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Anche le giacenze medie nel mirino del fisco

17/06/2015
Anche le giacenze medie nel mirino del fisco

Agli adempimenti che obbligano istituti di credito e uffici postali nei confronti del Fisco se ne aggiunge uno ulteriore: la comunicazione della giacenza media sui conti correnti e conti deposito gestiti.

Il dato andrà ad arricchire le misure necessarie alla tenuta della Superanagrafe dei conti correnti, il metodo di raccolta delle informazioni che incrocia quanti più dati possibili per indurre alla massima trasparenza i contribuenti italiani, combattendo così l’importante problema dell’evasione fiscale.

Il decreto legge n. 201 Salva Italia del 6 dicembre 2011 aveva introdotto l’obbligo per gli operatori finanziari di comunicare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui saldi e sulle movimentazioni dei rapporti attivi effettuata attraverso un canale dedicato (S.I.D). Lo stesso aveva poi trovato attuazione nel provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 25 marzo 2013.  

Il provvedimento 73782 dell’Agenzia delle Entrate è stato pubblicato a integrazione delle precedenti disposizioni e stabilisce che gli operatori finanziari comunichino all’Anagrafe Tributaria, a decorrere dal 2014, anche la giacenza media annua dei rapporti finanziari.  

La giacenza media annua è la somma delle giacenze giornaliere rapportata ai giorni dell’anno, a prescindere dal numero dei giorni in cui conto o il deposito risultino attivi. Questo dato, relativo a ognuno dei correntisti di una banca o di un qualsiasi operatore finanziario, dovrà essere comunicato entro il 30 giugno e dovrà essere riferito in prima istanza alle giacenze medie del 2014.

L'informazione sulle finanze dei contribuenti si aggiungerà dunque alle altre due già previste dalla legge di Stabilità in materia di comunicazioni obbligatorie all’Anagrafe Tributaria: il saldo contabile a inizio e fine anno e l’importo totale degli accrediti e degli addebiti effettuati nel corso dell’anno.

Inoltre, il saldo all’apertura del conto se questo è stato acceso a inizio anno e il saldo finale nel caso sia stato chiuso durante lo stesso periodo. Un'analisi costante che servirà a evitare i movimenti sospetti con riempimenti e svuotamenti del conto.

Quella sul saldo medio è una rilevazione necessaria anche ai fini del calcolo del nuovo Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, da includere nella Dichiarazione Sostituiva Unica del contribuente che intende avere accesso a servizi pubblici e prestazioni sociali agevolate.

Il documento pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate sottolinea come il Garante per la protezione dei dati personali, consultato all’atto della predisposizione del provvedimento, ha espresso parere favorevole con provvedimento n. 265 del 7 maggio 2015.

L’accesso diretto alle giacenze rende ancora più stretto il controllo del fisco sui correntisti, segno della volontà di combattere nella maniera più ferrea qualunque tentativo di evasione.

A cura di: Paola Campanelli

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