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Scegliere un conto deposito: i trend di maggio

24/06/2015
Scegliere un conto deposito: i trend di maggio

I conti deposito sono una soluzione di investimento semplice da gestire per chi dispone di liquidità. La caratteristica di questo prodotto è la protezione del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, oltre al fatto che non ha alcun costo se non la tassazione sugli interessi maturati pari al 26%.

La tendenza dei conti deposito nelle casse degli italiani è oggetto di valutazione periodica dell’Osservatorio di ConfrontaConti: la ricerca condotta nell’ultimo mese offre un quadro chiaro,  analizzando l’evoluzione delle richieste per importo depositato, tipo di vincolo e durata, età dei richiedenti e area geografica, in un intervallo temporale che parte dal secondo semestre del 2010 fino al mese di maggio.

I dati dicono che gli investimenti vengono realizzati in una percentuale del 38,5% per somme comprese tra i 20.000 e 50.000 euro, in leggero calo rispetto al 40% dello scorso mese di aprile, mentre solo l’11,3% dei titolari apre un conto per una cifra inferiore o uguale a 5000 euro, di più rispetto al 10% rilevato nel mese scorso e rispetto all’8,4% del secondo semestre del 2010. Aumenta anche la percentuale di chi detiene un conto deposito per una somma superiore ai 50.000, il 25,6% dei risparmiatori rispetto allo scorso 24%: era il 28,2% nel 2010, contro un 29,9% di conti il cui valore variava dai 20 ai 50.000 euro.

Ma come si distribuisce il mercato dei conti deposito italiani rispetto al vincolo temporale? A maggio di quest’anno i dati dicono che il 72,9% dei risparmiatori possiede un deposito vincolato, in calo rispetto al 76% di aprile e segno della volontà da parte dei risparmiatori di avere un canale aperto ai risparmi nel caso di necessità. Il 27,1% ha un deposito non vincolato, quindi in aumento rispetto al 24% del mese scorso. Nel secondo semestre del 2013 i depositi vincolati erano in percentuale il 94,4% del mercato, mentre nel 2010 costituivano l’85,9%. Erano scesi a poco più del 74,2% a cavallo tra il 2012 e il 2013, nel pieno della crisi economica.

I vincoli sono prevalentemente a breve termine, dai 7 ai 12 mesi nel 54,3% dei casi. Solo il 25,9% sceglie un periodo più lungo, dai 13 ai 24 mesi e più piccole percentuali azzardano 25-36 mesi, ma in sensibile aumento rispetto al mese di aprile: il 4,3% dei risparmiatori contro il 3% precedente.

Oltre i 36 mesi si attesta solo il 3,6% dei conti, comunque in netto rialzo rispetto all’1,9% dello stesso periodo dello scorso anno.

Riguardo all’età, la maggior parte di coloro che risultano titolari di un conto deposito ha nel 42,9% dei casi più di 55 anni. Era il 41,5% nello stesso periodo dello scorso anno e solo il 30,1% nel 2011. Il 35,9% ha un’età compresa fra i 41 e i 55 anni (percentuale variata di poco nel corso degli ultimi 5 anni) e il 19,8% ha tra i 26 e i 40 anni, in evidente calo rispetto al secondo semestre 2011, quando in questa fascia di età si collocava il 35,7% dei risparmiatori.

Solo l’1,4% dei titolari è un giovane con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, ancora meno dell’esiguo 2% rilevato nello scorso mese.  

L’accumulo di disponibilità nei conti è evidentemente proporzionale all’età del suo titolare. Coloro che hanno più di 55 anni dispongono in media di 47.357 euro, di più rispetto ai 46.033 euro medi rilevati dall’Osservatorio lo scorso mese e anche dell’importo medio rilevato nello stesso periodo dello scorso anno, 45.389 euro. Aveva toccato la cifra più bassa il secondo semestre del 2012, con 36.350 euro.

La fascia di età subito inferiore, dei 41-55 anni, si attesta sui 44.885 euro, mentre tra i 26 e i 40 anni si dispone in media di un conto di 36.625, meno rispetto ai 37.216 euro dello scorso mese ma comunque in netta crescita rispetto al 2010, quando per lo stesso intervallo di età si registrava il valore di 29.862 euro.

Tra i 18 e i 25 anni troviamo la disponibilità media più bassa, 25.143 euro, comunque lontana dai minimi che negli ultimi cinque anni sono stati toccati nel secondo semestre del 2011 con un importo di 15.070 euro.

I conti deposito sono una realtà soprattutto del Nord Italia: il 68,8% proviene da qui, mentre il 13,6% è stato rilevato al Centro e solo il 17,6% è al Sud, percentuale bassa ma comunque in crescita rispetto al 14,3% del primo semestre del 2010.

A cura di: Paola Campanelli

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