logo confrontaconti.it

Conti deposito, una valida alternativa anche per il 2015

Pubblicato il 27/01/2015

Aggiornato il 26/09/2017

Conti deposito, una valida alternativa anche per il 2015

Il panorama degli investimenti a breve-medio termine per i risparmiatori italiani è più che mai ricco, ma mai come in questo periodo i rendimenti rasentano le soglie minime.

Una lieve eccezione è da rilevare sui conti deposito, un prodotto che si distingue dal tradizionale conto corrente bancario per essere un semplice deposito di denaro remunerato: con questo si possono generalmente effettuare solo operazioni di prelievo e versamento.

Esistono conti deposito vincolati e non vincolati (i primi hanno un rendimento maggiore dei secondi), gravati da una tassazione del 26% al momento della capitalizzazione degli interessi maturati.

In questo momento rappresentano una valida alternativa ai BOT annuali: il Tesoro ha infatti collocato 8 miliardi di Buoni ordinari del Tesoro con un rendimento – al nuovo minimo record – sceso allo 0,243% rispetto allo 0,42% della precedente asta (in calo dello 0,175%).

Gli attuali tassi dei conti deposito si attestano invece su una media del’1,4% lordo, non poco se si pensa che occorre andare su un Btp con vita residua ancora di sei anni (il Btp 1-maggio 2021) per avere un rendimento lordo di 1,33% e netto di 1,16%.  

Diversi sono gli aspetti da considerare nel caso si voglia valutare la reale convenienza a investire nei conti deposito. In prima analisi, per ottenere tassi di una qualche rilevanza, ci si deve rivolgere a conti vincolati con una durata pari a 12 o 18, fino a 36 mesi: non tutti sono strettamente vincolati visto che nella maggior parte dei casi è prevista la possibilità di disinvestire il denaro anche prima della scadenza, applicando il tasso base del corrispondente conto corrente libero.

Un secondo criterio da tener presente è che il conto deposito deve essere legato al conto corrente della stessa banca, perché se l'istituto finanziario è diverso da quello abituale si rischia di aumentare i costi di gestione complessivi. A tal proposito, è importante verificare l’entità dell’imposta di bollo: quasi tutte le banche impongono di pagarla, ma alcuni intermediari scelgono di non farlo gravare sui risparmiatori, accollandosi la spesa.

Qui di seguito sono elencati i migliori conti deposito disponibili su confrontaconti.it, al 26 gennaio 2015.

Deposito Sicuro di Banca Marche rende il 2,30% lordo per vincoli a 12 mesi. La liquidazione degli interessi maturati è posticipata, con il conto sempre svincolabile e nessuna spesa extra fissa annua, a parte l’imposta di bollo pari a 54 euro. L’Offerta Premium di Deposito Sicuro prevede tassi fino al 2,55% lordo, ma bisogna essere titolari di Deposito Sicuro da almeno 12 mesi e avere un saldo disponibile del deposito libero, più vincoli, di almeno 70 mila euro.

Conveniente anche il Conto deposito di Banca Privata Leasing, che garantisce un tasso lordo del 2,30% per 365 giorni di vincolo, liquidazione degli interessi maturandi anticipati e deposito svincolabile, ma con l’imposta di bollo a carico del cliente.

Il Conto Facto di Banca Farmafactoring è un conto online di deposito vincolato che offre un tasso di interesse lordo del 2,00% per vincoli a 12 mesi (non svincolabile) e tassi di interesse fino al 2,20% lordo per vincoli a 36 mesi: gli interessi vengono liquidati posticipatamente. L’imposta di bollo è a carico della banca e non ci sono altre spese fisse.

A cura di: Paola Campanelli

Come valuti questa pagina?

Valutazione media: 0 su 5 (basata su 0 voti)

Articoli correlati