Carte di credito, bancomat e online banking: tutti i risparmi dei pagamenti digitali
Internet banking e carte di pagamento consentono di risparmiare sensibilmente sulle transazioni effettuate dai risparmiatori. Questo è emerge da uno studio realizzato dalla Banca d'Italia attraverso prove sul campo. Il costo medio per operazione è diminuito del 55% nell'arco di un triennio.

I pagamenti digitali consentono di risparmiare non solo tempo, ma anche denaro, come emerge da una recente ricerca della Banca d’Italia, che sgombra il campo dai timori di chi non ha ancora abbracciato questa innovazione.
L’innovazione abbatte le barriere psicologiche all’utilizzo dei pagamenti digitali
Negli ultimi anni il mondo dei pagamenti in Italia ha vissuto una vera e propria rivoluzione: l'innovazione tecnologica, la regolamentazione più stringente e la crescente digitalizzazione hanno profondamente trasformato le abitudini di consumatori ed esercenti, portando a una riduzione significativa dei costi per ogni transazione e a una maggiore efficienza dell’intero sistema.
Costo per operazione di pagamento dimezzato grazie al digitale
Dal 2019 al 2022, secondo i dati diffusi da Banca d’Italia, il costo medio per operazione di pagamento è sceso da 1,39 euro a 0,62 euro. Un taglio netto, che ha fatto risparmiare non solo le banche e gli intermediari, ma anche i commercianti e, indirettamente, tutti i cittadini. Questo risultato è stato possibile grazie a diversi fattori: l’adozione massiccia di carte di pagamento, la diffusione dell’online banking e la regolamentazione che ha reso più trasparenti e competitivi i prezzi dei servizi di pagamento.
I vantaggi della digitalizzazione
La digitalizzazione ha permesso di abbattere i costi fissi legati alla gestione del contante, come il trasporto, la sicurezza e la contabilizzazione manuale. Allo stesso tempo, l’innovazione tecnologica ha reso più semplice e sicuro l’utilizzo di strumenti elettronici, spingendo sempre più persone a preferire la carta al contante.
I numeri della svolta
Lo studio di Bankitalia intitolato “Il costo sociale dei sistemi di pagamento in Italia”, fotografa un cambiamento epocale: nel 2022, il 34% delle transazioni avveniva con carta, contro il 54% ancora in contanti. Ma la tendenza è chiara: la quota di pagamenti digitali è destinata a crescere, mentre quella del contante continuerà a calare.
Rispetto al 2016, il costo medio per operazione è diminuito del 55%, passando da €1,39 del 2019 a €0,62 nel 2022. Questo significa che il sistema-Paese ha risparmiato milioni di euro, risorse che possono essere reinvestite in servizi migliori e in innovazione.
Pagare con la carta o tramite online banking non è solo una questione di comodità o di sicurezza: è anche una scelta che fa bene a livello di sistema. I costi di gestione dei pagamenti elettronici sono infatti inferiori rispetto a quelli del contante, che richiede infrastrutture dedicate, personale, trasporto e sicurezza. Ogni euro risparmiato su questi costi si traduce in maggiore efficienza per le imprese e in prezzi potenzialmente più bassi per i consumatori.
Secondo le analisi di Bankitalia, il costo per operazione con carta è sceso a 0,51 euro, mentre quello dei bonifici online si attesta a 0,13 euro. In confronto, il pagamento in contanti costa ancora 1,01 euro per operazione. L’Italia, tuttavia, resta tra i Paesi europei con la minore incidenza di pagamenti digitali, ma il trend è in crescita costante.
Un beneficio per tutti: consumatori, imprese e sistema Paese
La riduzione dei costi non riguarda solo le banche. Anche i commercianti beneficiano di commissioni più basse e di una gestione più semplice dei flussi di cassa. I consumatori, dal canto loro, trovano sempre più spesso offerte e promozioni legate ai pagamenti digitali, oltre a una maggiore sicurezza contro furti e smarrimenti. Il sistema-Paese, nel suo complesso, guadagna in trasparenza e in lotta all’evasione fiscale: i pagamenti tracciabili rendono più difficile il sommerso e più semplice la gestione delle entrate fiscali. Inoltre, la digitalizzazione dei pagamenti è un volano per l’innovazione e la competitività, favorendo la nascita di nuovi servizi e l’adozione di tecnologie avanzate.
Il ruolo della regolamentazione e delle banche
Un altro elemento chiave è stato il ruolo della regolamentazione europea, che ha imposto limiti alle commissioni interbancarie e favorito la concorrenza tra operatori. Le banche, dal canto loro, hanno investito in piattaforme digitali sempre più efficienti e user-friendly, spingendo i clienti a utilizzare l’online banking per operazioni quotidiane come bonifici, pagamenti di bollette e ricariche. Questa evoluzione ha portato a una progressiva riduzione dei costi anche per le operazioni più semplici, come il pagamento con carta al supermercato o la ricarica del cellulare tramite app. Il risultato? Una maggiore inclusione finanziaria e una migliore esperienza per tutti gli utenti.