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Scegliere un conto deposito: l’analisi di ConfrontaConti

Pubblicato il 15/09/2015

Aggiornato il 01/10/2015

Scegliere un conto deposito: l’analisi di ConfrontaConti

I conti di deposito costituiscono un investimento sicuro per chi dispone di una somma di denaro e intenda farla fruttare senza vincolarla necessariamente. Garantito e protetto dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi, questo strumento finanziario non comporta spese di gestione, non consentendo alcuna operazione tranne che il semplice prelievo.

La ricerca condotta dall'Osservatorio di ConfrontaConti analizza l’evoluzione delle richieste per importo depositato, il tipo di vincolo e durata, l’età dei richiedenti e l’area geografica, in un intervallo temporale che parte dal secondo semestre del 2010 e arriva al mese di agosto scorso.

Gli ultimi dati mostrano importanti evidenze e si discostano per alcuni valori in maniera sensibile rispetto al periodo precedente. Un quarto degli investimenti, il 25,1%, viene fatto per somme comprese tra i 20.000 e 50.000 euro, in sensibile calo rispetto al 37,4% del primo semestre dell’anno, mentre sempre più conti hanno un importo depositato inferiore o uguale a 5.000 euro, il 14,2 rispetto all’11,2% dello scorso semestre. Diventano quasi il doppio invece i conti con un deposito tra i 5.000 e i 10.000 euro: sono il 20,9%, contro il 12,5% dello scorso semestre e l’11,5% del secondo semestre del 2014.

Si riduce, anche se di poco, la percentuale di chi detiene un conto deposito per una somma superiore ai 50.000: è il 24,6% dei risparmiatori rispetto al 25,4% dello scorso semestre, mentre era il 28,2% nel 2010.

Rispetto al vincolo, ad agosto di quest’anno i dati dicono che il 47,5% dei titolari possiede un deposito vincolato, in netto calo rispetto al 70% del periodo precedente. Oltre ad essere un segno della volontà da parte di sempre più risparmiatori di avere un canale aperto ai risparmi nel caso di necessità, anche l'offerta di tassi non vincolati molto competitivi rispetto a quelli dei conti vincolati ha sicuramente avuto un impatto nel dirottare le preferenze degli utenti verso conti deposito liberi, infatti il 52,5%, poco più della metà, preferisce un deposito non vincolato. Nel secondo semestre del 2013 i depositi vincolati erano praticamente la quasi totalità del mercato, il 94,4%, mentre nel 2010 costituivano l’85,9%. Erano invece scesi al 74,2% nel 2013, nel pieno della crisi economica.

I vincoli sono prevalentemente a breve termine, dai 7 ai 12 mesi nel 49,7% dei casi. Il 13,7% dei conti deposito ha una durata tra i 13 e i 24 mesi, percentuale che si è notevolmente ridotta rispetto al 25% rilevato nel semestre scorso. Il 12,8% sceglie invece un vincolo più lungo, 25-36 mesi, mentre solo il 5% opta per vincolare i propri risparmi per oltre 36 mesi, meno rispetto al 6,9% degli scorsi sei mesi e al 5,4% dello stesso periodo dello scorso anno.

Riguardo all’età, il 39% di coloro che risultano titolari di un conto deposito ha più di 55 anni: era il 42,4% nello stesso periodo dello scorso anno e solo il 29,1% nel 2011. Il 35,9% ha un’età compresa fra i 41 e i 55 anni (percentuale variata di poco nel corso degli ultimi 5 anni) e il 23,4% ha tra i 26 e i 40 anni, in evidente calo rispetto al secondo semestre 2011, quando in questa fascia di età si collocava il 35,7% dei risparmiatori.

Solo l’1,7% dei titolari è un giovane con un’età compresa tra i 18 e i 25 anni, in lieve crescita rispetto all’esiguo 1,3% rilevato lo scorso semestre.

L’importo medio dei conti è evidentemente proporzionale all’età del titolare: coloro che hanno più di 55 anni dispongono in media di 41.260 euro, di meno rispetto ai 47.102 euro medi rilevati dall’Osservatorio lo scorso semestre e anche dell’importo medio rilevato nello stesso periodo dello scorso anno, 47.993 euro. Aveva toccato la cifra più bassa il secondo semestre del 2012, con 36.358 euro.

La fascia di età subito inferiore, dei 41-55 anni, si attesta sui 40.106 euro, mentre l’importo medio della fascia 26-40 anni registra una disponibilità media leggermente inferiore, e pari a 33.265 euro, contro i 36.556 del passato semestre.

Una variazione sensibile riguarda la fascia 18-25 anni, che registra una disponibilità media di 28.918 euro contro i 25.143 euro del primo semestre dell’anno, allontanandosi sempre più da quel valore minimo che negli ultimi cinque anni era stato toccato nel secondo semestre del 2011, con un importo medio rilevato di 15.070 euro.

Il 70,5% dei conti deposito sono aperti nel Nord Italia. Solo il 14,7% nel Centro e il 14,8% al Sud, percentuale bassa e in calo rispetto al 17,3% registrata nel primo semestre dell’anno.

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A cura di: Paola Campanelli

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