Investire a basso rischio? Con i conti deposito il rendimento vola oltre il 5%
Il rendimento che si può ottenere con un conto deposito, dopo i rialzi attuati negli ultimi mesi dalla Banca Centrale Europea, è di oltre il 5% annuo. Si tratta di un tasso di interesse che aiuta a difendere il valore reale del proprio patrimonio dall'inflazione.

Difendere il valore reale dei risparmi accumulati negli anni dall’inflazione è (o dovrebbe essere) l’obiettivo primario di ogni investimento. Un target non facile da centrare considerato che i rendimenti del reddito fisso sono indirettamente legati all’andamento dell’inflazione e che la tempistica degli investimenti azionari non sempre si rivela azzeccata. Oggi, comunque, c’è una finestra di opportunità che merita di essere considerata con grande attenzione.
I rendimenti più promettenti
Uno sguardo al comparatore Confrontaconti.it consente di farsi un’idea dei rendimenti attualmente offerti dai conti deposito. Si scopre così che alcune promozioni per i conti vincolati arrivano fino al 5% per chi tiene i soldi bloccati per dodici mesi e fino al 5,4% per le scadenze più lunghe. Ricordando che si tratta di somme al lordo dell’aliquota sul capital gain, che è quella ordinaria del 26%. Per cui il rendimento netto scende rispettivamente al 3,7% e a poco meno del 4%.
Si tratta di rendimenti interessanti considerato che attualmente l’inflazione in Italia viaggia al 5,5%, ma con una tendenza al ribasso negli ultimi mesi. Gli analisti della Bce stimano che l’inflazione complessiva si attesti in media al 5,4% nel 2023, al 3,0% nel 2024 e al 2,2% nel 2025. Se le previsioni troveranno conferma nei fatti, investire oggi in un conto deposito promette di rivelarsi una soluzione adeguata.
Tra rischio e rendimento: i calcoli da fare
Proviamo a fare un passo indietro per conoscere più in profondità il conto deposito. Si tratta di una soluzione che può essere attivata agganciandola a un conto corrente preesistente. Da quest’ultimo si differenzia perché consente un’operatività limitata (ad esempio non sono ammessi fidi).
Il conto deposito può essere di due tipi: libero, con la possibilità di prelevare o versare denaro senza alcuna limitazione di tempo e di importo; vincolato, con l’impegno a non toccare la somma investita per un arco di tempo che di solito può andare da dodici a sessanta mesi (anche se di recente sono apparse sul mercato soluzioni che arrivano a dieci anni e anche oltre). Per questa ragione il conto vincolato offre rendimenti maggiori rispetto a quello libero, tanto più alti quanto maggiore è il vincolo. In questo modo, infatti, le società finanziarie sanno di poter disporre liberamente del denaro per le proprie strategie di business. Comunque il vincolo non è assoluto: in caso di necessità si possono sempre prelevare le somme depositate, ma a fronte di una penale che può arrivare a compromettere sensibilmente il rendimento netto.
Quanto ai costi, va considerata anche la patrimoniale del 2 per mille prevista per tutti i conti titoli (quindi anche per chi investe su altre asset class), anche se molte società scelgono di farsene carico – quanto meno per il primo anno – con l’obiettivo di attrarre clienti.
Tutele generalizzate
Il conto deposito è una forma di investimento a basso rischio per la presenza delle stesse tutele predisposte per i conti correnti. Se la banca depositaria dovesse finire in default, il risparmiatore sarebbe interamente coperto fino a un massimale di 100mila euro (per depositante). Al di sopra di quella cifra non esistono garanzie pubbliche, ma l’esperienza dice che i fallimenti bancari chiamano in causa in primo luogo gli azionisti, quindi i titolari di obbligazioni subordinate, gli obbligazionisti tradizionali e, solo laddove non dovessero essere stati soddisfatti tutti i diritti dei crediti, ci si rivolge ai depositanti. Insomma, un’ipotesi molto remota. Tuttavia, talvolta ci vogliono alcune settimane per vedersi restituire il denaro.
In definitiva, il conto deposito è una soluzione adatta agli investitori retail, sempre a patto che venga inserito all’interno di un portafoglio ben diversificato. Ricordando che l’esposizione differenziata per aree geografiche, asset class, soluzioni d’investimento e scadenze aiuta a contenere i rischi, proiettando il portafoglio su un sentiero di crescita sostenibile.