Costi in aumento per i conti correnti: come risparmiare senza rinunciare ai servizi
Non si ferma la corsa dei costi relativi ai conti correnti, mentre restano al palo i rendimenti. Secondo le rilevazioni di Segugio.it, dall'inizio del 2025 l'incremento è stato nell'ordine 7%, e punte del 9% per chi preferisce il servizio tradizionale allo sportello.

L'aumento dei costi dei conti correnti continua a preoccupare tra le famiglie italiane, con rincari medi che dall'inizio del 2025 hanno raggiunto il 7%, e punte del 9% per chi preferisce il servizio tradizionale allo sportello. Numeri rilevati da Milano Finanza, che ha utilizzato come base le analisi di Segugio.it.
Questo andamento, frutto di molteplici fattori strutturali e di mercato (l'innalzamento del rischio percepito dalle banche, la concorrenza che rimane tutto sommato limitata, la progressiva chiusura o riduzione dei servizi nelle filiali fisiche, che obbliga i clienti a spostarsi o subito maggiori oneri), suggerisce ai risparmiatori di investire un po’ del proprio tempo per comprendere a fondo le dinamiche del settore, in modo poi da individuare l’offerta più conveniente per le proprie esigenze, senza dover rinunciare ai servizi.
Costi dei conti correnti differenziati per tipologia di utilizzatore
Un elemento centrale per comprendere l'impatto reale degli aumenti è la distinzione tra diversi profili di correntisti. Secondo dati recenti, la spesa annua varia notevolmente. Ad esempio, i giovani spendono in media circa 55 euro all'anno, grazie a conti dedicati più economici e spesso promozionali. Mentre le famiglie con bassa operatività superano gli 80 euro, risentendo di canoni e spese fisse.
I pensionati con bassa operatività si attestano intorno agli 88 euro. Mentre gli utenti con media operatività vedono la spesa salire fino a 108–118 euro. Infine le famiglie con elevata operatività, ovvero chi effettua molte operazioni e utilizza più servizi, arriva anche a quasi 140 euro. Attenzione, poi, al caso dei conti a consumo, nei quali si paga per ogni singola operazione, con il risultato che in media si arriva a sopportare costi superiori ai 160 euro.
La trasparenza delle offerte bancarie: un nodo ancora irrisolto
Detto dei numeri, cosa fare? Sicuramente non basta semplicemente leggere il canone o confrontare i prezzi visibili per capire quale sia il conto più conveniente. L'analisi del settimanale finanziario evidenzia che soltanto il 65% delle banche pubblica in modo chiaro, completo e aggiornato il foglio informativo sui propri prodotti sul sito web.
Questa trasparenza cala ulteriormente per le banche online, dove solo il 20% fornisce tutte le informazioni necessarie a una scelta consapevole. Il consumatore si trova quindi a dover navigare tra pagine web, promozioni spesso difficili da capire e documentazione a volte poco standardizzata. Le condizioni possono includere commissioni variabili per prelievi, bonifici, e altre operazioni, oltre a servizi obbligatori e spese nascoste in filiali.
La concorrenza tra sportello tradizionale e banca digitale
Gli sportelli fisici implicano spesso costi maggiori per manutenzione, personale e tempi più lunghi, gravando direttamente sulle spese di gestione. Al contrario, le banche online promettono conti più economici, ma richiedono una sufficiente alfabetizzazione digitale e un cambio di abitudini. Questa differenza si traduce in un 60% di spese trasparenti per le banche online contro il 70% delle tradizionali quando si tratta di offrire informazioni complete e accessibili.
Alla luce delle difficoltà nel comprendere appieno i costi e la differenziazione fra prodotti, diventa fondamentale dotarsi di strumenti affidabili per monitorare le offerte bancarie e fare confronti sulla base di parametri oggettivi.
L'importanza della comparazione
L'uso di comparatori online, che raccolgono e aggiornano i dati delle banche in tempo reale, consente in primis di personalizzare la ricerca in base al profilo d'uso effettivo, includendo numero e tipologia delle operazioni, modalità di accesso e canali preferiti. Quindi di visualizzare subito i costi totali tra canoni, commissioni e servizi accessori, nonché scoprire le eventuali promozioni attive e offerte dedicate.
A cascata, questo permette di valutare vantaggi e svantaggi senza dover leggere manualmente decine di fogli informativi. In questo modo gli utenti possono ridurre il rischio di scegliere un conto sbagliato e adattarsi meglio alle variazioni di mercato.
Consigli pratici per risparmiare sul conto corrente
Per contenere le spese e non ritrovarsi sorpresi è utile, quindi, analizzare attentamente le proprie abitudini bancarie: frequenza dei prelievi, uso di carta, bonifici e incassi. Fatta questa prima scrematura, è possibile evitare conti in cui si paga di più per operazione senza servizio aggiuntivo reale.
Quando si considerano i costi, meglio concentrarsi su quelli annuali e non solo sui singoli canoni. Detto questo, non è mai opportuno abbassare la guardia. Meglio effettuare una verifica periodica delle proprie condizioni contrattuali, soprattutto se sono passati anni dall'apertura del conto.