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Conti sempre più online: c’è ancora spazio per la filiale?

Quale può essere ancora la funzione della banca tradizionale e quando è insostituibile? Sicuramente per poche operazioni che richiedono presenza fisica, ma il mercato è sempre più digitale, mentre si moltiplicano i canali di comunicazione con la banca: App, smartphone, web, social network, chat.

08/02/2022
mani reggono uno smartphone dal quale partono rappresentazioni grafiche

Meglio la banca digitale o la filiale? È questo l’annoso quesito che qualcuno continua a porsi, mentre il digitale incalza per raggiungere anche le fasce di utenti più resistenti alla modernizzazione.

Una domanda che allo stato attuale rischia di diventare anacronistica, perché ci siamo abituati a fare più o meno tutto da remoto e siamo consapevoli che, nella maggior parte dei casi, il risultato è allo stesso modo buono, per non parlare del risparmio possibile con la gestione dei conti online.

Ma si può davvero rinunciare in ogni caso alla filiale, oppure ci sono ancora determinate operazioni che senza non possono avere senso?

I conti online: perfetti soprattutto per risparmiare

Il conto online non è a oggi soltanto la possibilità di gestire il proprio denaro da un computer di casa: l’online è diventato oggi digitale, e i canali di gestione di un conto corrente si sono moltiplicati.

Le App, lo smartphone, il web, i social network, le chat, sono tutti insieme la user experience dell’utente, che con il suo conto corrente può pagare, ricaricare, acquistare, scambiare, fare trading, gestire un finanziamento o un mutuo.

I vantaggi di un conto online sono evidenti: la comodità come prima cosa, ma anche la velocità, la semplicità e i costi sensibilmente più bassi.

I costi di un conto online saranno infatti sempre inferiori rispetto a un conto tradizionale, e questo perché la disintermediazione delle operazioni consente un abbattimento importante delle spese, tanto per l’istituto di credito quanto per il consumatore.

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L’impennata dell’online in banca

Secondo quanto rileva l’Osservatorio di ConfrontaConti.it, oggi quasi 7 richieste su 10 sono per un conto corrente solo online (67,5%), mentre il 28,5% richiede un conto da gestire online e all’occasione anche in filiale. Cala la percentuale di chi sceglie un conto tradizionale, passando dal 4,7% al 4,0% della seconda metà del 2021.

Il conto online non piace solo ai giovani, perché la pandemia fa registrare una crescita del canale online per tutte le fasce d’età: i giovanissimi dal 67,0% al 69,7% del campione rilevato, i 26-40enni (dal 65,1% al 70,6%), i 41-55enni (dal 63,2% al 66,3%) e gli over 55 che registrano un balzo dal 59,4% al 62,5%.

Quando serve ancora la filiale

Ma quale può essere ancora la funzione della banca fisica e quando è insostituibile? Sicuramente quando non si vuole rinunciare alla relazione umana, aspetto che però perde sempre più valore di fronte alla progressiva automatizzazione delle funzioni, anche base, delle banche.

Una sede fisica serve anche quando si dispone di una cassetta di sicurezza, o quando si richiede l’emissione di un assegno circolare; ci si reca in filiale prima di partire, per cambiare euro con valuta estera o quando si riscuote la pensione in contanti.

Le banche tradizionali per il momento restano dunque in vita, ma diventano sempre più marginali rispetto a quanto accade in rete e quanto i sistemi finanziari promettano nel crescente processo di digitalizzazione.

A cura di: Paola Campanelli

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