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Arriva da Singapore la prima carta di credito basata su Bitcoin

Pubblicato il 08/09/2017

Aggiornato il 15/09/2017

Arriva da Singapore la prima carta di credito basata su Bitcoin

Dei Bitcoin, soprattutto nell’ultimo periodo, si è parlato spesso, soprattutto in relazione a un possibile sopravvento sulla moneta cartacea.

L’ultima news che abbiamo dedicato a questo tema è Bitcoin: tutte le novità e le verità da sapere, in cui si è evidenziata la quotazione recod di 2.180 dollari.

Un risultato molto brillante a conferma di una serie storica di dati estremamente positivi: già lo scorso marzo la criptovaluta si era affermata sul valore dell’oro, venendo scambiata a 1.239 dollari contro i 1238.70 del metallo prezioso.

Un breve cenno, per chi non conoscesse il Bitcoin, sul suo funzionamento: in pratica la moneta virtuale creata da Satoshi Nakamoto non si appoggia a un ente centrale e si basa sulla crittografia, con cui vengono gestiti i principali aspetti operativi, come la generazione di nuova moneta e l'attribuzione di proprietà dei bitcoin.

Di recente il Bitcoin è tornato alla ribalta delle cronache perchè TenX, una startup di Singapore, ha realizzato la prima carta di credito con cui si paga in criptovalute.

E’ solo la punta dell’iceberg di un fenomeno inarrestabile, che sta innescando una vera e propria rivoluzione nei metodi di pagamento, tant’è che oggi si incomincia a accettare il Bitcoin come valuta ufficiale per i pagamenti

L’azienda ha ideato una tecnologia in grado di convertire in modo istantaneo la moneta virtuale in dollari, yen o euro. Al momento queste sono le uniche valute per lo scambio utilizzabili.
E’ un primo passo per l’integrazione dei Bitcoin all’interno della vita quotidiana. 

TenX si pone dunque un ambizioso obiettivo: per sdoganare un circuito finanziario parallelo a quelli più tradizionali e ancora visto con diffidenza dai più.

Da quello che al momento si sa, la carta di credito si appoggerà su un circuito Visa, come accade agli altri strumenti di pagamento analoghi. 

Come funziona il servizio? E’ molto semplice: quando si effettua un pagamento con la carta di TenX, si pagherà in valuta locale laddove possibile, mentre il valore della spesa viene addebitato sul conto del possessore della carta in Bitcoin.

Il servizio prevede un limite di spesa di 2000 dollari, perchè le transazioni vengono sottoposte a controlli di sicurezza piuttosto severi. In futuro perà questo tetto potrebbe essere innalzato. 

Al momento l’iniziativa ha suscitato un grande interesse, tanto che la start up ha ricevuto circa 10.000 ordini: l’azienda ha dichiarato che l’unica commissione prevista sarà il 2% su ogni singola transizione effettuata tramite le proprie carte. 

Ad oggi TenX ha un bacino di transazioni pari a 100 mila dollari, ma conta di superare il tetto dei 100 milioni di dollari al mese entro la fine del prossimo anno. Un obiettivo davvero sfidante che il co-fondatore di TenX Julian Hosp così commenta: “Siamo ambiziosi. Stiamo mescolando due mondi che sono uno la notte e l’altro il giorno. Quando l’utente paga con la criptomoneta, dobbiamo cambiare immediatamente la valuta nella moneta locale e pagare tramite Visa. E’ un’operazione stratificata e complessa ma siamo in grado di realizzarla con successo. Se ce la faremo diventeremo i market maker.”

L’unica empasse potrebbe essere data dalla presenza di otto monete virtuali, ma la start up non demorde: in futuro, oltre al Bitcoin, si potranno utilizzare anche le altre criptovalute.

A cura di: Alessia De Falco

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