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Il conto corrente: cos'è e quali sono i vantaggi?

Il conto corrente è un prodotto finanziario che consente la gestione ordinaria del denaro in relazione alle esigenze del cliente, del suo nucleo familiare, della sua professione o attività e delle necessità finanziarie quotidiane.

giovane donna con pc e carta
Tutto sul conto corrente

Il conto corrente bancario è un strumento che ha la funzione di gestire il denaro negli impieghi comuni, supportando il cliente, la sua famiglia o la sua professione nelle necessità finanziarie quotidiane. Nel passato assorbiva l’attività principale degli sportelli in filiale che, ad oggi, di fatto, si preferisce limitare al massimo, soprattutto grazie all’impiego e alla comodità del conto corrente online. Si differenzia dal conto deposito, il cui scopo principale è quello di gestire le somme accantonate a risparmio o quelle eccedenti la normale gestione finanziaria, avendo in comune con il conto corrente solo la previsione di avere un tasso di interesse creditore sulle somme in giacenza; per il resto vedremo di seguito cos’è il conto corrente, con tutte le sue funzionalità.

Cosa si intende per conto corrente?

Il conto corrente di corrispondenza, comumente chiamato conto corrente, è un contratto tipico essendo regolato dall'articolo 1823 del Codice civile, con il quale “le parti si obbligano ad annotare in un conto i crediti derivanti da reciproche rimesse”.

Nel caso del conto corrente bancario questa previsione si sostanzia nel mettere a disposizione del correntista uno strumento dove può versare delle somme e disporre delle stesse, dando istruzioni alla banca in tal senso. Queste movimentazioni andranno annotate e comunicate al cliente da parte della banca, secondo le disposizioni del Testo Unico Bancario , che all’art. 119 istituisce, per i contratti di credito a tempo indeterminato o di durata, l’obbligo della banca all’inoltro dell’estratto conto almeno una volta all’anno, salvo accordi con il cliente per inoltri mensili, trimestrali o semestrali. L’estratto del conto corrente consente al consumatore di avere un riscontro per verificare le operazioni registrate e, nel caso di errori, la possibilità di contestarli alla banca entro i 60 giorni dall’emissione; una volta decorso il termine, senza obiezioni da parte del correntista, l’estratto conto si considera come accettato.

Il conto corrente consente al titolare di gestire la propria finanza attiva e passiva e questo lo differenzia sostanzialmente dal conto di deposito, in quanto questo non permette di poter operare con sconfinamenti a debito, cosa che normalmente accade quando la banca accorda un fido, uno scoperto, o un affidamento revolving in conto. Per queste funzionalità si dovrà ovviamente attivare un’istruttoria per valutarne la concessione in relazione al merito credito, altro tratto distintivo dal conto deposito, nel quale le operazioni di versamento e prelievo sono pressoché immediate, senza alcuna verifica istruttoria.

Il conto corrente è identificabile in maniera certa e univoca attraverso le coordinate bancarie IBAN o International Bank Account Number, un codice alfanumerico di 27 cifre, composto dalla sigla del paese di apertura - IT per l’Italia -, il codice CIN o codice di controllo interno composto da una singola lettera, il codice ABI, assegnato alla banca dove è stato aperto il conto, il codice CAB del comune dove si trova l'agenzia o la succursale, e infine il numero del conto composto da 12 numeri. 

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Che tipi di conto corrente ci sono?

Il conto corrente è stato creato per esigenze prettamente commerciali, ma nel corso degli anni ha subito un’evoluzione costante, aprendo ai consumatori e ampliando le sue funzionalità per tenersi al passo di un mercato che, specie dopo l’avvento del web e dei conti online, richiede sempre più flessibilità dagli strumenti per la gestione della finanza personale. In generale, i conti correnti prevedono dei costi fissi, come i canoni mensili, e dei costi variabili da sostenere per ciascuna operazione effettuata. Su questo presupposto si sono sviluppate diverse tipologie di conti correnti che possiamo identificare in almeno tre categorie basate sui servizi offerti e sui relativi costi:

  • conti a consumo: le spese dipendono dal numero di operazioni effettuate: più operazioni si fanno, più si spende;
  • conti con franchigia: il conto prevede un canone, generalmente annuo, che include un certo numero di operazioni;
  • conti a pacchetto: il conto prevede un canone che comprende oltre le funzionalità standard anche altri servizi, quali cassette di sicurezza, assicurazioni e gestione del risparmio.

Negli ultimi anni sta inoltre aumentando sempre più la diffusione dei conti correnti online, che consentono di limitare l’interazione con le filiali della banca e ottenere offerte a condizioni migliori in termini di costi e tassi attivi. Praticamente la totalità dei conti correnti prevede oggi la possibilità di effettuare operazioni a distanza e, spesso, vengono applicati sconti consistenti per gli utenti che privilegiano esclusivamente il canale online, come le offerte conti correnti a zero spese.

Quali sono i vantaggi di avere un conto corrente?

Al giorno d'oggi il conto corrente è praticamente uno strumento finanziario indispensabile anche per le piccole spese correnti. Le politiche di lotta all’evasione fiscale e all’antiriciclaggio, i limiti all’utilizzo di contanti, i pagamenti di stipendi e pensioni esclusivamente con accredito diretto, i mezzi di pagamento cardless, gli acquisti online sono solo alcune delle operazioni quotidiane che devono avere necessariamente il supporto del conto bancario. Questo aspetto di necessità si affianca però agli altri servizi che un conto corrente offre, grazie ai quali è possibile confrontare e scegliere la migliore offerta per le proprie esigenze. Tra le varie funzionalità del conto corrente troviamo:

  • Accredito stipendio/pensione;
  • Affidamenti;
  • Assegni bancari e circolari;
  • Assicurazioni vita, danni, RC;
  • Bonifici;
  • Carta di credito, di debito, prepagate;
  • Conto titoli e Conto deposito;
  • Domiciliazione utenze;
  • Operazioni di trading;
  • Pagamenti RAV, MAV, F24, Bollettini postali;
  • Applicazione di Internet e Mobile Banking;
  • Prelievo e versamenti tramite sportelli ATM o in filiale.

Se quindi, da una parte, la presenza del conto è necessaria, dall’altra le banche, spinte dalla concorrenza, lo hanno arricchito di tutta una serie di servizi e utilità per ampliare la scelta e attirare la clientela. L’apertura di un conto corrente risulta solitamente piuttosto semplice con la presentazione della documentazione reddituale e anagrafica, in aderenza alla normativa sulla privacy e sull’antiriciclaggio (d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231) che impone alle banche l’identificazione finanziaria del correntista; questa può avvenire in presenza o in remoto, come avviene sempre più spesso in occasione dell’apertura dei conti correnti online, grazie a diverse procedure oramai consolidate a supporto.

Ultimo aggiornamento marzo 2023