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Cos’è la carta conto e come funziona?

La carta conto è uno strumento di pagamento al quale sono abbinate le coordiante Iban, grazie alle quali, all'operatività di una carta ricaricabile, si può aggiungere la possibilità di ricevere bonifici e accreditare stipendio o pensione, per poter operare come un conto corrente.

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Carta conto

Cos’è la carta conto e come funziona?

La carta conto è uno strumento di pagamento a disposizione dei consumatori per provvedere alle spese correnti, con una funzionalità similare alle carte di credito o alle carte di debito, ma con una sostanziale differenza da queste, rappresentata dalla presenza delle coordinate IBAN. In altri termini la carta conto ha le stesse caratteristiche di una carta prepagata o ricaricabile ma, grazie alla presenza delle coordinate IBAN, può ricevere somme ed effettuare pagamenti mediante bonifico al pari di un normale conto corrente. L’impiego della carta conto è stato previsto in funzione di quelle fasce di utenti che hanno necessità finanziarie basiche, in relazione a una gestione del denaro semplice, sicura e a basso costo. Le esigenze per la gestione del risparmio, come nel caso di un conto deposito, tutte quelle operazioni che coinvolgono l’impiego del contante o che sono finalizzate a supportare attività professionali non sono pertanto compatibili con l’uso di una carta conto.

I vantaggi pratici di questo prodotto finanziario sono: 

  • facilità di utilizzo;
  • può essere impiegata per i pagamenti elettronici senza far ricorso ai contanti;
  • è possibile utilizzarla all’estero con ricariche consentite in tutti i paesi area SEPA;
  • è sicuro nelle transazioni grazie all’appoggio sui circuiti di pagamento internazionali più diffusi e alla possibilità di blocco della carta.

Quali sono le differenze tra la carta conto e le carte di credito o di debito?

Partiamo anzitutto da un aspetto comune alle tre tipologie di carte: credito, debito e conto, ricomprendendo in quest’ultima le carte prepagate seppure con le differenze viste in precedenza.  Il nesso è rappresentato dal fatto che sono tutte degli strumenti di pagamento, con le quali è possibile acquistare beni e servizi sia presso i negozi dotati di terminali POS che gli store online. Quello che invece le differenzia è la presenza o meno di un conto corrente collegato, del quale diventano strumenti ausiliari nell’impiego del denaro e alternativi all’utilizzo del contante.

Analiticamente possiamo riscontrare le seguenti caratteristiche distintive: 

  • carta di debito: deve avere necessariamente un conto di appoggio, perché il correntista alimentando il conto pone la banca in debito nei suoi confronti, debito spendibile con la carta nella misura del saldo attivo disponibile;
  • carta di credito: deve avere necessariamente un conto corrente collegato, perché il correntista, in accordo con la banca emittente, ottiene un credito spendibile, ulteriore rispetto alla misura del saldo attivo presente sul conto, che in caso di utilizzo può pagare o al mese successivo, come nel caso della carta a saldo, o in rate mensili fino a concorrenza della somma utilizzata e ripristinando il plafond accordato, come nel caso della carta revolving;
  • carta conto: può essere aperta e funzionare senza un conto corrente predefinito, come per le carte prepagate; tuttavia, la dotazione delle coordinate IBAN consente a questa carta di poter essere alimentata tramite bonifici o disponendo l’accredito dello stipendio o della pensione.
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Quali sono le differenze tra la carta conto e il conto corrente?

Seppure a prima vista sembrino somiglianti, le differenze tra un conto bancario e una carta conto sono sostanziali. Il conto corrente è uno strumento completo per la gestione del denaro in grado di supportare il correntista con tutti i prodotti finanziari che è possibile collegare, che in sintesi possiamo riassumere con:

  • contanti: il conto corrente bancario consente il prelievo e il versamento dei contanti sia allo sportello fisico della filiale che presso gli ATM;
  • assegni: possono essere emessi e versati all’incasso solo in presenza del conto corrente sia per gli effetti bancari che per gli assegni circolari;
  • cassetta di sicurezza: servizio accessorio riservato ai correntisti presente solo nelle banche fisiche dotate di caveau;
  • prodotti assicurativi: il conto corrente predefinito funziona da piattaforma logistica per i prodotti assicurativi, che vengono sempre più proposti e collocati dalle banche per le esigenze previdenziali, di copertura dei rischi personali e della famiglia, per la salute, la tutela legale, le responsabilità civile di auto e i danni sui beni reali del correntista;
  • prodotti di risparmio: l’apertura di un conto deposito, o di un portafoglio titoli, la sottoscrizione di fondi comuni di investimento, il trading ma anche il semplice libretto di risparmio non possono essere attivati con una carta conto;
  • linee di credito: una carta conto non prevede la possibilità di avere fidi o affidamenti attivi sul conto corrente; analogamente, anche se nel passato vi sono state delle aperture, non è accettata la possibilità di utilizzare la carta conto per i pagamenti delle rate dei prestiti personali;
  • servizi ai professionisti o ai titolari di partite iva: lo sconto delle fatture, il castelletto, i leasing operativi sono accessibili solo in presenza di un conto corrente. 

Tutte queste funzionalità non sono previste per le carte conto perché sono tutte riferite a esigenze complesse legate alla gestione del denaro, che comportano per il correntista delle importanti spese per la tenuta del conto, esattamente il contrario dei principi che stanno alla base della carta conto, ossia la praticità e il contenimento delle spese.

Ultimo aggiornamento giugno 2023

A cura di: Carlo Unali

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