È allarme frodi sui bonifici. Ecco le armi per evitarle
In Italia, i bonifici rappresentano oggi il metodo che sta passando più sotto i riflettori per quanto riguarda le frodi. Non solo il valore totale dei bonifici truffaldini è aumentato, ma è cresciuto in maniera esponenziale anche il numero di queste truffe.

Nel secondo semestre del 2024, quasi 110 milioni di euro sono andati in fumo in Italia a causa di truffe legati a bonifici, carte di pagamento e moneta elettronica. Un dato allarmante, che emerge dal rapporto di Bankitalia sulle frodi nei pagamenti digitali. Sorprendentemente, i bonifici sono stati il metodo più esposto: le frodi legate a questa modalità di pagamento sono cresciute del 61% rispetto all’anno precedente, arrivando a un valore complessivo di circa 65,5 milioni di euro. Invece, le truffe con carte di credito, di debito o con moneta elettronica sono diminuite, ma restano comunque significative. Per questo parlare di sicurezza nei pagamenti digitali non è mai stato così importante.
Il fenomeno delle truffe sui bonifici
In Italia, i bonifici rappresentano oggi il metodo che sta passando più sotto i riflettori per quanto riguarda le frodi. Non solo il valore totale dei bonifici truffaldini è aumentato, ma è cresciuto in maniera esponenziale anche il numero di queste truffe: ben 25.600 solo nella seconda metà del 2024, con un incremento del 90% rispetto ai sei mesi precedenti. Questo fa capire come i criminali stiano sempre più puntando a questo tipo di pagamento, forse per l'alta entità media degli importi coinvolti.
I valori medi dei bonifici fraudolenti
Il valore medio di un bonifico fraudolento “ordinario” supera i 5.800 euro, mentre quello di un bonifico “istantaneo” si attesta attorno ai 1.600 euro. Questi dati mostrano come il bonifico, pur essendo uno strumento apparentemente sicuro e tracciabile, nasconda insidie difficili da contrastare, soprattutto quando il denaro viene richiesto in modo fraudolento.
Le nuove regole per proteggere i bonifici
Da ottobre scorso è entrato in vigore un nuovo obbligo per le banche e gli istituti di pagamento: prima di autorizzare qualsiasi bonifico, sia tradizionale che istantaneo, dovrà verificare in tempo reale il numero Iban e i dati del beneficiario. Così diventa possibile intercettare eventuali errori o tentativi di raggiro prima che il denaro venga trasferito. Questa novità rappresenta un passo avanti importante, capace di ridurre sensibilmente le frodi e dare agli utenti un ulteriore livello di sicurezza.
Calano i rischi legati all’utilizzo delle carte di pagamento
Se da un lato i bonifici fanno paura, dall'altro le frodi con carte di credito, debito o sistemi di pagamento elettronico stanno diminuendo. Bankitalia segnala una riduzione del 20% per le frodi con carta e addirittura del 36% per quelle con moneta elettronica. Questo è un dato positivo, ma è doveroso ricordare che pagare online, soprattutto su e-commerce o in modo transfrontaliero, rimane più rischioso rispetto ai pagamenti nei negozi fisici.
Gli hacker ei truffatori sono sempre più abili a rubare dati sensibili oa ingannare gli utenti, sfruttando anche meccanismi più subdoli come la cosiddetta “manipolazione del pagatore”. In questi casi, la vittima autorizzata dalla propria spontanea volontà vorrà un pagamento verso un truffatore, magari spingendo da falsi messaggi o richieste di urgenza. Qui la complicazione è che le normative sul rimborso spesso non lasciano spazio ai recuperatori automatici del denaro, rendendo la situazione ancora più delicata.
Come difendersi dalle truffe nei pagamenti digitali
La buona notizia è che molte di queste truffe possono essere evitate, adottando alcune semplici regole di buon senso. Per prima cosa, è fondamentale verificare sempre che l'Iban e i dati del beneficiario siano corretti e corrispondano a quelli forniti direttamente dalla persona o ditta con cui si deve fare il pagamento. Meglio non fidarsi di messaggi, e-mail o telefonate sospette, soprattutto se chiedono un bonifico urgente.
Un altro consiglio è di stare molto attenti alle richieste che creano un senso di pressione o urgenza, perché spesso sono proprio queste a spingere chi riceve la richiesta a non riflettere abbastanza. È inoltre preferibile pagare solo soggetti conosciuti e, quando possibile, utilizzare sistemi di sicurezza aggiuntivi come l'autenticazione a due fattori per i servizi bancari online.
Tenere aggiornati i propri dispositivi, monitorare regolarmente i propri conti e saper riconoscere i segnali di allarme sono altri comportamenti consigliabili. Nel caso in cui si sospetti una frode, va subito contattata la banca per bloccare le operazioni e, se necessario, avvisare la Polizia Postale per denunciare il problema.
Un fenomeno contenuto, ma da non sottovalutare
Nonostante questi numeri sembrino allarmanti, Bankitalia assicura che le frodi nei pagamenti digitali rappresentano una quota minima rispetto all'intero volume delle transazioni effettuate. Solo lo 0,002% dei bonifici e una percentuale simile di operazioni con carte sono coinvolti in attività fraudolente. Tuttavia, la crescita delle frodi rappresenta una minaccia invisibile ma costante, che richiede attenzione continua sia da parte delle istituzioni che degli utenti.
In conclusione, i pagamenti digitali sono ormai parte integrante della vita quotidiana e offerta comodità e velocità, ma è indispensabile adottare un approccio consapevole e prudente per evitare di cadere vittima di truffe sempre più sofisticate. Le nuove regole in arrivo e le buone pratiche di sicurezza possono davvero fare la differenza per proteggere i nostri risparmi.