Bonifici e pagamenti, il 78% dei clienti under 30 usa lo smartphone
Lo smartphone si conferma il principale strumento utilizzato dai giovani per le operazioni dispositive. In particolare, il cellulare viene usato più frequentemente del pc per effettuare bonifici tradizionali ed istantanei. Questi ultimi sono cresciuti di oltre il 50 per cento da App.
Sempre più italiani ricorrono ai bonifici istantanei per trasferire denaro sul conto corrente del beneficiario in meno di dieci secondi. Questi strumenti registrano oggi una crescita del 50,6% da App e del 26,5% da sito web e rappresentano il 10% del totale dei bonifici effettuati.
I bonifici istantanei soddisfano il crescente bisogno di rapidità ed efficienza: vengono utilizzati infatti per pagamenti urgenti o per i servizi on demand online che richiedono di pagare al momento della consegna di un bene o della prestazione di un servizio, come la visione di un telefilm.
Il successo di questa forma di pagamento emerge dalla nuova ricerca ABI Lab, che è stata presentata nel corso del Salone dei Pagamenti 2025. Dallo studio viene fuori che è lo smartphone lo strumento più usato con operazioni dispositive effettuate da App: 2,3 volte superiori rispetto a quelle da sito web.
Il 61% delle banche indica, tra le priorità di lavoro sul digitale, l’aumento delle funzionalità legate ai pagamenti; i pagamenti via fotocamera (scansione di codici QR o bollettini) sono offerti dal 77% delle realtà, i servizi P2P (peer-to-peer, ovvero trasferimenti di denaro tra privati) dal 55% e le funzionalità NFC (Near Field Communication, tecnologia per pagamenti contactless) dal 36%.
L'interazione online riduce le differenze territoriali
Lo studio ABI Lab accende in particolare i riflettori sui giovani tra i 18 e i 30 anni e sottolinea come l’interazione online con la banca serva a ridurre le differenze territoriali e ad incoraggiare l’inclusione. I giovani danno ad esempio molta importanza alla possibilità di poter usufruire di strumenti di pagamento diversificati (carte, bonifici e app di pagamento oltre il contante), alla rapidità e alla flessibilità operativa, oltre che all’utilizzo dei servizi all’estero.
Il fatto di poter usare strumenti di pagamento senza problemi quando si varcano i confini nazionali è infatti fondamentale soprattutto per la giovane popolazione. Il 78% dei clienti digitali under 30 usa con maggiore frequenza lo smartphone rispetto al PC per effettuare bonifici, percentuale che sale all’83% per i bonifici istantanei.
Le nuove generazioni sono poi attratte in particolare da offerte che presentano anche servizi non strettamente bancari, come viaggi, spettacoli o soluzioni per la mobilità. Oggi la digitalizzazione è comunque la parola chiave per meglio affrontare la quotidianità e gestire le finanze. Il 96% dei bonifici è infatti ora online, l’85% delle deleghe per il pagamento dei tributi è digitale e il 95% degli effetti e documenti è dematerializzato.
Anche la gestione della Tesoreria delle Pubbliche Amministrazioni – fa sapere lo studio ABI Lab - è ormai digitalizzata: l’86% degli enti è servito con procedure telematiche.
A confermare l’importanza dell’innovazione nel settore bancario è Marco Elio Rottigni, Direttore Generale dell’ABI, che ha dichiarato: “La sicurezza digitale resta al centro, con l’impiego di sistemi evoluti di monitoraggio e prevenzione. Le banche adottano un approccio integrato che unisce educazione e tecnologia. In questo contesto, l’educazione finanziaria assume un ruolo strategico, perché non solo rafforza la consapevolezza dei cittadini, ma rappresenta anche uno strumento fondamentale per l'inclusione di generazioni e categorie sociali diverse: promuovere competenze digitali e finanziarie diffuse significa rendere l’innovazione capace di generare valore per tutti".