Novità dall’UE: conti correnti per i non residenti

Il panorama dei conti correnti si appresta a cambiare velocemente, grazie alle novità introdotte dal Consiglio degli Affari Generali dell’Unione Europea.
Grazie ad una nuova direttiva recentemente emanata, presto sarà possibile aprire un conto corrente nei Paesi Comunitari, pur non avendo la residenza. Gli Stati Membri avranno due anni di tempo per adeguare questa normativa all’interno dei loro ordinamenti.
Che cosa significa concretamente? E’ semplice: viene introdotto un cambiamento radicale nel concetto di cittadinanza, dal momento che presto non servirà essere residenti in Italia per aprire un conto corrente nel nostro Paese. Sarà sufficiente essere cittadini dell’Unione Europea.
Ne traggono beneficio in modo particolare gli studenti e i lavoratori all’estero per lunghi periodi. Ma anche gli investitori interessati potranno selezionare le offerte di gestione del risparmio più convenienti.
I conti correnti cui si fa riferimento sono i “conti base”, resi obbligatori dal Governo Monti nel 2012, che consentono le principali operazioni bancarie: accredito dello stipendio, versamenti e prelievi. Da sottolineare che questi conti sono gratuiti per i pensionati e per le persone il cui Isee è inferiore agli 8.000 euro.
Il progetto ha portata rilevante perché semplifica non poco la burocrazia europea e riduce i costi di gestione. Gli Stati Membri sono inoltre chiamati dall’Unione Europea a garantire ai cittadini la trasparenza delle informazioni bancarie, con un focus particolare per quanto concerne i tassi di interesse e le commissioni bancarie.
L’obiettivo è permettere un confronto semplice e veloce tra gli istituti di credito e rendere il trasferimento dei risparmi e l’addebito da un conto all’altro dello stesso Paese una procedura snella ed economica. Cosa che al momento non è sempre garantita.