L’Italia fa i conti con il digital banking

Con oltre 16 milioni di utenti attivi, circa il 57% del popolo italiano navigante in rete, il digital banking decolla verso il superamento della soglia di ‘early majority’, la curva a S con cui Everett M. Rogers mostrava come l'utilizzo di una innovazione si evolve nel tempo diventando ‘di massa’.
Lo scrive nella sua seconda indagine sul digital banking uno degli attori finanziari principali protagonisti del cambiamento: Che Banca! con il suo Digital Banking Index dedica un osservatorio alla misurazione della digitalizzazione del banking in Italia.
Il focus della seconda edizione dell’Osservatorio è il recente decreto che nel giugno di questo anno ha introdotto la portabilità dei conti correnti: il primo dato sorprendente è che il 50% dei correntisti online non sa cosa si intenda per portabilità e di conseguenza, non ne ha mai beneficiato.
Per contro, all’interno dell’utenza internet italiana maggiorenne sono 23,6 milioni gli individui con almeno un conto corrente bancario, senza distinzione tra canale online e tradizionale.
Tra questi, 16,6 milioni di correntisti dichiarano di accedere online al loro conto, dal web o da una app, mentre il 3,6% degli utenti gestisce tutte le operazioni bancarie esclusivamente tramite app.
In totale dunque, sono 17,3 milioni i conti online, nell’ordine di 100 mila conti in più ogni mese negli ultimi sei mesi.
Una crescita senza sosta se si considera quanto sia recente lo sviluppo del canale e la crescita esponenziale prevista per il futuro. L’Italia è infatti uno dei paesi più reattivi a livello europeo, quasi come la Gran Bretagna, data la diffusione degli smartphone e del canale mobile.
Il Digital Banking Index dà un resoconto del profilo dei correntisti che operano online. Sono prevalentemente uomini, nella misura del 57%, hanno un’età tra i 35 e i 44 anni e per il 50% risiedono nel nord Italia. Nonostante una spiccata attitudine all’online, la maggior parte dichiara di non volere abbandonare la filiale: sono il 59,5% coloro che si avvalgono anche del servizio della banca, mentre un’altissima percentuale – il 70% - dichiara di essersi recato in filiale almeno una volta negli ultimi tre mesi.
Relativamente ridotta la percentuale di integralisti digitali, coloro che dichiarano di servirsi esclusivamente del canale online, con il 21,6% dei correntisti che lo utilizza insieme alle app e il 3,6% che utilizza esclusivamente le app per tutte le operazioni bancarie (200.000 utenti in più rispetto al semestre precedente).
E infine il fenomeno social network. Prende sempre più spazio Facebook, preferito dal 16% degli utenti online e l’Instant Messaging, usato da un più esiguo 6%.
“La digitalizzazione comporta maggiore confronto, mobilità, rompe le inerzie tipiche dei sistemi distributivi fisici, bancari e non solo. Lo si vede dal livello di attività digitale di chi ha passato il guado, dall'intensità recente delle nuove aperture online, dalla propensione a cambiare conto registrata nella survey”, sottolinea la ricerca dell’Osservatorio di Che Banca!