Ultimo treno per i conti deposito ad alta remunerazione
Fino al 4,5% all'anno. Eì quanto è posisbile spuntare in termini di rendimento investendo in un conto deposito secondo quanto emerge da una simulazione che è possibile fare sul compataratore ConfrontaConti.it. Un'opzione da considerare all'interno di un portafoglio ben diversificato.

Il taglio dei tassi ufficiali deciso dalla Banca centrale, dal 4,5% al 4,25%, porterà inevitabilmente a una riduzione tanto dei rendimenti del reddito fisso, quanto a quelli dei conti deposito. Ecco perché è importante dare uno sguardo alle offerte di mercato per poter cogliere le ultime possibilità ad alto rendimento.
Le migliori offerte di mercato
Ipotizzando di voler investire 10 mila euro con un orizzonte a dodici mesi, una simulazione effettuata su ConfrontaConti.it evidenzia la possibilità di guadagnare fino al 4,3%. Questo rendimento è offerto da Megliobanca, per chi aderisce all’offerta entro il 12 giugno, senza spese per l’apertura, gestione e chiusura del conto e con la modalità di liquidazione posticipata.
Il posto d’onore attualmente spetta a CherryBank, che si ferma al 4,25%, ma con liquidazione trimestrale. In entrambi i casi si tratta di conti vincolati, per cui sono previste penali pesanti in caso di riscatto anticipato.
A completare il podio è ioinBanca con il 4,15% e liquidazione posticipata. Seguono il Mediocredito Trentino Alto-Adige, Twist e Solution Bank (entrambi al 4,1%). Quindi Banca Progetto offre il 4% così come Widiba.
Se invece l’orizzonte di investimento sale a 36 mesi (cioè tre anni), al primo posto c’è Cherry Bank con il 4,5%, davanti a Twist con il 4,3%, quindi Banca Aidexa e Banca Progetto, con entrambe che garantiscono il 4,25%.
Confronta tassi e condizioni dei migliori Conti Deposito:
Una finestra di opportunità, ma potrebbe chiudersi presto
Ovviamente non tutte le offerte sono su questo livello, ma se l’inflazione resterà sui livelli attuali, il conto deposito risulta particolarmente conveniente, considerato anche si tratta di una forma di investimento a basso rischio. Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività è aumentato dello 0,2% su base mensile e dello 0,8% su base annua, come nel mese precedente.
La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano i prezzi dei beni alimentari lavorati (dal +2,5% al +2,1%), dei servizi relativi ai trasporti (da +2,7% a +2,4%) e dei servizi relativi all’abitazione (da +2,8% a +2,6%); mentre si attenua la flessione dei prezzi degli energetici non regolamentati (da -13,9% a -13,5%) e regolamentati (da -1,3% a una variazione tendenziale nulla) e accelerano lievemente quelli dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +2,3%).
Sta di fatto che, anche se dovesse accelerare un po’ l’indice dei prezzi al consumo, sarebbe ben al di sotto dei rendimenti offerti dai conti deposito.
Le caratteristiche del conto deposito: come funziona
I conti deposito sono di due tipi: liberi, con la possibilità prelevare o versare denaro senza alcuna limitazione di tempo e di importo; vincolati, il che comporta l’impegno a non toccare la somma investita per un arco di tempo che di solito può andare da dodici a sessanta mesi.
Per questa ragione il conto vincolato offre rendimenti maggiori rispetto a quello libero, tanto più alti quanto maggiore è il vincolo. In questo modo, infatti, le società finanziarie sanno di poter disporre liberamente del denaro per le proprie strategie di business.
Comunque il vincolo non è assoluto: in caso di necessità si possono sempre prelevare le somme depositate, ma a fronte di una penale che può arrivare a compromettere sensibilmente il rendimento netto.
Quanto alla fiscalità, dal rendimento lordo va sottratto il 26%, che è l’aliquota ordinaria in campo finanziario, con l’eccezione dei titoli di Stato, soggette all’aliquota agevolata del 12,5%. Va poi considerata la patrimoniale del 2 per mille prevista per tutti i conti titoli, anche se molte società promotrici di conti deposito scelgono di farsene carico – quanto meno per il primo anno – con l’obiettivo di attrarre clienti.
Quanto alle tutele, sono le stesse previste per i conti correnti. Se la banca depositaria dovesse finire in default, il risparmiatore sarebbe interamente coperto fino a un massimale di 100mila euro. Al di sopra di quella cifra non esistono garanzie pubbliche, per cui in ottica di diversificazione del portafoglio può essere opportuno non superare questa quota di investimento.