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Qual è la differenza tra saldo contabile e saldo disponibile?

Il saldo contabile comprende tutte le operazioni, sia in entrata che in uscita, effettuate sul conto in un dato momento e registrate nella lista movimenti. Il saldo disponibile, invece, include anche le operazioni che sono state disposte, ma non ancora registrate.

pila di carte di credito
Saldo contabile e saldo disponibile

Per saldo si intende l’importo di denaro presente sul conto corrente a una specifica data. Si calcola sottraendo alla somma totale degli accrediti l’importo complessivo degli addebiti.

Due voci molto importanti per gestire al meglio il nostro conto corrente sono: saldo contabile e saldo disponibile. Comprenderne la differenza significa utilizzare correttamente questo strumento finanziario e scongiurare il rischio di uno scoperto bancario.

Cos'è il saldo contabile?

A dare una definizione di saldo contabile è la Banca d’Italia, secondo cui tale voce comprende tutte le operazioni, sia in entrata che in uscita, effettuate sul conto in un dato momento e registrate nella lista movimenti. L’importo riportato non corrisponde dunque alla liquidità di cui si ha disponibilità in quanto non è ancora aggiornata. In genere, il saldo contabile viene revisionato ogni 48 ore: solo allora il saldo contabile e il saldo disponibile corrisponderanno.

Per semplificare il concetto di saldo contabile, passiamo a una simulazione. Ipotizziamo di essere titolari di un conto corrente e di avere un saldo di 1.000 euro. Supponiamo poi di fare un acquisto sui canali online e di spendere 100 euro. Il saldo contabile resterà fermo a 1.000 euro fin quando la spesa non sarà registrata, mentre il saldo disponibile scenderà a 900 euro.

Che cos'è il saldo disponibile?

Il saldo disponibile, invece, include anche le operazioni che sono state disposte, ma non ancora registrate. Questa voce sta a indicare la somma di denaro che concretamente possiamo utilizzare. Il saldo disponibile ci fornisce, infatti, l’informazione reale di quanti soldi abbiamo effettivamente sul conto in quanto comprende anche spese recenti che magari non risultano ancora contabilizzate nella lista movimenti.

Il saldo disponibile, inoltre, include anche l’importo utilizzabile di un eventuale fido concesso da una banca.

Anche in questo caso utilizziamo un esempio per dare un’idea più chiara del concetto di saldo disponibile. Supponiamo di avere su un conto corrente la somma di 1.000 euro e di versare un assegno di altri 1.000 euro. Il saldo contabile sarà di 2.000 euro, mentre quello disponibile resterà fermo a 1.000 euro per qualche giorno, sin quando l’operazione non sarà contabilizzata e la somma risulterà effettivamente utilizzabile. Oggi è possibile controllare sia il saldo disponibile che contabile del proprio conto corrente, accedendo alla propria area riservata dall’App o dal sito web della banca.

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Si può prelevare il saldo contabile?

È importante sempre fare una distinzione tra saldo contabile e saldo disponibile. Tener conto del primo potrebbe equivalere all’impossibilità di effettuare un’operazione, come quella del prelievo. È il saldo disponibile a riferirci, infatti, quanto denaro possiamo spendere o prelevare. Prendere in considerazione il saldo contabile può comportare anche altri problemi ai titolari di un conto corrente che potrebbero, infatti, cadere in errore, pensando di avere una liquidità maggiore rispetto a quella effettivamente disponibile. In tali circostanze il rischio di incappare in uno scoperto si fa più elevato. In caso di conto in rosso, il titolare è tenuto anche a versare interessi alti alla propria banca, oltre a costi extra, come commissioni e spese risarcitorie.

Cosa si può fare con il saldo contabile?

Il saldo contabile indica tutte le operazioni, sia quelle registrate a credito che a debito, effettuate sul conto corrente in uno specifico momento. Il saldo contabile include anche le operazioni con valuta successiva all’effettiva chiusura del conto. Se ad esempio effettuiamo un bonifico o versiamo un assegno su un conto corrente, si registra al momento un aumento del saldo contabile, mentre il denaro sarà effettivamente disponibile solo quando l’operazione sarà stata completata dalla banca secondo le sue tempistiche tecniche.

Quando diventa disponibile il saldo contabile?

Il saldo contabile diventa disponibile quando tutte le operazioni sono state registrate. Ci sono infatti alcuni tipi di pagamento che richiedono più tempo, anche qualche giorno, prima di essere contabilizzati. In genere occorrono circa 48 ore. In quel momento saldo contabile e disponibile coincidono a meno che non vengano effettuate altre entrate o uscite sul conto.

Proviamo a semplificare il concetto sempre tramite un esempio. Supponiamo di avere la somma di 10.000 euro sul conto e di effettuare una spesa di 200 euro. Tale pagamento non viene contabilizzato all’istante per cui il saldo disponibile scenderà a 9.800 euro, mentre il saldo contabile resterà uguale e pari a 10.000 euro. Il giorno dopo, al massimo due, il pagamento sarà contabilizzato e risulterà registrato nella lista movimenti. È in quel momento che il saldo contabile e il saldo disponibile coincideranno. Anche il saldo contabile corrisponderà infatti ora a 9.800 euro.

Saldo contabile e saldo disponibile combaciano quando tutti gli addebiti e gli accrediti risultano contabilizzati. Se le operazioni non sono state ancora registrate, allora le due voci relative al nostro conto corrente non potranno corrispondere.

Ultimo aggiornamento aprile 2024

A cura di: Tiziana Casciaro

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