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Pagamenti digitali: nel 2024 più della metà è stata destinata a importi sotto i 30 euro

Le carte di pagamento sono sempre più utilizzate anche per acquisti di basso importo. Secondo gli ultimi dati, nel 2024 il 52,5% delle transazioni cashless è stata sotto i 30 euro. Supermercati e ristoranti i luoghi dove si usano di più le carte. Ecco anche come trovare un conto corrente conveniente.

10/01/2025
primo piano di una carta di pagamento avvicinata al pos per una transazione in negozio
Sempre più pagamenti digitali anche per importi sotto i 30 euro

Cresce tra gli italiani l’appeal per i pagamenti elettronici. Infatti, quando in procinto di fare un acquisto, i nostri connazionali sono sempre più inclini a estrarre dal portafogli la propria carta di credito, debito o prepagata (o utilizzare la versione virtuale sullo smartphone) e saldare anche piccole somme con transazioni cashless.

Questa tendenza, già fotografata da nord a sud della Penisola da un lungo elenco di ricerche e analisi, è stata confermata anche dalle ultime statistiche relative al 2024 da Bancomat, il circuito di pagamento elettronico leader in Italia.

Intanto, se sei alla ricerca di un conto corrente online vantaggioso, che includa le carte gratuitamente o a costi concorrenziali, puoi affidarti al comparatore di ConfrontaConti.it, che setaccia le offerte proposte dalle banche partner a gennaio 2025 e ti aiuta a trovare la soluzione più in linea con le tue esigenze.

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Importi sotto i 30 euro per il 52,5% delle transazioni

Secondo i dati di Bancomat, riportati da “Il Sole 24 Ore”, nei dodici mesi appena conclusi oltre la metà (il 52,5% per la precisione) delle transazioni effettuate tramite il circuito di pagamento nazionale ha riguardato spese “mini”, ovvero con un esborso inferiore ai 30 euro.

I pagamenti di acquisti dal valore compreso tra i 30 e i 40 euro hanno rappresentato l’8% delle transazioni, mentre:

  • l’11,4% dei pagamenti ha riguardato somme tra i 60 e i 100 euro;
  • il 9,2% delle operazioni ha riguardato spese tra i 100 e i 200 euro;
  • l’8% è stata la quota raggiunta dagli esborsi cashless superiori ai 200 euro.

Dai supermercati ai ristoranti, dove si paga di più con moneta elettronica

Sempre secondo la fotografia scattata dalla reportistica, le transazioni cashless nel 2024 sono state più frequenti:

  • nella grande distribuzione organizzata (ovvero i supermercati);
  • nei negozi al dettaglio;
  • nei ristoranti e fast food.

In particolare, sul primo gradino del podio della classifica delle categorie merceologiche con più pagamenti in moneta elettronica tramite circuito Bancomat si piazzano i supermercati. Qui, nel 2024, ci sono state 630 milioni di operazioni e l’importo medio sborsato è stato di 36,6 euro.

Secondo posto, con grande distacco, per le transazioni che avvengono nei negozi al dettaglio: nei dodici mesi precedenti, sono state registrate 275 milioni di operazioni.

Infine, sul terzo gradino del podio ci sono le transazioni avvenute in ristoranti e fast food: sono state 263 milioni, per una somma media pagata di 30 euro.

Volgendo, invece, il focus sui pagamenti senza contanti e con esborsi più alti, spiccano le transazioni per:

  • la categoria “utilities” (quindi il pagamento delle bollette di casa), con un importo di 131 euro;
  • viaggi e trasporti, con una somma transata di 104 euro.
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Come trovare carte di pagamento e conti correnti convenienti

Il crescente appeal della moneta elettronica anche per micropagamenti e transazioni con importi ridotti si traduce in un sempre maggior interesse per carte di pagamento a canone zero o abbinate a conti correnti zero spese, conti bancari che di solito sono conti online.

Questi ultimi, come ha certificato anche la Banca d’Italia nella sua analisi sul costo conto corrente 2024, sono meno cari rispetto a un conto tradizionale, perché il canone annuo è gratuito per sempre o, quantomeno al primo anno, oppure il canone è azzerabile soddisfacendo alcuni requisiti stabiliti dalla banca stessa.

Così come questi strumenti finanziari hanno quasi sempre la carta di debito inclusa e permettono di dotarsi anche di una carta di credito a costi convenienti. Infine, le commissioni sulle principali operazioni (dal prelievo di contanti all’accredito di stipendio/pensione fino all’addebito delle domiciliazioni delle utenze) sono per lo più gratuite.

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A cura di: Paolo Marelli

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