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Extrabanca lancia i chioschi virtuali per operazioni bancarie

27/08/2014
Extrabanca lancia i chioschi virtuali per operazioni bancarie

Dopo l’apertura di cinque filiali “tradizionali”, Extrabanca propone sul mercato un’innovativa iniziativa. L’istituto specializzato in servizi per stranieri lancia quest’estate le prime due filiali di banca completamente virtuali.

Michele Cantore, responsabile Organizzazione & Sviluppo Operativo dell’Istituto, spiega così l’iniziativa: “In sostanza sono un modo economico ed efficace di estendere la nostra rete. Invece di aprire una filiale fisica, mettiamo un chiosco”. Con una notevole riduzione dei costi, visto che un chiosco costa 20-25mila euro, mentre normalmente una filiale supera i 750 mila euro.

Quali sono i servizi offerti dagli sportelli virtuali? Praticamente tutti quelli che si possono effettuare in una banca tradizionale. L’utente può avviare una videochiamata con un operatore della banca (nelle lingue disponibili), aprire un conto e gestire le operazioni di routine. La tecnologia consente di utilizzare la firma digitale, stampare il contratto (o mandarlo via mail), acquisire i documenti mediante sistema ottico, leggere carte magnetiche e tessere sanitarie. Inoltre sempre attraverso il servizio online, è possibile chiedere consulenza finanziaria e fare investimenti.

Cantore spiega che: “A regime, dopo circa 5-6 mesi di rodaggio, contiamo di avere un parco con una trentina di macchine. Possiamo permetterci di deciderne luogo e numero strada facendo, perché ci vogliono solo 30 giorni per realizzare un chiosco. È un sistema flessibile, inoltre: potremo aggiungervi altre funzioni, per esempio un distributore di carte di credito e di bancomat”.

Al progetto partecipano un gruppo di partner, tutti italiani: Inventia per la tecnologia del chiosco, Indicom per la conservazione documentale sostitutiva (in formato elettronico, Lyr per gli aspetti normativi collegati alla gestione della firma elettronica avanzata.

Ad oggi Extrabanca serve circa 8 mila clienti, di diverse nazionalità: filippini (25%), cinesi (20%), indiani e cingalesi (16-17%), italiani (15%), ma anche sudamericani, maghrebini ed europei dell'Est. I dipendenti sono 65 di 14 diverse nazionalità, e parlano 15 lingue diverse. In previsione per i prossimi mesi un ampliamento della presenza sul territorio nazionale.

Obiettivo: proseguire nella politica di contenimento costi e proporre soluzioni innovative ed efficaci, quali ad esempio l’apertura di fasce orarie promozionali in cui il servizio sarà meno costoso.

A cura di: Alessia De Falco

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