Dove mettere i risparmi senza correre rischi?
Cosa fare se si ha tanta liquidità sul conto corrente e non si ha nessuna intenzione di rischiare con un investimento azzardato? Chi ha usato il conto corrente come salvadanaio, dovrà fare qualche considerazione e capire che il rischio è di vedere nel lungo tempo erodere i risparmi.
Le conseguenza del conflitto russo-ucraino sono sotto gli occhi di tutti, principalmente quelle economiche che si sono ripercosse lungo tutta la catena, dai produttori ai distributori, per arrivare alle tasche degli italiani. L’aumento dei prezzi, non solo di gas, energia e petrolio ma di tutti i beni di consumo primari, non è destinato a fermarsi e così l’inflazione, che difficilmente farà passi indietro prima di qualche anno.
Ecco che chi ha pensato di usare il conto corrente come salvadanaio, dovrà fare qualche considerazione e capire che il rischio è di vedere nel lungo tempo erodere i risparmi.
Cosa fare allora se si ha tanta liquidità sul conto corrente e non si ha nessuna intenzione di rischiare con un investimento azzardato? Valutiamo dunque soluzioni sicure, che non compromettono in nessun modo il capitale, ma che consentono di puntare anche a un piccolo rendimento, piuttosto che perdere denaro tenendo i risparmi su un conto corrente.
L’oro e i preziosi
I cosiddetti beni rifugio sono una buona soluzione nei momenti di instabilità economica, se si pensa a un investimento nel lungo periodo, molto meno se invece si desiderasse avere la disponibilità del denaro qualora se ne avesse bisogno. Inoltre, i preziosi non sono soggetti a rialzi o ribassi repentini e dunque non sono rivendibili nel breve, così ad esempio come avviene per le azioni.
C’è da dire che nel lungo termine l’oro è soggetto ad acquisire crescente valore, inoltre è esente da rischi di fallimento di alcun ente emittente.
Differente la valutazione per i diamanti, che hanno un valore più stabile nel tempo e spesso un valore di rivendita più alto. Si tratta di un investimento sicuro nel tempo e con quotazioni crescenti, ma non senza controindicazioni. Tuttavia, le quotazioni di questo bene sono più volatili anche rispetto all’oro.
Investire in diamanti comporta, inoltre, che si conosca bene il prodotto, perché la valutazione è difficile e si rischia di imbattersi in truffe.
I titoli di Stato
Un tempo investimento privilegiato delle famiglie che garantivano rendimenti molto elevati, nel corso degli ultimi anni hanno perso completamente valore fino a toccare punte di tassi negativi.
I titoli di Stato sono obbligazioni a rendimento fisso o variabile emesse dai Governi dei Paesi per finanziarsi; sono sicuri proprio perché emessi dallo Stato, considerato creditore solido.
I titoli di Stato più diffusi nel nostro Paese sono i BTp, buoni del tesoro poliennali emessi per finanziare la spesa in investimenti pubblici. Prevedono il pagamento di una cedola semestrale basato su un tasso di interesse fisso e la restituzione del capitale a scadenza, dai 18 mesi ai 50 anni.
In un periodo di tassi al rialzo, l’acquisto dei BTp non è redditizia.
I fondi comuni di investimento
Secondo quanto definisce la Consob, i fondi comuni di investimento sono strumenti finanziari gestiti da società di gestione del risparmio (Sgr) che riuniscono le somme di più risparmiatori e le investono, come un unico patrimonio, in attività finanziarie (azioni, obbligazioni, titoli di stato, ecc.), rispettando regole volte a ridurre i rischi.
Si tratta di prodotti soggetti a ferrei controlli, sia da parte della Banca d’Italia e della Consob, sia da parte delle banche depositarie attraverso le società di revisione. Altro vantaggio è che consentono di diversificare l’investimento e costituiscono patrimonio giuridicamente separato per le società di gestione, per cui non aggredibile dai creditori.
Tuttavia, questo tipo di investimento non ha un rendimento garantito, né la sicurezza assoluta dell’integrità del capitale.
Gli immobili
È un investimento con cui gli italiani hanno grande confidenza, bene di centrale importanza nella cultura del nostro Paese.
Si sa bene quanto la casa abbia acquistato valore durante il Covid e le conseguenze si sentono oggi sul mercato immobiliare, che rialza la testa nonostante la situazione economica difficile. Anche in questo caso tuttavia l’investimento va valutato, perché cambia completamente a seconda delle caratteristiche dell’immobile e della sua ubicazione.
Sarà di sicuro un affare un acquisto effettuato in una grande città, in una città d’arte oppure universitaria. Stessa cosa per le mete di vacanza o i piccoli borghi sparsi per l’Italia. Da valutare anche se la messa a reddito si riduce solo ad alcuni periodi dell’anno oppure si riesce a coprire i 12 mesi, così da rientrare sicuramente nelle spese che derivano dall’acquisto e dal mantenimento di una seconda casa.
I conti deposito
Un conto deposito è un conto corrente con funzionalità ridotte, che consente di versare una somma in una o più soluzioni e vincolarla per un determinato periodo di tempo facendo fruttare interessi, oppure lasciarla libera e percepire così un rendimento più basso.
Si tratta di prodotti a rischio zero e interessi sicuri stabiliti al momento della sottoscrizione, con costi molto bassi, vicini a zero quando si tratta di conti deposito sottoscritti e gestiti online.
Sui comparatori è possibile oggi trovare la soluzione di conto deposito migliore, accedendo alle offerte più interessanti del mercato.
Per esempio, se si valuta un investimento del valore di 30.000 € per 12 mesi, la soluzione più conveniente il 3 giugno è di Banca Privata Leasing. Conto deposito a interessi anticipati offre tassi di interesse fino all’1,40% e la liquidazione del rendimento in anticipo per 288,60 €. Il Tasso lordo in questo caso è 1,30%, il Tasso effettivo 0,77% e l’unica spesa è per il bollo di 60 €. Il conto si apre e si gestisce comodamente online.