I vantaggi di cointestare il conto corrente
Cointestare il conto corrente e accentrare le operazioni bancarie può far risparmiare cifre importanti, visto che è necessario pagare un solo canone e un solo bollo. Un'indagine di Segugio.it ha cercato di quantificare il risparmio e di capire quanto è diffusa questa soluzione nell'offerta bancaria.

Secondo l'indagine condotta da Segugio.it per Plus24, il magazine di finanza personale di Il Sole 24 Ore, solo meno della metà delle banche italiane prese in considerazione dal comparatore offrono alla loro clientela la possibilità di aprire un conto corrente cointestato.
Inoltre, la presenza dei conti cointestati all'interno dell'offerta bancaria raramente è pubblicizzata: nella maggior parte dei casi l'opzione viene mostrata solo durante il processo di apertura del conto online oppure potrebbe essere proposta in filiale.
Conto corrente cointestato: una possibilità da conoscere
Ma cos'è un conto corrente cointestato e in cosa si differenzia da un conto tradizionale? Un conto cointestato, come suggerisce il nome stesso, è un conto corrente che ha più titolari, da un minimo di 2 a un massimo di 9 persone.
Ogni titolare ha uguali diritti, può usare il conto per fare bonifici o prelievi o usare le carte di pagamento (di credito o di debito) collegate.
Al momento dell'apertura del conto si può optare per la firma congiunta, che richiede l'autorizzazione di tutti i cointestatari per eseguire ogni operazione sul conto, oppure per la firma disgiunta, che dà la possibilità a ogni persona titolare di svolgere tutte le operazioni ordinarie e straordinarie.
In un contesto familiare, avere un conto corrente cointestato può essere di grande aiuto per abbattere le spese bancarie. Condividere il conto tra coniugi e/o con i figli fa sì che si abbia un solo IBAN a cui indirizzare stipendi e pensioni e un unico conto su cui addebitare le spese o dal quale prelevare contanti.
Meno costi, stessa operatività
Sul piano pratico, un conto corrente cointestato ha le stesse funzionalità di un conto corrente intestato a un'unica persona. Limiti di funzionamento, servizi e caratteristiche sono identici, ma l'effetto sulla spesa familiare è molto diverso.
Avere un solo conto condiviso in famiglia vuol dire pagare un unico canone annuo e un'unica imposta di bollo (sempre che il conto abbia una giacenza media annua superiore a 5.000 euro).
Secondo l'indagine di Segugio.it, si spendono in media 32,30 euro all'anno per il canone, a cui si aggiungono 34,20 euro per il bollo. Questo costo medio è il risultato di un'offerta molto variabile: la spesa media per i conti correnti online è infatti di circa 20 euro all'anno, scendendo fino a 0 per i conti correnti gratuiti, mentre è di 48 euro per i conti correnti aperti e gestiti in filiale.
Tutti i conti correnti analizzati includono una carta di debito: il canone medio per l'uso della carta è di 3,13 euro all'anno, ma molti conti non applicano costi. Per quanto riguarda le commissioni di prelievo, se si opera in un ATM dello stesso gruppo bancario la spesa media è di 0,19 euro a operazione, mentre se si usa un ATM di altre banche la spesa media sale a 1,45 euro per ogni prelievo.
Il risparmio di un conto cointestato tra persone sposate o conviventi oppure socie in affari è legato essenzialmente alle spese fisse, ma potrebbe riflettersi anche sulle spese variabili, specialmente se le banche prevedono commissioni più basse o gratuite quando si preleva una certa quantità di denaro o quando si supera una soglia minima di operazioni al mese.
I rischi da valutare e come trovare il conto cointestato ideale
Aprire un conto corrente cointestato è utile per ottimizzare i costi e per gestire in maniera centralizzata le entrate e le uscite familiari. Si tratta di un prodotto sicuro e comodo da usare, con pochi rischi che vanno conosciuti e valutati con attenzione.
Per le famiglie, il rischio maggiore è quello legato alla gestione del budget e a eventuali scoperti dovuti a prelievi non comunicati o a spese impreviste.
Un altro rischio che porta con sé l'uso dei conti correnti cointestati è quello di vedere bloccato in tutto o in parte il saldo del conto in caso di morte di una delle persone cointestatarie oppure in caso di pignoramento. Inoltre, bisogna considerare che tra i titolari di un conto cointestato vale il principio della responsabilità solidale: nel caso in cui ci siano spese da pagare o debiti da saldare, il creditore può rivalersi anche sugli altri intestatari.
Mettendo sul piatto della bilancia i vantaggi e gli svantaggi dei conti correnti cointestati è possibile scegliere consapevolmente la soluzione più conveniente per la propria famiglia. Dal confronto dei migliori conti correnti disponibili su ConfrontaConti.it si possono evidenziare i prodotti meno costosi e con i servizi più in linea con le proprie esigenze.