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Giovani e finanza digitale: sempre più frequenti i pagamenti online

Oggi i giovani, di età compresa tra 18 e 34 anni, sono molto attenti alle spese correnti e al rispetto delle scadenze di pagamento, ma sono ancora poco propensi a pianificare il proprio futuro. In tanti si dicono contrari agli investimenti in fondi pensione.

16/01/2024
mani di ragazza in primo piano mentre effettua acquisti online
Aumentano i pagamenti online

Finanza digitale e giovani: il binomio si rafforza. È quanto emerge da una nuova indagine condotta dalla Banca d'Italia sull'alfabetizzazione finanziaria di chi ha un’età tra i 18 e i 34 anni in Italia. Il report svela che le attività più frequenti riguardano, infatti, i pagamenti online, l’utilizzo delle carte di pagamento (carta di debito, di credito o prepagata) e la gestione dei conti correnti online. Inoltre i giovani sono anche molto attivi nel comparto delle assicurazioni e tendono a sottoscrivere polizze online e ad informarsi sempre sul web per i prestiti o per il trading. I servizi digitali risultano più utilizzati da chi ha una maggiore conoscenza finanziaria. A farne meno uso sono, invece, le donne, chi non ha un lavoro e chi non gestisce autonomamente il denaro.

Il 35% dei giovani conosce i principali concetti economici

La Banca d’Italia ha condotto questa indagine nel primo trimestre del 2023 per sondare le competenze di finanza digitale dei giovani. Dalle risposte ottenute è emerso che il 35 per cento degli intervistati ha risposto correttamente alle domande sui principali concetti economici, quali: inflazione, tasso di interesse e diversificazione del rischio.

L’analisi ha inoltre svelato che le conoscenze finanziarie sono più alte tra gli studenti e, riguardo agli indirizzi di studio, in particolare tra i diplomati o i laureati in discipline scientifiche o tecniche, rispetto a chi lavora o è in cerca di occupazione. Vi è un divario di genere a sfavore delle donne. I residenti nelle regioni del Centro, del Sud e nelle Isole rispondono peggio degli intervistati nel Nord.

I giovani, di età compresa tra 18 e 34 anni, risultano molto attenti anche alle spese correnti e al rispetto delle scadenze di pagamento ma risultano poco propensi a pianificare il proprio futuro. In tanti si sono detti contrari perfino agli investimenti in fondi pensione per il rischio di perdere il capitale depositato.

Più dell’80 per cento dei giovani intervistati ha affermato di aggiornarsi sui temi economici e finanziari specialmente attraverso i social media, la televisione, siti web o riviste specializzate. Coloro che hanno tra 18 e 23 anni hanno considerato la scuola e l’università i luoghi preferiti dove migliorare le proprie competenze finanziarie. Chi ha qualche anno in più preferisce, invece, banche e istituzioni finanziarie come fonte di informazioni. Molto apprezzate anche le applicazioni per dispositivi mobili.

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Come si comportano i giovani nel gestire le proprie finanze?

L’indagine in particolare ha coinvolto circa 5.400 giovani che sono stati intervistati online. L’età media degli intervistati è di 26 anni. Il 45 per cento dei giovani vive nelle regioni del Nord; il 19% nel Centro, il 25% risiede al Sud e l’11 sulle isole. Il 29 per cento del campione è rappresentato da studenti, il 44 da lavoratori dipendenti e l’8 da lavoratori autonomi. Più della metà dei giovani intervistati non vive più con i genitori. Chi invece abita ancora con la famiglia deve concludere gli studi nel 31 per cento dei casi, nel 43 per cento dichiara di non avere risorse finanziarie per lasciare la casa di origine e il 20 per cento degli intervistati afferma di essere appagato e non voler pregiudicare il tenore di vita in caso di autonomia abitativa.

Il questionario di Banca d’Italia ha anche acceso i riflettori sui livelli di responsabilità nell’uso del denaro degli intervistati. Tra chi vive ancora in casa con i genitori, il 47 per cento si occupa della gestione del bilancio familiare; il 38 gestisce in autonomia alcune somme di denaro, mentre il 15 non ha alcuna responsabilità nella gestione del denaro. Oltre il 90 per cento dei giovani che non abita più con i genitori svolge un ruolo attivo nella gestione del bilancio familiare.

A cura di: Tiziana Casciaro

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