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Quali tasse si pagano su un conto deposito?

Il conto deposito è soggetto all'imposta di bollo per le somme che superano un giacenza media di € 5000 e all'imposta sulle rendite finanziarie che viene applicata sugli interessi lordi maturati sul deposito, nella misura del 26% delle rendita generata.

uomo con camicia e cravatta che regge un raccoglitore con scritta tasse
Le tasse sul conto deposito

Quali tasse si pagano su un conto deposito?

La tassazione sui conti deposito interessa due tipologie di imposizioni: l’imposta di bollo e l’imposta sulle rendite da capitale; in entrambi i casi le imposte sono a carico del consumatore, vengono trattenute dai conti di deposito e pagate dalle banche. Il conto deposito è un prodotto finanziario che assolve la funzione di generare un guadagno dalle somme che vi vengono depositate per cui, sostanzialmente, ha una struttura dinamica che consente:

  • di effettuare versamenti e prelievi, annotandone le movimentazioni e rendicontando periodicamente la situazione;
  • di generare un guadagno dagli interessi che maturano nel tempo.

La conseguenza pratica, ai fini dell’applicazione delle imposte, prevede che la produzione dell’estratto conto soddisferà il presupposto per applicare l'imposta di bollo, mentre la produzione di nuova ricchezza, generata dagli interessi maturati sul deposito in base ai tassi sottoscritti, soddisferà il presupposto per applicare l’imposta sulle rendite finanziarie.

L'imposta di bollo sul conto deposito come si applica?

L’imposta di bollo è una forma di tassazione che non prevede l’erogazione di un servizio, ma è basata sul principio con il quale lo Stato induce i cittadini a contribuire al bilancio del Paese con il concorso alle spese pubbliche, previsto nell’art. 53 della Costituzione. Il principio si realizza attraverso uno strumento di prelievo proporzionale sulla ricchezza dei contribuenti: l’imposta. I proventi delle imposte saranno di fondamentale importanza per fornire ai cittadini i servizi essenziali, come l’istruzione, la sanità, la sicurezza, la difesa.

L’imposta di bollo sui conti deposito viene applicata con una tassazione proporzionale, praticata sulle somme vincolate, che viene trattenuta a cura della banca, la quale verserà poi i proventi all’erario. L’imposta di bollo sui depositi viene applicata in misura del 0,20%, calcolata sull'ammontare delle somme, ovvero è pari al 2 per mille?della somma vincolata. Sul guadagno generato dal tasso di interesse applicato al deposito, verrà invece applicata l’imposta sulle rendite finanziarie.

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L'imposta di bollo sul conto deposito quando si paga?

Il pagamento dell’imposta di bollo sui conti deposito avviene in occasione dell’inoltro periodico della rendicontazione, per cui l’imposta si pagherà, in occasione dell’emissione dell’estratto conto del deposito.

Inoltre, il DPR n. 642/1972 – Tariffa – Allegato A – Parte prima, ha previsto un secondo principio che genera l’obbligo al versamento dell’imposta da parte della banca depositaria, in base al quale, per i depositi intestati a persona fisiche, l’imposta non è dovuta quando il valore medio di?giacenza?è inferiore a 5.000 euro. Questo comporta che?la verifica della giacenza deve essere effettuata in occasione di ogni estratto o rendiconto?e deve essere riferita al periodo rendicontato; qualora, a seguito di tale verifica, emerga che la giacenza complessiva dei conti e dei libretti intestati al medesimo soggetto sia maggiore di 5.000 euro, l’imposta andrà applicata a tutti i rapporti di conto corrente e ai libretti di risparmio intestati allo stesso soggetto. Per non pagare l’imposta di bollo è consigliabile ricercare sul mercato le proposte che azzerano il prelievo: il modo più veloce è fare un preventivo di conto deposito online,  per accedere alle migliori promozioni del mercato, tra le quali selezionare i conti deposito vincolati e liberi con i migliori rendimenti.

L'imposta sulle rendite finanziarie come si applica?

Il conto deposito è uno strumento finanziario che assolve la funzione di gestire delle somme per dare luogo ad una rendita che dipende da:

  • quantità delle somme depositate;
  • durata del vincolo stabilita contrattualmente;
  • durata della giacenza media nel deposito libero senza vincolo;
  • percentuale dell’interesse creditore applicato.

Il tasso di interesse è ovviamente il fulcro della quantità del rendimento finanziario, espresso in percentuale, essendo il coefficiente moltiplicatore del capitale depositato che determina il guadagno. In sostanza il conto deposito è una forma di risparmio gestito, seppure basica, ma comunque in grado di generare una rendita. Nello specifico si tratta di un reddito di capitale, che, in quanto tale, viene assoggettato alla previsione di tassazione al pari di qualsiasi altra rendita finanziaria. La normativa vigente in materia è rappresentata dal disposto del Decreto-Legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito nella Legge 89 del 2014, che stabilisce all’articolo 3 che “le ritenute e le imposte sostitute sugli interessi e premi […] sono stabilite nella misura del 26 per cento”. Nello stesso articolo 3 al comma 7 lettera B), si precisa in maniera ulteriormente dettagliata, che l’aliquota del 26% si applica, “agli interessi e agli altri proventi derivante dei conti correnti e depositi bancari e postali”.

La conseguenza pratica dell’imposta sulle rendite finanziarie è immediatamente riscontrabile in una offerta di conto deposito, specie quando si utilizza un sito comparatore online, dove è possibile verificare nei dettagli:

  • l’indicazione in percentuale del tasso lordo;
  • l’indicazione in percentuale del tasso netto;
  • l’ammontare degli interessi lordi riferito alla durata del deposito;
  • l’importo delle tasse da detrarre dalla cifra maturata in base all’interesse lordo.

Vediamo in sintesi gli effetti dell’applicazione della tassazione, riferiti a due ipotesi di conto deposito vincolato, per le somme di € 5.000 e € 10.000 e per una durata del vincolo di un anno:

Durata 12 mesi - vincolo SI€ 5.000€ 10.000
Tasso lordo 3,30% 3,30%
Interessi lordi € 165,45 € 330,90
Tassazione al 26% € 43,02 € 86,04
Tasso netto 2,44% 2,44%
Interessi netti - Guadagno € 122,43 € 244,87

Ultimo aggiornamento marzo 2023

A cura di: Carlo Unali

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