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Risparmi, conti deposito sul podio

Pubblicato il 23/04/2015

Aggiornato il 08/11/2017

Risparmi, conti deposito sul podio

Conti deposito sul podio del risparmio, anche in tempi di Quantitative Easing.

Se le manovre della Banca Centrale, volte a incentivare la ripresa nel Vecchio Continente e a ridurre la deflazione, potrebbero portare qualche effetto collaterale nelle tasche degli italiani, è anche vero che per il momento i risparmiatori continuano a vincolare la liquidità a disposizione, prediligendo la lunga durata.

E’ quanto emerge dall’Osservatorio ConfrontaConti di marzo, che conferma le tendenze già evidenziate nel corso dei mesi precedenti.

Innanzitutto si consolida il trend che vede i depositi vincolati in testa alle preferenze dei risparmiatori (+6% rispetto al secondo semestre 2014). Diminuiscono invece i correntisti che scelgono i depositi non vincolati.

Attualmente il rendimento di questa tipologia di prodotti finanziari a basso rischio è intorno al 2% lordo ogni 12 mesi, contro il 3-4% del periodo pre-crisi. Tuttavia i tassi applicati rappresentano ugualmente una forma di remunerazione dell’investimento, anche a fronte di scelte alternative, quali i Titoli di Stato, il cui rendimento è ormai decisamente contenuto: basti pensare che i Buoni del Tesoro con scadenza decennale hanno attualmente un rendimento medio dell'1,5% ogni 12 mesi.

Stando alle elaborazioni di Assiom Forex, l’ultimo collocamento dei BOT in scadenza 29 maggio 2015 avrà un rendimento composto netto (minimo) semestrale del -0,158%.

Ecco perché i conti deposito tornano ad essere una garanzia: va evidenziato come, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a marzo 2015 cresce il numero dei risparmiatori che scelgono un vincolo maggiore di 36 mesi.

Occorre a questo proposito evidenziare che non sempre i conti vincolati sono “blindati” e che spesso è possibile disinvestire prima della scadenza, anche se in questo caso è prevista una riduzione del guadagno.

Scendono invece gli importi medi vincolati, indipendentemente dalla fascia di età: se nel cluster tra i 41 e 55 anni e in quello oltre i 55 anni le contrazioni sono meno evidenti (rispettivamente -1% e -4,1% rispetto all’ultimo semestre 2014), si registra un netto calo nei risparmi investiti dai giovani tra i 18 ed i 25 anni (-19,9%). In media l’importo depositato sui conti di deposito è compreso tra i 20.000 e i 50.000 euro.

Ricordiamo che tra le migliori offerte al momento disponibili (rilevazione al 13 aprile 2015), sul vincolo semestrale per un importo di 20.000 euro, troviamo Deposito Sicuro Linea Rendimento di Banca Marche (interesse lordo del 2%), il conto deposito Santander con l’1,50% di rendimento e ContoSuIBL vincolato di IBL Banca, sempre con un interesse dell’1,5%.

Su vincoli più lunghi, a 36 mesi ad esempio, le migliori offerte sono ContoSuIBL vincolato di IBL Banca (2,25% di rendimento), Conto Facto di Banca Farmafactoring con interesse lordo del 2% e Depo Dolomiti Fix della Cassa di Risparmio di Bolzano, con interesse lordo dell’1,8%.

A fronte di interessi che difficilmente superano il 2%, pur risultando indubbiamente più alti di quelli ottenibili investendo in Titoli di Stato, in molti si chiedono se non sia più vantaggioso rivolgersi all’offerta estera, in ambito europeo. Premesso che difficilmente la legislazione consente di aprire un conto al di fuori del Paese di residenza, va anche evidenziato che, ad oggi, questa non sembra essere una soluzione così conveniente.

Per quanto riguarda infatti i depositi vincolati all’estero, incidono sulle spese non solo i rischi legati allo scoperto, ma gli oneri di compliance legati agli adempimenti normativi in materia di antiterrorismo e antiriciclaggio. La buona notizia è che, a fronte di una burocrazia non propriamente incentivante, i rendimenti non sono così generosi da giustificare questo tipo di scelta. 

Attualmente i tassi applicati nei Paesi della Comunità Europea sono tendenzialmente omogenei, segno che si sta allentando la tensione finanziaria all'interno dell'Eurozona, con una contrazione generalizzata degli spread e rendimenti.

A cura di: Alessia De Falco

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