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Digitalizzazione e multicanalità: la nuova era dei conti correnti

28/12/2016
Digitalizzazione e multicanalità: la nuova era dei conti correnti

Qual è il futuro del mercato dei conti correnti e quale sarà la carta vincente degli istituti di credito che si muovono in una situazione sempre più critica? Una parola chiave sembra essere la soluzione: multicanalità. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Istituto tedesco Qualità e Finanza realizzato in collaborazione con A&F e incentrato stavolta sulle banche, che ha indagato sulla customer satisfaction di 1.623 correntisti nei confronti di istituti di credito tradizionali e online.

La digitalizzazione ha infatti modificato le abitudini di ben 17,6 milioni di persone, il 73% di coloro che dispongono di un conto corrente bancario, che hanno spostato i loro canali di utilizzo sul web e sul mobile, alternando alla filiale bancaria canali di utilizzo più evoluti e autonomi per le loro operazioni quotidiane.

Un benchmark utile può arrivare dal comparatore online ConfrontaConti.it che valuta l’evoluzione nel tempo delle caratteristiche dei conti correnti, rilevando la lenta progressione verso il canale online nelle abitudini degli italiani. Così, negli ultimi 6 mesi il web prende ancora una quota del mercato dei conti correnti, passando dal 50,4% dello scorso semestre al 51,2% dell’ultimo del 2016. A presidiare la statistica non ci sono solo giovani o millennials, ma anche i correntisti nella fascia di età ricompresa tra i 41 e i 55 anni: sono attualmente il 51,3% coloro che usano esclusivamente il web, contro il 50,8% dei sei mesi scorsi. Stessa cosa per gli over 55, che nel 41,1% dei casi sono titolari di conti online.

La multicanalità è invece presidio del 40,7% dei correntisti, che scelgono la gestione mista, in parte online e all’occorrenza sul web, mentre solo l’8,1% continua a volere una gestione esclusiva in filiale.

Si abbassa in maniera sensibile il saldo medio dei conti nel nostro Paese, toccando la quota minima dal 2014 di 10.810 euro: era 13.565 euro nel semestre scorso. La variazione più importante la ritroviamo nei conti degli over 55, che registrano una media di saldo di 16.075 euro, contro i 20.376 euro del semestre precedente, e della fascia di correntisti di età ricompresa tra i 41 e i 55 anni, con un saldo medio di 11.594 euro, contro i 14.933 precedenti. Cala anche il saldo medio nell’intervallo di età 26-40 anni: è 9.489 euro, contro i 10.858 euro dello scorso periodo. In ultimo i titolari di età tra i 18 e i 25 anni, con una media rilevata di 5.343 euro contro i 6.050 euro del primo semestre dell’anno.

 Il 20,7% dei correntisti dispone di una somma tra i 1.000 e i 3.000 euro (era il 18,6%), il 17,6% di una somma fra i 3.000 e i 5.000 euro (era il 16,8%) e il 18,6% ha sul conto corrente meno di 1.000 euro (era il 16,9% nei sei mesi precedenti). Cala di un solo decimo di punto la percentuale di coloro che dispongono di una somma fra i 5.000 e i 10.000 euro, passando dal 17,0% al 16,9% e leggermente anche la parte di chi dispone di 10.000 e oltre, dal 31,3% al 30,7%.

Geograficamente, è il nord Italia dove si detiene la maggior parte dei conti: con il 70,4% domina la statistica, contro il 13,7% del Centro e il 15,9% del Sud e delle Isole.

Cresce la percentuale di giovani correntisti, quelli tra i 18 e i 25 anni, passando dal 6,4% dello scorso semestre all’8,2% di questa ultima parte dell’anno. Il 43,3% ha tra i 26 e 40 anni, mentre il 33,3% ha tra i 41 e i 55 anni. Il 15,2%, in calo di due punti e mezzo, ha più di 55 anni.

In termini di operatività, vale a dire la quantità di operazioni comprese nel costo del conto tra pagamenti, prelievi e versamenti di denaro, vincono le 60 operazioni annuali con il 45,0%, seguite da un’operatività bassa con il 30,5% e quella alta con 150 operazioni annue, scelta dal 22,3% dei correntisti. Solo il 2,2% degli utenti sceglie la formula più libera, stabilendo il numero e la tipologia di operazioni più consone all’utilizzo del suo conto corrente.

Infine l’opzione scoperto di conto, richiesta solo dal 9,4% dei correntisti, con la categoria dei 18-25enni che dominano la statistica, essendo il 6,1% sul totale rilevato.

Trovare il conto più giusto per ogni esigenza di spesa non è cosa semplice. Per farlo, può essere un valido aiuto il comparatore di conti correnti ConfrontaConti.it, che mette a confronto sulla base dei parametri personali di saldo medio, età e caratteristiche del conto, le soluzioni più convenienti del mercato.

A cura di: Paola Campanelli

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