Quali sono le banche più sicure in Italia per aprire un conto?
Ecco quali sono gli istituti finanziari più solidi, in grado di reagire anche agli scenari economici peggiori. La classifica è stata stilata dalla BCE al termine dell’ultimo stress test realizzato in tandem con l’EBA. Tutto quello che c’è da sapere per orientarsi nella scelta della banca.

Solide, sicure e affidabili anche di fronte al rischio di “bufere” finanziarie. Le 70 banche europee (tra cui spiccano anche alcune italiane) sottoposte allo stress test 2023-2025 realizzato in tandem dall’EBA (European Banking Authority) e dalla BCE (Banca Centrale Europea) hanno superato l’esame delle autorità di vigilanza, dimostrando di essere “resilienti” anche in uno scenario avverso, caratterizzato da una grave recessione nel Vecchio Continente e nel mondo, da un aumento dei tassi di interesse e da un incremento degli spread di credito.
Nei paragrafi di seguito scattiamo una panoramica delle banche nell'area Euro che hanno ottenuto il disco verde dalla BCE per la loro solidità patrimoniale e capacità di reazione agli shock economici, oltre a illustrare a cosa servono gli stress test e quale sia il loro meccanismo di funzionamento.
Lo stress test della BCE: cos'è e come funziona
La prova di stress a livello europeo è uno strumento di vigilanza la cui mission è valutare la capacità di tenuta delle banche dell’UE di fronte agli shock economici e finanziari.
Grazie agli stress test, infatti, le autorità di controllo dell’Unione Europea identificano le vulnerabilità degli istituti finanziari nel caso di scenari avversi e le affrontano in modo tempestivo, in un dialogo costante con le banche stesse.
La BCE è tenuta a condurre prove di stress sulle banche vigilate almeno una volta all’anno. I risultati di queste prove costituiscono un elemento importante per lo SREP (dall’inglese “Supervisory Review and Evaluation Process”), ovvero il processo di revisione e valutazione prudenziale per ciascuna banca.
Ogni due anni l’EBA conduce una prova di stress a livello UE in tandem con la BCE. L’esercizio comprende i maggiori enti creditizi significativi sottoposti alla vigilanza diretta della BCE.
L’ultimo stress test di questo tipo si è svolto nel 2023. L’esercizio ha acceso un faro su 70 banche dell’area Euro sottoposte alla vigilanza diretta della BCE. Tra queste, spiccano per i risultati ottenuti anche alcune banche italiane che propongono conti correnti online.
Quali sono gli istituti di credito più affidabili in Italia?
L’ultimo stress test EBA-BCE ha “promosso” tutte le banche italiane sottoposte all’esame, giudicate anche più “resilienti” di quelle tedesche e francesi in uno scenario ostile.
Nella classifica delle banche italiane più affidabili si piazzano, dunque:
- Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo italiano;
- Iccrea Banca Spa – Istituto centrale del Credito Cooperativo;
- UniCredit;
- Intesa Sanpaolo;
- Monte dei Paschi di Siena (Mps);
- Banco BPM;
- Mediobanca;
- BPER Banca.
Queste banche hanno dimostrato di saper mantenere, anche nel caso del rischio più avverso a fine 2025, un buon coefficiente medio di CET1 fully-loaded che consente alle banche di resistere all’impoverimento del capitale in uno scenario sfavorevole.
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Criteri per la classifica delle banche affidabili
La prova di stress a livello europeo per il 2023 si è concentrata sulla valutazione dell’impatto di shock negativi sulla solvibilità delle banche. Le banche hanno infatti dovuto stimare l’evoluzione di un insieme comune di rischi (credito, mercato, controparte e rischio operativo) in un quadro svantaggioso nell’arco di tre anni (2023-2025).
La classifica delle banche italiane ed europee più sicure ed affidabili è stata, dunque, redatta sulla base di alcuni parametri:
- Common Equity Tier 1 (CET1 ratio), ovvero il coefficiente che indica il grado di patrimonializzazione delle banche;
- Pillar 2 requirement (P2R), cioè il requisito patrimoniale specifico per singola banca che si applica in aggiunta al requisito patrimoniale minimo, “di primo pilastro”, nei casi in cui quest’ultimo sottostima o non copra alcuni rischi;
- Rischio di credito in diversi settori economici;
- Capitalizzazione di mercato, cioè il valore totale delle azioni in circolazione di una banca;
- Total Capital Ratio (TCR), ossia l’indicatore della solidità di una banca;
- Net interest income (NII), ovvero il margine di interesse di una banca.
In generale, i risultati dello stress test 2023 hanno evidenziato che, in media, le banche sono in grado di terminare l’esercizio nello scenario negativo con un coefficiente Common Equity Tier 1 (CET1) superiore al 10%, dimostrando così la capacità delle banche sottoposte ad analisi di continuare a sostenere l’economia anche in periodi di grave stress.
