alcuni prodotti finanziari di raccolta del risparmio, come i buoni postali, fino al valore complessivo di 50.000 euro.

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Come calcolare la giacenza media?

Il calcolo della giacenza media viene effettuato, dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, indipendentemente dal numero dei giorni in cui il deposito/conto risulta attivo. Si parla di giacenza giornaliera per indicare i saldi giornalieri per valuta.

Ipotizziamo di essere titolari di un conto corrente e di voler calcolare la giacenza media, prendendo come riferimento un periodo di soli 5 giorni in modo da rendere più semplice la nostra simulazione. Supponiamo che il saldo nel giorno 1 sia di 100 euro, che il saldo del giorno 2 sia di 200 euro, il saldo del giorno 3 sia di 250 euro, il saldo del giorno 4 sia di 300 euro e che il saldo del giorno 5 sia di 350 euro. Per calcolare la giacenza media in questi 5 giorni, bisogna sommare i saldi di ogni giorno e poi dividerli per il numero dei giorni (5 nel nostro esempio). Nel nostro caso la giacenza media per questi 5 giorni è di 240 euro. È chiaro che concretamente la giacenza media annua venga calcolata, addizionando i saldi di ogni giorno dell’anno per poi dividere tale risultato per 365 o 366 in caso di anno bisestile.

Come richiedere la giacenza media di un conto?

Per richiedere la giacenza media di un conto corrente ci si può rivolgere all’istituto bancario. Si può procedere direttamente online, attraverso la propria area riservata, o ci si può recare presso lo sportello dell’istituto in cui è stato aperto il conto. Nella maggioranza dei casi sia saldo che giacenza media sono disponibili nella sezione Home Banking.

Come richiedere la giacenza media di un conto o una carta Poste Italiane?

Chi ha bisogno dell’attestazione di saldo e giacenza media dei prodotti del Gruppo Poste Italiane, a sé intestati o cointestati, può richiedere il documento online, se registrato al sito poste.it, o recarsi nell’ufficio postale più vicino.

Se il conto o la carta sono intestati a un minore, la richiesta deve essere fatta da chi è titolare della potestà genitoriale. Anche in questo caso il documento può essere richiesto online, selezionando l’opzione “Per un minore”, o ci si può recare alle Poste portando con sé il proprio documento di riconoscimento e il codice fiscale del minore.

Infine, chi ha bisogno dell’attestazione di saldo e giacenza media di prodotti del Gruppo Poste Italiane intestati a soggetti amministrati o Tutelati o se si ha una Procura, deve recarsi nell’Ufficio Postale più vicino, portando il proprio documento di riconoscimento e la documentazione ufficiale di nomina da parte del Giudice Tutelare o della Procura.

Ultimo aggiornamento aprile 2024

A cura di: Tiziana Casciaro

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