Con la fine del Quantitative easing i conti deposito acquisteranno più valore, perché portando liquidità alle banche si tradurranno in un progressivo aumento dei rendimenti. Qui quelli attualmente più convenienti sul mercato.
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Con il nuovo anno due importanti novità sui conti correnti dormienti e il controllo da parte della Guardia di Finanza. Intanto gli italiani continuano a utilizzarli per la loro liquidità e scelgono sempre più spesso quelli online.
La banca è mobile, veloce e connessa. E così piace anche ai giovani. A dirlo è il rapporto di Abi Lab - Doxa sul rapporto tra gli utenti italiani e il Mobile Banking che conferma un trend in rapida ascesa.
I conti deposito sono uno strumento che negli ultimi tempi ha contrastato bene il clima di sfiducia, un investimento sicuro che portando liquidità alle banche, si tradurrà probabilmente in un progressivo aumento dei rendimenti.
Sono 1.200 i miliardi di euro parcheggiati in depositi, un volume cresciuto negli ultimi dieci anni di circa il 75 per cento. E se fino prima il rapporto con la filiale costituiva un valore aggiunto, adesso il conto ideale è online.
L’incertezza dei mercati e l’instabilità delle borse favoriscono investimenti più liquidi e meno rischiosi. Oltre al classico conto corrente, sempre più risparmiatori scelgono i conti deposito.
Nel terzo trimestre dell’anno il costo medio dei conti correnti tradizionali è stato di 141,6 euro, una cifra in aumento rispetto ai 138 euro registrati lo scorso giugno e ai 132 euro del mese di febbraio.
Confermate per il 2019 le principali regole e i limiti sull’utilizzo del contante, degli assegni e dei libretti al portatore. Si inaspriscono le pene pecuniarie inflitte a chi non rispetterà le disposizioni di legge.
La paura di nuove tasse e l’incertezza sul futuro frenano i consumi e gli investimenti degli italiani. Nelle banche giacerebbero 1.357 miliardi, 26 miliardi di euro in più in un anno, di cui ben 1.079 sarebbero stipati nei conti correnti.
Sicuri, semplici da aprire e se si sceglie bene, anche redditizi. Sono i conti deposito, un investimento prudente che in alcuni casi, come ad esempio con apertura e gestione online, garantisce rendimenti interessanti.
Il costo complessivo di un conto corrente si compone di un canone fisso e di una parte di spese variabili. Secondo la Banca d’Italia, la spesa media annua supera i 77 euro, un importo che scende a poco più di 14 euro per i conti online.
Una recente indagine rileva che i pagamenti con strumenti diversi dal contante hanno fatto segnare nel 2017 un aumento di quasi 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Più alti anche i volumi delle transazioni.
Quale investimento scegliere per i propri figli? Se non si vuole rischiare e si desidera uno strumento sicuro, i conti deposito sono una buona soluzione, a costi molto bassi soprattutto se si scelgono strumenti da aprire e gestire online.
Quando si apre un conto corrente è bene valutare molti aspetti importanti. I costi innanzitutto, che si dividono in fissi e variabili, ma anche l’Isc, l’indicatore sintetico di costo che identifica il reale costo complessivo.
Negli ultimi dieci anni si è assistito a un incremento consistente delle somme investite nei conti deposito, principalmente da parte degli over 55. I piani di ammortamento più scelti a luglio sono quelli fino a 24 mesi.
Il conto corrente di base è un’agevolazione prevista per i cittadini a basso reddito. Esso consente di abbattere molte spese di gestione del conto corrente tradizionale, riducendo i costi.
L'Agenzia delle Entrate può compiere accertamenti sui conti correnti bancari o postali senza fornire alcuna motivazione e senza che ci siano indizi gravi. Privati, professionisti e aziende sono sempre più sotto la lente del Fisco.
A cosa bisogna stare attenti quando si sceglie di aprire un conto deposito e quali sono i possibili rischi? Quali parametri tenere in considerazione e quando vincolare le somme? Cerchiamo di fare chiarezza su tutto con i consigli di ConfrontaConti.
Crescono nelle preferenze dei risparmiatori italiani i conti correnti online, che ora riguardano oltre 6 richieste su 10. Una scalata destinata a guadagnare ogni mese punti e a indurre a cercare l’offerta migliore in rete.
Nel solo mese di luglio i conti correnti perdono punti e vedono ridursi l’importo richiesto, ma si rilevano uno strumento importante per una fascia di pubblico dai 25 ai 40 anni, che ha coperto quasi la metà della domanda.
I correntisti italiani hanno a disposizione ancora pochi mesi per verificare l’eventuale titolarità di rapporti finanziari dormienti, riappropriandosi delle somme dimenticate e non movimentate.
Con l’introduzione dell’Anagrafe Tributaria, la lotta all’evasione fiscale è diventata ancora più agguerrita, grazie in particolar modo all’abolizione del segreto bancario.
La Banca di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia diventa partner di ConfrontaConti.it e propone i suoi prodotti di punta, il conto deposito a canone gratuito Io Conto e Contopromo, il conto corrente a costo zero il primo anno.
Scatta l’obbligo per banche, uffici postali e istituti di moneta elettronica di comunicare con cadenza mensile tutti i prelievi e i versamenti di denaro che superino i 10.000 euro in un mese solare.
Aumentano i depositi degli italiani in banca, con i conti deposito che continuano a riscuotere grande successo tra i risparmiatori più maturi. Nonostante i rendimenti bassi, gli istituti di credito riservano in alcuni casi tassi promozionali.
Quali sono i vantaggi di un conto online e perché in questo momento rappresenta l’unica possibilità per un utente di avere uno strumento di gestione della liquidità a costo zero?
Cresce l’affezione degli italiani ai conti deposito. Il dato straordinario a chiusura di questo primo semestre riguarda i piani di ammortamento, con il periodo superiore ai 36 mesi che guadagna oltre 10 punti percentuali.
Nel 2018 la spesa media del conto corrente per una famiglia è aumentata di circa 4 punti percentuali. I più convenienti restano quelli online, anche se alcune operazioni fisiche possono risultare molto onerose.
Oggi vi sono molte soluzioni, soprattutto online, che permettono di ridurre a zero le spese di gestione di un conto corrente. Eppure non tutti hanno una grande dimestichezza con il proprio conto, nonostante la diffusione dei pagamenti elettronici.
L’imposta di bollo su conto corrente è in vigore dal 2012 ed è stata introdotta con il Decreto Salva Italia. E' un’imposta annuale che ha importi diversi a seconda delle diverse tipologie di conto e delle giacenze.
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