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Quasi un italiano su tre fa i conti online

25/02/2016
Quasi un italiano su tre fa i conti online

In un momento storico in cui gli investimenti soffrono gli andamenti incerti del mercato finanziario e l’inflazione scende a livelli particolarmente bassi, l’atteggiamento più comune dei risparmiatori è scegliere di parcheggiare il denaro in conti e depositi online.

Sarebbero circa 1500 miliardi impiegati in conti online, il 30% della ricchezza italiana.

Un’analisi puntuale arriva dall’Osservatorio di ConfrontaConti, che mensilmente rileva i comportamenti dei risparmiatori che si rivolgono al canale online per raccogliere informazioni e richieste sui prodotti offerti dai principali istituti di credito sul mercato. 

Così sappiamo che il 47,8% di utenti sceglie proprio il canale online per gestire il proprio conto, contro il 9,2% che preferisce la gestione classica esclusivamente in filiale. Una buona percentuale rimanente, il 42,9% dei richiedenti un conto corrente, sceglie di mantenere entrambi i canali e opera prevalentemente online ma non abbandona definitivamente la sede fisica della propria banca.

Si alza di oltre 5 punti percentuali in questo primo periodo dell’anno la percentuale di coloro che dispongono di un saldo attivo superiore ai 10.000 euro: è il 35%, contro il 28,9% del primo semestre del 2015. Segue l’intervallo 5.000-10.000 euro con il 17,6% e quello ricompreso tra i 1.000 e i 3.000 euro che riguarda il 17% dei richiedenti.

Il 15,6% degli italiani dispone di 3.000-5.000 euro e una percentuale più bassa, il 14,8%, ha in conto una cifra inferiore o uguale a 1.000 euro.

Un dato rilevante è la crescita della media del saldo, che con 16.566 euro si conferma come il più dato più alto dal 2010, quando era stato di 10.590 euro. Il valore più basso di questi ultimi cinque anni lo troviamo invece nel secondo semestre del 2012, quando si era attestato sugli 8.988 euro.

Lo stesso saldo di conto è in proporzione all’età del titolare, con la fascia di coloro che hanno dai 55 anni in su e che fa registrare un saldo medio di 24.528 euro e quella 41-55 anni che ha in media 18.403 euro sul proprio conto corrente. Il dato è una traccia della considerazione fatta in apertura, dettata da un atteggiamento di cautela degli italiani: solo lo scorso anno gli over 55 disponevano in media di 18.881 euro e la fascia 41-55 anni di 13.755 euro. 

L’importo medio di coloro che hanno un’età compresa tra i 26 e i 40 anni è di 12.436 euro e la fascia di giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni fa registrare una disponibilità media sul conto pari a 6.657 euro.

Il 72,4% dei correntisti risiede nel nord Italia, il 13,9% al sud e nelle isole e solo il 13,7% abita nel centro Italia. Queste proporzioni, con qualche minima variazione, si sono mantenute nel corso dei sei anni di rilevazioni.

Riguardo all’età dei richiedenti, la maggior parte ha tra i 26 e i 40 anni: il 39,9%. Il 34,5% ha tra i 41 e i 55 anni e il 20,3% ha più di 55 anni. Si riduce notevolmente la percentuale dei giovani tra i 18 e i 25 anni che dispone di un conto corrente, il 5,3% contro l’8,1% dello scorso semestre.

Analizzando l’operatività del conto, vale a dire il numero e la tipologia di operazioni effettuate, l’Osservatorio nei primi mesi dell’anno rileva che il 42,9% dei correntisti ha scelto un’operatività media, con un totale di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il 33,2% ha optato per un’operatività bassa, con un totale di 20 operazioni l’anno e il 22% per una formula con un totale di 150 operazioni l’anno.

Solo il 2% dei conti prevede la personalizzazione dei movimenti, con l’utente che stabilisce il numero e la tipologia di operazioni più consone al suo utilizzo. Le percentuali che si spartiscono il tipo di operatività per conto sono sostanzialmente invariate negli ultimi cinque anni, discostandosi da un semestre all’altro di pochi punti.

Infine si arriva allo scoperto di conto o fido di cassa, lo strumento per sopperire a momentanee crisi di liquidità. Il 91,8% dei correntisti non lo richiede, e andando a sezionare il dato sulla distribuzione geografica, la prevalenza di questa scelta è nel nord e centro Italia, mentre al sud e nelle isole il 12,6% richiede questa formula sul conto. Esiste un’ulteriore discriminante che è l’età, perché il 9,6% dei correntisti con un’età compresa tra 41 e 55 anni la richiede, mentre solo il 5,8% con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni fa uso dello scoperto di conto.

Secondo il portale ConfrontaConti.it il conto corrente online più conveniente al 25 febbraio è Conto BancadinAmica, dell’omonima banca online della Cassa di Risparmio di San Miniato. Simulando il conto di un utente 31enne con un saldo attivo di 5.000 euro, canale di utilizzo online, frequenza di utilizzo media e accredito di stipendio, gli interessi netti sono di 37 euro e il tasso a regime dell’1% lordo. Il costo del canone è zero e così anche quello del bollo. 

Il miglior conto in filiale alle stesse condizioni risulta Let’s Bank Studiare 18-29 del Banco Popolare. Il costo è di 8,63 euro e gli interessi netti di 0,37 euro. Il tasso a regime è dello 0,01% lordo e i costi totali sono pari a 9 euro. L’apertura del conto dà diritto a scegliere un regalo tra un buono elettronico Amazon, Decathlon, Q8 oppure iTunes del valore di 10 euro.

 

A cura di: Paola Campanelli

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