Shopping online, ecco come evitare le trappole
"Pacco vuoto" e "falso reso". Sono due delle truffe più diffuse sui portali di e-commerce. Insieme con le vendite online, crescono le mosse dei malintenzionati che traggono in inganno tanto chi è intenzionato a fare un acquisto, quanto chi vuole vendere.

App come Vinted e Subito hanno rivoluzionato il mercato dell'usato, rendendo facile vendere e acquistare. Ma il successo attira i malintenzionati: tra le truffe più diffuse spicca quella del “pacco vuoto”, che colpisce tanto chi compra — ricevendo un involucro privo dell’oggetto — quanto chi vende — quando l’acquirente dichiara il pacco vuoto, trattiene la merce e chiede rimborso.
In cosa consiste il “falso reso” e come impatta intelligenza artificiale
Oltre al pacco vuoto, si muove la merce contraffatta, soprattutto di brand noti, veicolata tramite annunci falsi e account ingannevoli, come analizzato in un precedente articolo.
Parallelamente, la truffa del “reclamo falso” (o “falso reso”) funziona così: l’acquirente riceve l’oggetto, apre una contestazione su asserito difetto o non conformità, lo restituisce o trattiene e richiede il rimborso.
C’è poi un altro aspetto da considerare con grande attenzione. L’uso di agenti di intelligenza artificiale per fare acquisti automatizzati promette efficienza e personalizzazione: Visa e Mastercard – per citare i circuiti di carte più famosi al mondo - stanno sviluppando sistemi in grado di anticipare bisogni, gestire pagamenti e garantire sicurezza operativa.
Tuttavia, l’IA comporta anche l’assunzione rischi: privacy dei dati e accesso ai wallet, possibili manipolazioni degli algoritmi, concentrazione di potere in pochi grandi attori tecnologici. Inoltre, quasi un terzo delle piattaforme condivide dati personali con terze parti, spesso per profilazione, mettendo a repentaglio ulteriore la privacy.
Le strategie da seguire per uno shopping sicuro
Ecco, allora, alcune buone pratiche per navigare senza cadere nelle trappole. In primis è opportuno utilizzare solo piattaforme protette e verificare recensioni, feedback, e soprattutto la politica di protezione acquisti (rimborso, contestazioni). Quindi preferire tracciabilità e spedizioni certificate: il pacco vuoto perde forza se ci sono prove fotografiche o documenti firmati.
Meglio evitare offerte troppo allettanti: se il prezzo sembra irresistibile rispetto al mercato, può essere un segnale d’allarme. È sempre bene controllare l’identità del venditore: con l’aiuto di originali foto, profili verificati e – se possibile – contattandolo - per conferme.
In caso di reclami, le prove sono fondamentali. Per questo è importante conservare schermate, conversazioni e numeri di tracking. Altrimenti sarà impossibile (o quasi) far valere le proprie ragioni.
Attenzione al phishing: come evitare le trappole
I falsi messaggi via e-mail o Sms che imitano le piattaforme più note restano una forma di truffa molto diffusa, grazie alla capacità di convincere i malcapitati destinare a fornire dati sensibili. Dunque, è sempre bene verificare link e mittente.
Come detto, l’intelligenza artificiale può essere di supporto per il consumatore, ma anche prestare il fianco ai malintenzionati. Dunque, meglio regolare con attenzione gli accessi, evitando quelli illimitati a wallet o carte e regolando i permessi e le soglie di spesa. Occhio, poi, a concedere con facilità autorizzazioni in merito all’uso dei dati: è sempre bene leggere attentamente le informative sulla privacy e limitare la condivisione con terzi.
Tirando le fila del discorso, lo shopping online offre ampia scelta e spesso convenienza, ma richiede attenzione e consapevolezza. Il digitale non annulla rischi, che anzi si trasformano e talvolta diventano più difficili da individuare.