Sempre più giovani stregati dai conti correnti
Sia i giovani che le persone più mature non riescono ormai a fare a meno di un conto corrente per gestire risparmi e denaro. In aumento coloro che hanno tra i 18 e i 25 anni e ricorrono a tale strumento bancario. A presentare il segno più ci sono anche gli over 55.

Sono sempre di più i giovani che optano per un conto corrente per gestire al meglio il proprio denaro e risparmiare. A rivelarlo è l’Osservatorio ConfrontaConti.it che accende i riflettori sul secondo semestre del 2020. Dai dati emerge che coloro che hanno tra i 18 e i 25 anni e ricorrono a un conto corrente rappresentano l’8,1% del campione esaminato. Nel primo semestre la percentuale si attestava al 5,6%.
A presentare il segno più sono anche gli over 55 che optano per questo strumento bancario: si è passati dal 17,5% del primo semestre al 18,6% del secondo semestre del 2020. In calo, invece, coloro che appartengono alla fascia di età compresa tra i 41 e i 55 anni: si è passati dal 32,6% al 30,7%. Il 42,6% del campione esaminato ha tra i 26 e i 40 anni di età: le richieste di conti correnti da parte di coloro che appartengono a questa fascia di età sono calate dal primo al secondo semestre dello scorso anno. Si è passati, infatti, dal 44,2% al 42,6%.
L’analisi per saldo attivo
Nel secondo semestre del 2020 risultano in aumento i conti con giacenza tra i 3.001 e i 5.000 euro: si è passati dal 15,5% del primo semestre al 16,8%. In cima alla classifica ci sono sempre i conti con importo maggiore di 10.000 euro. Nei primi sei mesi dell’anno era stato tagliato un traguardo storico con il 39,5% del campione. Nel secondo semestre la percentuale è scesa al 38,5%.
In lieve aumento i conti con giacenza dai 5.000 ai 10.000 euro, prima al 20,1% mentre ora al 20,4%. Leggero calo, invece, per i conti con giacenza compresa tra 1.001 e 3000 euro: si è passati dal 10,6% del primo semestre al 10,1% del secondo semestre. Restano costanti i conti con giacenza pari o inferiore a 1.000 euro: la percentuale è pari al 14,2% nel primo e nel secondo semestre.
Dal primo al secondo semestre si registra un calo nel valore dei saldi medi, che passa da 18.1739 euro a 17.162 euro.
Record di richieste al Nord
È sempre il Nord Italia a guidare la classifica per il maggior numero di richieste di conti correnti. Nel secondo semestre del 2020 le richieste di conti correnti in Italia Settentrionale rappresentano il 70,9% del campione esaminato. Nel primo semestre del 2020 la percentuale era pari al 69,3%.
Calano le richieste di conti nelle regioni del Centro Italia: si è passati dal 16,3% dei primi sei mesi dell’anno al 15,4%. Stessa situazione anche per il Sud e le isole: la percentuale è pari al 13,8% nel secondo semestre dell’anno. Nel primo semestre del 2020 le richieste di conti al Sud erano pari al 14,4%.
I conti online piacciono di più
I conti correnti online sono i più gettonati. Questi prodotti bancari consentono di tagliare le spese e di avere una gestione più facile e comoda del conto. Si possono effettuare operazioni 7 giorni su 7 senza alcun limite di orario. Nel secondo semestre del 2020 si fa ricorso all’online nel 63,5% dei casi mentre nel primo semestre dell’anno la percentuale si attestava al 62,1%.
Si opta per il canale online e talvolta per la filiale nel 31,1% dei casi. Nel primo semestre la percentuale era pari al 30,9%. Ci si rivolge alla filiale nel 5,4% dei casi: registrato un calo rispetto al primo semestre dell’anno, quando la percentuale era del 6,9%.
Conti correnti e media operatività
Anche nel secondo semestre del 2020 resta medio-alta l’operatività. Il 57,5% presenta un’operatività media con un totale di 60 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti. Nel primo semestre la percentuale era del 56,6%.
Il 21,6% (nel primo semestre del 2020 era 22,3%) dispone di un’operatività alta ed effettua circa 150 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti'.
Il 20,9% (in calo rispetto al 21,2% del semestre precedente) sceglie di disporre di un’operatività bassa, ossia effettua un totale di 20 operazioni l’anno tra versamenti di denaro, prelievi e pagamenti.