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Conti correnti: ormai sette su dieci sono solo online

Se un tempo i conti online erano l’alternativa economica di un più solido conto tradizionale, a oggi si impongono come unico strumento di gestione del risparmio. Secondo l’analisi dell’Osservatorio ConfrontaConti.it il 69,3 per cento dei richiedenti un conto corrente sceglie l’online.

28/09/2022
primo piano di mani che seguono un grafico su carta davanti a un pc
Sempre più conti online per gestire i risparmi

Il conto corrente online guadagna sempre più spazio rispetto a quello tradizionale e si conferma la scelta naturale di sempre più utenti, a prescindere dall’età. Se infatti un tempo i conti online erano l’alternativa economica di un più solido conto tradizionale, a oggi si impongono come unico strumento di gestione del risparmio, con una spesa di gran lunga più sostenibile.

La conferma del diffondersi del canale online è nelle rilevazioni di ConfrontaConti.it dell’Osservatorio di settembre 2022, secondo cui il 69,3% dei richiedenti un conto corrente sceglie l’online, dato più alto della serie storica. Si riducono di conseguenza le richieste di un conto tradizionale (da 3,7% a 3,1%) e di un conto con gestione promiscua, online e in filiale (da 28,0% a 27,6%).

Interessante la crescita degli over 55 che prendono confidenza con l’online e nel 63,6% dei casi richiedono proprio un conto online, dal 62,5% del semestre precedente. Guadagnano punti anche i giovani dai 18 ai 25 anni con il 70,9% di conti richiesti online (dal 67,2%), oltre 7 conti su 10, e la fascia 26-40 anni con il 73,3% (dal 70,6).

Saldo ancora alto e stabile dei conti correnti

Si conferma alto il saldo attivo rilevato dall’Osservatorio, con il 41,6% che dispone di più di 10.000 €, il 20,1% che ha somme tra i 5000 e i 10.000 € e il 15,8% tra i 3000 e i 5.000 €. Sale la percentuale di conti con saldo attivo sotto i 3000 €, ora al 22,5% dal 21,5% dello scorso semestre. Subisce una piccola flessione la media del saldo nella rilevazione semestrale corrente, che segna 19.239 € contro i 20.640 € precedenti.

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Conti online soluzione ideale anche per i più giovani

Rimane abbastanza stabile anche la distribuzione delle richieste di conto corrente per classe di età, con gli over 55 che costituiscono il 20,2% del campione rilevato (dal 22,2%) e la fascia dei 41-55 anni con il 30,6% (dal 30,7%). Leggermente in rialzo la fascia 26-40 anni, che continua a essere dominante con il 40,6% (dal 40,2%). Guadagna quasi due punti la fascia di giovanissimi, dai 18 ai 25 anni, che copre attualmente l’8,5% della domanda di conti correnti, dal 6,9% del semestre precedente.

Al Nord ancora la maggior parte dei conti

Rimane nel nord Italia buona parte della domanda di conti correnti, con oltre sette richieste su 10 provenienti da questa parte del Paese. Il dato è in crescita dal semestre scorso, segnando il 72,0% (era 68,1%). Perdono punti il Centro, che passa dal 15,1% al 12,2% e il sud Italia e le Isole, dal 16,9% al 15,8%: una conseguenza inevitabile della condizione di crisi seguita all’impennata dell’inflazione, al caro energia e conseguente caro prezzi che hanno messo in crisi migliaia di famiglie.

In aumento i conti con operatività alta

La gestione del denaro sui conti correnti cresce, mentre gli italiani lo scelgono sempre più come strumento per le transazioni quotidiane oltre che per custodire i risparmi. Aumenta la richiesta di conti con operatività alta, che passa dal 21,6% al 22,2% e media, dal 39,5% al 40,9%. Nel primo caso si parla di conti correnti con un totale di 150 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Per un’operatività media, sono previste un massimo di 60 operazioni l’anno.

Perde quota, di conseguenza, la richiesta di conti con operatività bassa (20 operazioni l’anno), che cala dal 38,9% al 36,9%. A scegliere questo tipo di opzione per il conto corrente non sono solo i più giovani (40,2%) ), ma anche i 26-40enni (40,0%) e gli over 55 ( 39,2%). Maggior numero di operazioni invece per la fascia 41-55 anni: il 40,8% ha scelto un’operatività media e il 26,5% un’operatività alta.

A cura di: Paola Campanelli

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