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Conti correnti: quale imposta sui depositi vincolati?

Pubblicato il 29/05/2013

Aggiornato il 26/09/2017

Conti correnti: quale imposta sui depositi vincolati?

A partire dallo scorso 1° gennaio sui conti deposito è scattato l’aumento dell’imposta di bollo, la quale è salita da 0,1% a 0,15% annuo sulle somme depositate, senza più il tetto massimo di 1.200 euro. Da quando la nuova imposta di bollo sui conti deposito ha fatto la propria comparsa, cioè dal gennaio 2012, diverse sono state le interpretazioni su come applicare la tassa sui conti correnti che permettono di vincolare parte delle somme depositate: anche per questi prodotti dev’essere applicata l’imposta proporzionale dello 0,15%, oppure la linea di vincolo può essere considerata parte del conto corrente e, quindi, ricadere all’interno dell’unica imposta di bollo di 34,20 euro prevista per i conti correnti con giacenze superiori a 5.000 euro?

A far chiarezza ci ha pensato l’Agenzia delle Entrate tramite una circolare emanata a inizio maggio: anche le linee di deposito vincolato che rientrano all’interno dei conti correnti devono essere trattate alla stessa stregua dei conti deposito, perché si tratta di strumenti di investimento (difatti il cliente perde la possibilità di usufruire del denaro fino a quando permane il vincolo) nonostante siano direttamente connessi a strumenti di risparmio quali i conti correnti.

Già da tempo, diverse banche che offrono conti correnti con depositi vincolati sono corse al riparo decidendo di farsi carico dell’imposta di bollo, come ad esempio la Cassa Rurale Renon con l’offerta 4MORE-RAIFFEISENKASSEN RITTEN: il conto corrente che assicura sulle somme vincolate rendimenti lordi tra il 2,25% e 3% a seconda della durata.

Un’altra offerta a riguardo è il Conto Webank: per i nuovi clienti il deposito vincolato di Webank la banca si fa carico dell’imposta per tutto il 2013 se si accredita lo stipendio o la pensione sul conto corrente collegato. Mentre, per coloro che sono già clienti del Gruppo Bipiemme e attiveranno il Conto Webank tramite ConfrontaConti.it, ma anche per i nuovi clienti che non intendono accreditare lo stipendio, l’istituto non farà pagare alcuna imposta di bollo per tre mesi. L'offerta è valida per le attivazioni che avverrano entro il 31/07/2013. Il deposito vincolato messo a disposizione dal Conto Webank propone tassi d’interesse lordi tra 1,75% e 3% a seconda della durata.

Per ora nessun cambiamento è stato invece apportato alle offerte Conto Primo Assoluto, della Banca Popolare di Milano, e Conto IW di IWBank: entrambe le proposte prevedono l’addebito dell’Imposta di bollo di 34,2 euro solo nel caso in cui le giacenze complessive del conto corrente siano superiori a 5.000 euro, senza alcuna imposta di bollo dello 0,15% dedicata alla linea di deposito vincolato. È in ogni caso molto probabile che gli Istituti si facciano carico per un determinato periodo di tempo dell’imposta progressiva prevista sulle linee di deposito.

A cura della Redazione

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