Ecco, di seguito, le caratteristiche principali dello scenario macro finanziario avverso, a cui le banche hanno dovuto dimostrare di saper far fronte durante lo stress test:
- inflazione ben al di sopra dello scenario di base: di 3 punti percentuali nel 2023, 1,9 punti percentuali nel 2024 e 1,5 punti percentuali nel 2025;
- un aumento dei tassi di interesse a lungo termine dell’UE di 183 punti base tra la fine del 2022 e la fine del 2025;
- una grave perdita del PIL reale dell'UE, che raggiungerà il 6% dal 2022 al 2025;
- un aumento significativo del tasso di disoccupazione dell’UE, pari a 6,1 punti percentuali dal 2022 al 2025;
- una deviazione fortemente negativa dei prezzi delle azioni dell’UE rispetto al punto di partenza, del 55% nel 2023 e del 43% nel 2025;
- un calo sostanziale dei prezzi degli immobili residenziali e commerciali dell'UE nell’arco di tre anni, rispettivamente del 21% e del 29% circa.
Che cos’è il rischio bail-in?
Per bail-in, noto anche come salvataggio interno, si intende lo strumento di risoluzione pensato per risanare una banca in crisi. Introdotto dall’Unione Europea nel 2016 e disciplinato dai decreti legislativi n. 385/1993, n. 58/1998 e n. 180/2015 e dal regolamento UE n. 806/2014, questo meccanismo prevede che sia investitori che risparmiatori contribuiscano con i propri fondi a risolvere la crisi della banca stessa. Il bail-in consente alla banca di continuare a operare e a offrire i servizi finanziari considerati fondamentali per la collettività. Dal momento che le risorse finanziarie per la stabilizzazione derivano da azionisti e creditori, non sono previsti costi per i contribuenti.
Il bail-in coinvolge:
- azioni e strumenti di capitale;
- obbligazioni subordinate;
- obbligazioni ordinarie non garantite;
- depositi sopra i 100.000 euro.
Le regole europee sul bail-in si applicano anche agli strumenti finanziari emessi dalla banca in risoluzione acquistati o sottoscritti dalla clientela prima del 1° gennaio 2016.
Le passività escluse dal bail-in sono:
- i depositi protetti dal sistema di garanzia dei depositi, cioè quelli di importo fino a 100.000 euro;
- le passività garantite, inclusi i covered bonds e altri strumenti garantiti;
- le passività derivanti dalla detenzione di beni della clientela o in virtù di una relazione fiduciaria, come ad esempio il contenuto delle cassette di sicurezza o i titoli detenuti in un conto apposito;
- le passività interbancarie (ad esclusione dei rapporti infragruppo) con durata originaria inferiore a 7 giorni;
- le passività derivanti dalla partecipazione ai sistemi di pagamento con una durata residua inferiore a 7 giorni;
- i debiti verso i dipendenti, i debiti commerciali e quelli fiscali purché privilegiati dalla normativa fallimentare.
Quali sono le migliori banche online in Europa?
Allargando il focus sulle banche europee che hanno dimostrato top performance durante lo stress test EBA-BCE, vanno considerati i seguenti istituti finanziari tra quelli “promossi” sul fronte dei requisiti di capitali individuali:
- SFIL (Francia);
- Kutxabank (Spagna);
- HASPA Finanzholding (Germania);
- Bankinter (Spagna);
- Spuerkees (Lussemburgo);
- Crédit Agricole (Francia);
- Deka Bank (Germania);
- Investar NV (Belgio).
Come proteggo i miei soldi in banca?
Per proteggere il nostro capitale in banca possiamo seguire una serie di accorgimenti, quali:
- Non superare la somma di 100.000 euro per i depositi: i depositi sono garantiti dal FITD (Fondo Interbancario di tutela dei Depositi) fino a 100.000 euro per ogni depositante. Tale limite si applica per ogni depositante, per singola banca;
- Diversificare gli investimenti;
- Distribuire la liquidità in più istituti finanziari;
- Optare per istituti di credito che abbiano un CET 1 Ratio superiore al 10% e un Pillar 2 inferiore al 2,50%.
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BANCA | CONTO CORRENTE | CANONE ANNUO |
---|---|---|
Trade Republic | Conto Trade Republic | Gratuito |
BBVA | Conto Corrente BBVA | Gratuito |
Isybank | isyPrime under35 | Gratuito |
Revolut | Revolut Standard | Gratuito |
BPER Banca | Conto BPER On Demand - Pro (Under 35) | Gratuito |
ING | Conto Corrente Arancio Più | Gratuito |
ING | Conto Corrente Arancio Light | Gratuito |
FinecoBank | Conto Fineco Under 18 | Gratuito |
FinecoBank | Conto Fineco | Gratuito |
Banca Widiba | Conto Widiba Classic | € 12,00 |
Ultimo aggiornamento dicembre 2024