I conti deposito, porto sicuro della liquidità degli italiani
Aggiornato il 26/09/2018

Dopo avervi elencato i conti deposito più convenienti di giugno torniamo a parlare di questi "strumenti di parcheggio della liquidità", per chi ha denaro da parte e non vuole rischiare sui mercati finanziari. Sono i conti deposito, negli ultimi anni il rifugio dei risparmiatori più avveduti, in cerca di sola sicurezza date le vicende che hanno sconvolto il mondo finanziario.
Il rendimento garantito non è alto, ma è sicuramente più interessante dei titoli di Stato che hanno attualmente rendimenti netti sotto lo zero, in special modo se si sceglie un conto vincolato. È proprio il vincolo una delle variabili che ha recuperato punti nei primi sei mesi di questo anno secondo l’Osservatorio di ConfrontaConti.it, lo strumento di analisi che rileva mensilmente le variazioni più importanti del prodotto e le caratteristiche dei suoi titolari. Il 56,7% delle richieste hanno avuto ad oggetto un deposito vincolato, 6,4 punti percentuali in più rispetto allo scorso semestre, dato ancora lontano da quello rilevato nel secondo semestre del 2011, quando il 90,9% dei conti era richiesto con la formula del vincolo.
Aumenta anche la percentuale di coloro che detengono una somma oltre i 20.000 euro: è il 57,1% dei titolari, con il 26,4% che detiene tra i 20 e i 50.000 euro ed il 30,7% che ha in deposito più di 50.000 euro. Subito dopo troviamo somme depositate per un intervallo tra i 5.000 e i 10.000 euro, con il 18,9% del totale delle richieste. Aumenta leggermente la percentuale di chi detiene meno di 5.000 euro, è il 12,9% contro l’11,8% degli ultimi sei mesi del 2015.
Il 52,6%, la maggior parte dei titolari di conti deposito, ha un vincolo dai 7 ai 12 mesi. Il 19,1% fra i 13 e i 24 mesi e il 14% minore di 6 mesi. È record di percentuale di conti depositati con un vincolo superiore o uguale ai 36 mesi: l’8,4%, in aumento rispetto allo scorso semestre che aveva fatto registrare il 7,8%. Si riduce tuttavia la percentuale relativa all’intervallo di tempo 25-36 mesi, definendo un 6,0% contro l’8,5% del semestre precedente.
Il conto deposito non è un prodotto per giovani risparmiatori. Lo dimostra la spartizione delle percentuali in base all’età: ha più di 55 anni il 42,7% dei richiedenti, fra i 41 e i 55 anni il 36,9% e tra i 26 e i 40 anni il 18,5% dei titolari. L’importo cresce evidentemente con l’età del titolare del conto: tocca il suo massimo con 51.220 euro per gli over 55 (in aumento dai 48.220 euro del semestre precedente) e il minimo di 20.200 euro per i giovani tra i 18 e i 25 anni (era 19.566 nel semestre ultimo dell’anno scorso).
Ancora una volta stabile la ripartizione sul territorio, con il nord Italia che assorbe il 72,8% della domanda, il Centro che copre il 13,7% e il Sud e le Isole che occupano il 13,5% dell’intera rilevazione.
Su ConfrontaConti.it è possibile mettere a confronto i prodotti della maggior parte degli istituti di credito sul mercato: simulando un conto deposito di 30.000 euro vincolato a 12 mesi, l’offerta più interessante è quella di Banca Farmafactoring che con Conto Facto consente un guadagno di 344,10 euro al Tan dell’1,15% (0,18% a regime) e Taeg dell’1,55%. Le spese sono zero e il bollo è a carico della banca.
Il miglior conto deposito libero è invece quello offerto da Santander Consumer Bank, che garantisce un guadagno di 250,40 euro al tasso lordo dell’1,40% (0,84% a regime) e tasso lordo dell’1,40%. Gli interessi netti sono di 103,47 euro, con spese di bollo per 20 euro.