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Il fisco tiene d’occhio i conti correnti

19/02/2017
Il fisco tiene d’occhio i conti correnti

I conti correnti continuano a essere sotto la lente del fisco, indipendentemente dal tipo di contribuente – libero professionista, lavoratore autonomo o lavoratore dipendente – ma ogni qual volta i movimenti non trovino corrispondenza nel reddito dichiarato. Bonifici, prelievi e versamenti di somme che non possono essere giustificati all’Agenzia delle Entrate, sono suscettibili di controllo fiscale, come trattato in "Bonifico a un familiare: si rischia il blocco del conto".

Ma qual è lo stato dell’arte dei conti degli italiani? Lo abbiamo chiesto all’Osservatorio di ConfrontaConti.it, che ogni mese rileva tutte le richieste pervenute al portale per saldo medio, area geografica, canale d’uso, operatività, età dei richiedenti.

Il dato maggiormente rilevante di questo inizio anno è sicuramente il saldo medio attivo dei conti degli italiani, 11.643 euro contro gli 11.189 euro degli ultimi sei mesi del 2016.

Rimane sostanzialmente inalterata la ripartizione del saldo attivo, con il 27,2% che detiene una somma uguale o superiore ai 10.000 euro, il 17,1% che possiede dai 5.000 ai 10.000 euro, il 17,9% frai 3.000 e i 5.000 euro e il 20,0% una somma tra i 1.000 e i 3.000 euro. Un buon 17,9% possiede una cifra uguale o inferiore ai 1.000 euro.

Stabile anche la suddivisione degli importi per classe di età. Gli over 55 detengono in media 16.624 euro, coloro che hanno tra i 41 e i 55 fanno registrare un saldo medio di 12.152 euro, mentre l’intervallo 26-40 anni fa rilevare una somma di 10.139 euro. Chiudono la classifica i più giovani, 18-25 anni, con un saldo medio di 5.347 euro.

Interessante il dato sul canale d’uso, con la percentuale di chi chiede di operare solo in filiale che sale al 9,6%, quando era l’8,4% l’ultimo semestre del 2017. Il 40,2% opera online e talvolta in filiale, contro il 40,7% precedente, il 50,2%, in leggerlo calo rispetto al 50,9% dello scorso semestre, sceglie di gestire il conto totalmente online.

Ancora poco differente rispetto al semestre precedente è il tipo di operatività scelta dai correntisti. La maggioranza, con il 43,7% ha scelto la media di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Il 30,5% ha optato per un’operatività bassa con 20 operazioni l’anno e il 23,8% per una media di 150 operazioni l’anno. Solo una piccola percentuale di correntisti, il 2,0%, sceglie di personalizzare il proprio conto, stabilendo il numero e la tipologia di operazioni più consoni al suo utilizzo.

Il 72,2% delle richieste di apertura di conto corrente arriva dal nord Italia (era il 70,2% nel semestre precedente), il 12,3% proviene dal Centro e il 15,5% dal Sud e dalle Isole. Si alza la percentuale dei correntisti più maturi, con un’età uguale o superiore ai 55 anni. Il 35,0% ha tra i 41 e i 55 anni, il 41,3% ha tra i 26 e i 40 anni. Un piccolo 6,2% è giovane, con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni.

Infine il dato sullo scoperto di conto: riguarda il 10,7% dei conti correnti, contro l’89,3% che preferisce invece rischiare e non richiederlo.

Un conto corrente conveniente è un conto che offre le migliori condizioni per ogni profilo specifico di risparmiatore: per trovarlo basta veramente poco, in poche semplici mosse su ConforontaConti.it.

Simulano la richiesta di un 35enne con saldo medio di 5.000 euro e canale di utilizzo online, frequenza di utilizzo media e accredito di stipendio o pensione, scopriamo che il prodotto migliore è quello di BancadinAmica, la banca online della Cassa di Risparmio di San Miniato, che propone un Interesse netto di 37 euro, un Tasso a regime dell’1% lordo e costi di canone e di bollo pari a zero. I prelievi Bancomat/VPay sono gratuiti in tutta Europa.

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A cura di: Paola Campanelli

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