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Quali sono le differenze tra conto corrente e conto deposito?

Le differenze tra un conto corrente e un conto deposito sono legate alla scopo per il quale sono stati creati: la funzione del conto corrente è la gestione del denaro nel quotidiano, mentre con il conto deposito si gestisce il risparmio in modo da ottenere un guadagno dagli interessi.

denaro e maialino salvadanaio
Differenza tra conto corrente e conto deposito

Il conto corrente permette di far fronte alle esigenze quotidiane e gestire entrate e uscite in maniera semplice, il conto deposito è pensato invece per il risparmio, è limitato nelle sue funzionalità e non prevede strumenti di pagamento.

Conto corrente e conto deposito sono stati creati per rispondere a diverse esigenze: infatti, a parte il nome in comune – conto - e la collocazione esclusiva – per il TUB all’art. 10 solo le banche hanno la prerogativa di poter esercitare il credito ed effettuare la raccolta - il conto corrente e il conto deposito sono due prodotti bancari che mirano a coprire esigenze finanziarie ben distinte.

Conto deposito: cos’è e come funziona?

Il conto deposito è una particolare forma di conto che ha alcune caratteristiche in comune ad un conto corrente, potendo ricevere e disporre delle somme in esso versate, ma rispetto ad esso offre servizi diversi, consentendo di ottenere una remunerazione più elevata sulle giacenze, con ulteriore guadagno in caso di vincolo per periodi di tempo determinati. In sostanza il conto deposito è un prodotto finanziario di risparmio che permette di ottenere un rendimento sulle somme depositate.

La maggior parte dei conti deposito è vincolata e quindi può limitare la possibilità di disporre in ogni momento delle somme che vi sono depositate. Rispetto al conto corrente, il conto deposito non ha strumenti di pagamento: è pensato solo per il risparmio, non prevede libretto degli assegni, carta di debito o carta di credito, possibilità di effettuare bonifici.

Conto Corrente: cos’è e come funziona?

Il conto corrente bancario è uno strumento di gestione del denaro con il quale la banca mette a disposizione del cliente un rapporto con il quale è possibile:

  • depositare denaro;
  • effettuare pagamenti, prelievi in contanti, utilizzare carte di pagamento, assegni;
  • usufruire di servizi come accredito dello stipendio, domiciliazione di bollette e utenze, pagamenti online.

La natura del conto corrente è quella di un rapporto continuativo che si interrompe solo su iniziativa di una delle parti. Questo comporta che la banca ha la possibilità di modificare unilateralmente le condizioni, i modi e i costi connessi all’utilizzo del conto, dandone preavviso al cliente, che sarà, di conseguenza, in grado di verificarne l’opportunità circa la prosecuzione nel rapporto o nel recedervi senza costi aggiuntivi.

Un’altra caratteristica dei conti correnti è rappresentata dalla mobilità bancaria introdotta nel nostro ordinamento nel 2017 sulla base di una direttiva Europea, la 2014/92/UE - 2017, meglio conosciuta come portabilità, una procedura di trasferimento gratuita da un istituto all’altro. Una volta richiesta l’attivazione della portabilità il nuovo istituto completerà la transizione entro 12 giorni come termine massimo, trasferendo i servizi di pagamento e il saldo sul nuovo conto.

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Riepilogo delle principali differenze tra conti correnti e di deposito

 Conto CorrenteConto Deposito
Gestione denaro Si NO
Gestione risparmio NO Si
Pagamenti, servizi, utenze SI NO
Saldi negativi Si NO
Portabilità Si NO
I.B.A.N. Si NO (salvo i libretti postali)
Imposta di Bollo Fissa Euro 34,20 annuale Variabile 0,20% sulle giacenze

Conviene un conto corrente o un conto deposito?

Per valutare se conviene aprire un conto corrente o conto deposito, è necessario prima di tutto definire la specifica finalità alla quale sarà destinato il conto bancario, tenendo presente le diverse peculiarità dei due strumenti finanziari. Per poter operare come uno strumento di gestione del denaro, il conto corrente, attivato direttamente in filiale oppure a distanza con un conto corrente online, ha necessità di una identificazione univoca. Questa esigenza viene assolta tramite il codice IBAN o International Bank Account Number, uno standard di identificazione internazionale univoca del conto corrente, grazie al quale la ricezione di somme di denaro, la domiciliazione di utenze, rimesse bancarie o l’emissione di bonifici avviene con certezza.

Il conto deposito non presenta invece un IBAN distinto, in quanto è sempre collegato ad un conto corrente. Sostanzialmente si tratta di un cassetto finanziario del conto corrente principale, nel quale depositare le somme che eccedono la normale giacenza mensile, con lo scopo di far fruttare un guadagno rappresentato dall’interesse praticato, mettendo a disposizione della banca le somme presenti sul conto eccedenti l’ordinaria gestione. La banca, effettuando in questo modo la raccolta del risparmio, potrà impiegarlo a sua volta, ad esempio, esercitando il credito, con il quale è in grado di remunerare il deposito del correntista con i ricavi ottenuti.

Un’eccezione a questa particolarità dei conti deposito è rappresentata dai libretti postali ordinari che presentano un IBAN grazie al quale è possibile ricevere bonifici, lo stipendio o canalizzare la pensione.

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Ultimo aggiornamento febbraio 2023

A cura di: Carlo Unali

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