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Sua maestà, il conto corrente

17/09/2017
Sua maestà, il conto corrente

Sempre più denaro confluisce nei conti correnti degli italiani, che sembra siano stati eletti prodotto finanziario per eccellenza non solo per le operazioni di trasferimento della liquidità, ma anche come alternativa ai più tradizionali prodotti per convogliare i risparmi. Lo dicono i dati dell’Osservatorio di ConfrontaConti.it, che rilevano in questo secondo semestre dell’anno non solo un aumento dei saldi attivi uguali o superiori ai 10.000 euro, passati da segnare il 28,1% negli scorsi sei mesi al 30,1% in questa fine estate, ma anche una media del saldo più alta: 12.212 euro contro 11.713 euro scorsi. 

A favorire l’utilizzo del conto corrente oltre le semplici operazioni bancarie quotidiane c’è stata sicuramente una normativa favorevole al cambiamento. Contrariamente a quanto poteva accadere in passato, quando cambiare conto corrente e abbandonare la vecchia banca comportava tempi lunghi e burocrazie pesanti, l’attuale legge in materia di portabilità dei conti impone tempi stretti e una procedura molto semplice, perché in gran parte delegata alla banca entrante. Come abbiamo avuto modo di scrivere in "Portabilità conti: sanzionate le banche che ritardano il trasferimento", il passaggio al nuovo istituto di credito deve avvenire entro 12 giorni lavorativi a opera del nuovo istituto: in caso di ritardo, sono previsti anche indennizzi per il cliente. Per il titolare del vecchio conto, basterà quindi consegnare alla nuova banca gli estratti conto da cui evincere i servizi in corso e i tipi di pagamenti, le carte e gli assegni. 

Una sempre buona alternativa per incominciare a risparmiare viene sicuramente dalla scelta di un conto online. Ne abbiamo parlato in "I conti online piacciono anche ai cinquantenni" riportando come la convenienza dei conti gestiti sul web ha conquistato anche un pubblico di correntisti over 50. 

Secondo l’Osservatorio di ConfrontaConti.it, chi detiene un conto esclusivamente online è il 51,7% dei correntisti, in aumento rispetto al 50,0% dello scorso semestre, e sono in aumento anche gli over 55 che fanno rilevare il 42,4% sul campione totale contro il 40,2% dei sei mesi precedenti. Nella fascia dei 26-40 anni invece è la maggioranza a scegliere un conto online, il 56,1%, in aumento di quasi tre punti sul semestre precedente. 

Quasi un terzo dei correntisti, come anticipato prima, ha un saldo attivo maggiore o uguale a 10.000 euro. Il 17,1% detiene tra i 5.000 e i 10.000 euro, il 17,6% fra i 3.000 e i 5.000 e il 19,0% una somma ricompresa fra i 1.000 e i 3.000 euro. Su ConfrontantaConti.it è possibile trovare soluzioni di conto convenienti e a volte con dei piccoli rendimenti anche per somme non elevate. Con un saldo medio attivo di 5.000 euro, frequenza di utilizzo media e accredito di stipendio o pensione, il conto corrente online più conveniente al 12 di settembre è quello di BancadinAmica. Gli interessi netti corrisposti sono di 55,35 euro, con costi totali pari a zero, zero canone e bolli. Il Tasso a regime è dell’1% lordo e i prelievi Bancomat/VPay sono gratuiti in tutta Europa. 

Per chi proprio non intendesse rinunciare all’opzione filiale, Che Banca! propone con il suo Conto Corrente Digital un costo di 24 euro complessivo e Tasso a regime dello 0,00% lordo. Valore aggiunto della banca, non solo la possibilità di effettuare le operazioni in filiale corrispondendo un costo di 3 euro al mese, ma gli stessi negozi aperti anche di sabato e la sera. Se torniamo a guardare i dati dell’ultimo Osservatorio sui conti, vediamo che ancora un 40,5% del campione rilevato continua a usare il conto online ma riservandosi di potersi recare in filiale quando lo desideri. 

Ancora qualche dato dall’Osservatorio per far luce sulle caratteristiche dei conti degli italiani e sul profilo degli stessi correntisti. Il 72,4% delle richieste di apertura conto arriva dal nord Italia, il 15,8% dal Sud e dalle Isole e solo l’11,8% dal Centro. La fascia di età 26-40 domina la classifica con il 40,1% dei conti detenuti. Il 34,9% ha fra i 41 e i 55 anni e il 16,8% più di 55 anni. 

Infine l’operatività del conto. Quasi la metà sceglie una media di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti; il 29,1% solo 20 operazioni l’anno e il 23,7% prevede un totale di 150 operazioni. Un esiguo 2,1% richiede l’operatività personalizzata con un numero e una tipologia di operazioni più consoni all’utilizzo del suo conto corrente.

A cura di: Paola Campanelli

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