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Conti correnti online, i consigli per operare in piena sicurezza

Sempre più italiani fanno uso di canali e strumenti digitali per monitorare i conti correnti, effettuare pagamenti, investire, sottoscrivere polizze, gestire finanziamenti. Ecco perché è importante conoscere le regole per operare online in tutta sicurezza.

05/01/2024
carta e pc per pagamento online
Conti correnti online e sicurezza

Si alza l’asticella dei controlli per prevenire e contrastare i crimini informatici e le frodi online a danno dei correntisti. Per accrescere la sicurezza degli utenti, operare online in sicurezza e per un uso consapevole dei servizi finanziari, è stato pubblicato un vademecum nell’ambito di una campagna di comunicazione di CERTFin che vede in prima linea Banca d’Italia, ABI, Ivass, Banca Mediolanum, Banca Popolare del Lazio, Banca Sella, BPER Banca, Gruppo Cassa Centrale, Cassa di Ravenna, Credem, Generali, Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, ING, Intesa Sanpaolo e UniCredit.

Sia le banche che le istituzioni e le compagnie assicurative fanno rete per impedire e fronteggiare gli attacchi da parte dei criminali informatici. Oggi ormai sempre più utenti accedono, infatti, ai rispettivi conti correnti direttamente dal computer, dal tablet e dallo smartphone, usufruendo dei canali digitali per effettuare pagamenti, investire, sottoscrivere polizze, gestire finanziamenti. La campagna di sensibilizzazione nasce, dunque, proprio per guidare i clienti nell’utilizzo degli strumenti e dei canali digitali ed evitare che essi possano essere vittime di truffe.

I protagonisti della campagna di sensibilizzazione sono i componenti della famiglia “Navigati”, esperti cybersecurity che insegnano a tutti coloro che li seguono quali sono i comportamenti da adottare per non cadere nelle tante insidie del web.

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Quali sono le regole per operare online?

Scopriamo allora quali sono le norme da seguire per ridurre il rischio di attacchi e frodi online.

Nel loro vademecum le banche chiedono di utilizzare password diverse e abbastanza lunghe, con caratteri alfanumerici e caratteri speciali, e di accedere a Internet tramite i propri dispositivi evitando reti pubbliche e/o aperte. Un altro consiglio importante è quello di installare un antivirus e mantenerlo costantemente aggiornato. I consumatori sono invitati, inoltre, a limitare la diffusione delle proprie informazioni personali online e verificare l’attendibilità del mittente prima di aprire eventuali link e allegati via mail.

Va prestata attenzione anche alle telefonate, soprattutto se sospette: le banche sollecitano gli utenti a verificare online il numero di telefono o confrontarlo con i contatti ufficiali della propria banca. Se la banca vuole sottoporre ai suoi clienti qualcosa di importante, avviserà una volta fatto l’accesso al proprio internet banking. Non bisogna mai fidarsi se vengono chiesti dati bancari o altri dati riservati tramite telefonate o messaggi. Qualora si avesse il dubbio di essere rimasti vittima di una truffa o di aver condiviso i propri dati bancari o delle carte di pagamento, il suggerimento inserito nel vademecum è quello di contattare immediatamente la propria banca.

Come difendersi dai siti web bancari contraffatti?

Può capitare di imbattersi in siti web bancari contraffatti perché sono quasi identici ai siti ufficiali delle banche. Ci sono però dei segnali importanti da prendere in considerazione che ci possono aiutare nel capire che si tratta di un sito fake. Questi siti spesso dispongono, ad esempio, di una finestra pop-up in cui inserire le credenziali bancarie, mentre i siti web ufficiali delle banche non fanno uso di finestre pop-up. Alcuni portali presentano inoltre un design scadente, errori di ortografia e grammatica ed elementi di urgenza che non ritroveremo mai sui veri siti delle banche.

Il consiglio delle banche è quello di non cliccare mai sui link presenti nelle e-mail che portano al sito web della banca e di digitare sempre il collegamento manualmente o utilizzare un collegamento esistente dal proprio elenco dei siti web preferiti. È preferibile usare anche browser che permettono di bloccare finestre pop-up.

A cura di: Tiziana Casciaro

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