Tutti i rischi possibili se comunichi il numero del tuo conto corrente
Il numero di conto corrente, il cosiddetto IBAN, è un codice che serve a identificare univocamente il conto. Grazie a questo numero è possibile indirizzare i pagamenti e trasferire denaro in modo sicuro: ciò vuol dire che comunicando solo il proprio IBAN non si possono subire truffe o furti di denaro.

Uno dei dubbi più frequenti riguardo alla sicurezza dei propri prodotti bancari riguarda i pericoli che possono derivare dalla condivisione dell’IBAN di un conto corrente.
Molti correntisti si chiedono se comunicare questo dato possa esporre a rischi, soprattutto considerando la crescente diffusione di truffe online e tentativi di frode sempre più sofisticati. In realtà, l’IBAN è un dato che può essere fornito senza incorrere in problemi, ma va compreso bene il suo funzionamento per distinguere le situazioni sicure da quelle che richiedono maggiore cautela.
Quali sono i rischi legati all'IBAN
Per identificare i rischi che si corrono quando si comunica a terzi il numero del conto bisogna avere chiaro quando e perché viene utilizzato l'IBAN.
Tipicamente si fornisce l'IBAN per ricevere dei pagamenti: quest'informazione viene fornita, ad esempio, ai propri datori di lavoro per poter ricevere lo stipendio, a piattaforme online nelle quali si è venduto qualcosa oppure a e-commerce dai quali si deve ottenere un rimborso.
In tutti questi casi, non c'è alcun rischio: chi conosce l'IBAN può solo indirizzare il denaro sul conto e non intervenire in altro modo.
In linea generale, quindi, fornire l'IBAN a terzi è sicuro. Bisogna fare attenzione solo alle operazioni in cui si comunica l'IBAN per autorizzare un'uscita di denaro dal conto, come accade per le domiciliazioni bancarie o per i pagamenti ricorrenti.
Per evitare rischi di truffe o frodi, per svolgere questo tipo di operazioni non basta conoscere l'IBAN di un conto corrente, ma è necessario che ci sia un'autorizzazione esplicita della persona titolare del conto. Può capitare che quest'autorizzazione venga fornita in maniera inconsapevole, in particolare se si è vittime di phishing.
Phishing e truffe sui conti correnti
Conoscere l'IBAN di un conto corrente ed eventualmente anche il nome di chi è titolare del conto non è sufficiente per poter fare prelievi o addebitare denaro. Chi conosce questi dati sa qual è l'"indirizzo" bancario di una persona, ma non ha le "chiavi" per entrare e prendere il denaro.
Una strategia usata dai truffatori per aggirare i sistemi di sicurezza bancari è il phishing. Questa tecnica consiste nell'inviare messaggi email che sembrano provenire dalla banca e che chiedono di svolgere delle operazioni: l'obiettivo è quello di ottenere le credenziali del conto corrente, cioè i codici di accesso e le password del conto.
Un'altra tecnica utilizzata è lo spoofing: i truffatori fanno una telefonata a chi è titolare del conto fingendosi consulenti o dirigenti della banca, spiegando che c'è un problema urgente da risolvere e chiedendo le credenziali d'accesso.
Come stare sicuri quando si comunica l'IBAN
L'IBAN costituisce le coordinate del conto corrente e può essere fornito senza preoccupazioni a chiunque ne abbia bisogno. Bisogna invece prestare attenzione quando si forniscono autorizzazioni per le domiciliazioni bancarie o per gli addebiti ricorrenti.
Per azzerare i rischi è necessario verificare che si stanno utilizzando moduli forniti dalla compagnia di cui si è clienti (per l'utenza dell'elettricità, del gas, dell'acqua o del telefono, ad esempio) e, in caso di dubbi, chiedere conferme.
Per non incappare in rischi non bisogna mai fornire i dati d'accesso al proprio conto corrente e, preferibilmente, scegliere conti correnti che offrono sistemi di sicurezza avanzati. Molti conti correnti online prevedono l'uso di sistemi biometrici per l'autenticazione al conto e per l'autorizzazione delle operazioni di addebito, riducendo il rischio di frodi.
Risulta molto utile anche la presenza di un sistema di notifica push che informa in tempo reale di tutti gli addebiti e gli accrediti del conto. Anche verificare regolarmente l'elenco delle operazioni serve per controllare se ci sono stati addebiti non autorizzati e per intervenire per bloccare i pagamenti o chiedere il rimborso del denaro sottratto.
Fare un confronto dei migliori conti correnti serve non solo per verificare quali sono i prodotti più economici e ricchi di servizi, ma anche per paragonare i livelli di sicurezza delle banche e scegliere il conto che offre più garanzie contro truffe e frodi.