Conto di base: approvata la nuova convenzione

Positive conferme per i cosi detti “conti di base”. Banca d’Italia ha recentemente riconfermato l’impegno a garantire la stipula di questa tipologia di prodotti, che rispondono alle esigenze di clienti con un’operatività finanziaria limitata.
Lo scorso maggio è stata rinnovata per un ulteriore biennio la convenzione stipulata in origine nel 2012, che prevede un accordo tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Banca d’Italia, l’Associazione Bancaria Italiana, Poste Italiane S.p.A. e AIIP - Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica.
L’accordo ha come oggetto la definizione del “conto di base”, uno strumento a operatività limitata, gratuito o con spese estremamente ridotte, che permette esclusivamente l’accesso ad alcune tipologie di servizi stabilite nella Convenzione.
Il conto di base è gratuito per le fasce ISEE più svantaggiate e per i pensionati con un reddito non superiore a 1.500 euro mensili.
Tra le novità, l’aggiornamento della soglia ISEE stabilita per ottenere il conto a costo zero: si passa da 7.500,00 euro a 8.000,00 euro. Inoltre è stata inserita tra le cause di recesso unilaterale l’inattività del conto di base per un periodo di 24 mesi consecutivi.
L’intervento si colloca nell’insieme delle iniziative promosse dal Governo in tema di lotta all’evasione e di efficienza degli strumenti di pagamento. Inoltre, il conto base è volto a rendere più trasparenti i costi e di conseguenza più facilmente comparabili.
Il rinnovo della Convenzione ha introdotto nuovi servizi aggiuntivi attivabili con canone separato, quali ad esempio l’emissione o il collocamento di strumenti di moneta elettronica.
Parallelamente al rinnovo della Convenzione è stato costituito un Osservatorio Permanente presso il Ministero dell’Economia e della Finanza, con l’obiettivo di raccogliere informazioni, di monitorare e di analizzare i dati relativi all’utilizzo dei conti di base.
Le rilevazioni serviranno anche a chiarire meglio i possibili dubbi interpretativi in sede di applicazione delle norme concordate. Tutti i soggetti abilitati, ovvero banche, Poste Italiane e i prestatori di servizi a pagamento, sono tenuti a proporre il “conto base” a clienti con esigenze finanziarie ed operatività limitate.