Frodi e Fisco: la truffa della finta Agenzia delle Entrate
Richiesta di pagamenti urgenti, versamenti di imposte per bonifici esteri, accertamenti sulle liquidazioni periodiche dell’IVA: tutte false comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate. Sono truffe online per raggirare i contribuenti. Ecco come difendersi e come trovare i migliori conti correnti.

Allarme frodi. Attenzione a non cadere nella rete dei falsi avvisi del Fisco, che, di solito, chiedono urgenti pagamenti o la comunicazione dei propri dati personali. La stessa Agenzia delle Entrate mette in guardia i contribuenti contro le campagne di phishing.
Di che cosa di tratta? Il phishing è una truffa online: un malintenzionato prova a ingannare la vittima convincendola a effettuare pagamenti, fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso. E lo fa, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale. Purtroppo non c’è né un software né un antivirus per fermare i rischi legati al phishing. C’è solo la consapevolezza dell’utente. In questo caso, del contribuente.
Ecco qui di seguito, gli ultimi tre casi riferiti direttamente dall’Agenzia delle Entrate tra gennaio e febbraio 2024.
Finte comunicazioni a nome del direttore dell’Agenzia delle Entrate
C’è in atto una campagna di false comunicazioni via email, con tanto di firma del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Ruffini. Attenzione: si tratta di un raggiro. Le email in questione, caratterizzate da senso di urgenza ed errori ortografici, presentano le seguenti caratteristiche:
- nel campo mittente è presente il nome del direttore dell’Agenzia delle Entrate ma l’indirizzo e-mail fa parte del dominio @gmail.com (ma potrebbe trattarsi anche di un altro dominio di posta non istituzionale);
- l’oggetto potrebbe presentare termini come “Fattura”, “Urgente” e “Richiesta di pagamento”;
- nel corpo del messaggio è avanzata una insolita richiesta inerente un pagamento urgente da effettuare all’estero.
È una truffa. Per cui è opportuno non dare corso a queste richieste e ignorarle. In caso di dubbi sull’autenticità di eventuali comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, si può far riferimento anche ai contatti reperibili sul sito istituzionale o all’ufficio territorialmente competente.
Bonifico estero: il raggiro delle false imposte
La truffa corre via email, oppure tramite SMS o messaggi Whatsapp. La richiesta è di pagare delle imposte collegate all’accredito di un bonifico bancario estero a favore del malcapitato. Tutto falso. Le comunicazioni di questo tipo si caratterizzano solitamente per:
- logo dell’Agenzia Entrate;
- firma come “Agenzia Delle Entrate Italia”;
- mittente indirizzo e-mail estraneo all’Agenzia delle Entrate (ad esempio da indirizzi Proton Mail);
- errori grammaticali, di punteggiatura ed omissioni nel testo;
- riferimento a tasse di conversione e imposte non dovute;
- eventuali minacce di coinvolgimento di un ente preposto al recupero crediti;
- imposizione di eventuali deadline e senso d’urgenza generale.
È un raggiro. Il frutto dell’ennesima campagna malevola. Il consiglio del Fisco è di non dar seguito a tale richiesta dei malfattori e, di conseguenza, di non cliccare sui link interni alle email o ai messaggi inviati con SMS o su Whatsapp. Così come non fornire i propri dati personali in caso di telefonate legate a questa frode e di non ricontattare il mittente.
Email fasulle sulle liquidazioni periodiche IVA
Già segnalato a metà novembre 2023, è in corso a febbraio 2024 un altro raggiro con riferimento a presunte incongruenze nelle liquidazioni periodiche IVA. Uno stratagemma messo in atto tramite l’invio di email truffa. L’amministrazione finanziaria lancia il nuovo allarme per questa campagna di phishing riguardante false comunicazioni a firma dell’Agenzia delle Entrate.
Conti correnti: le offerte più vantaggiose di febbraio 2024
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