La ricchezza nei conti degli italiani
La fragilità economica del nostro Paese, insieme alla vulnerabilità politica e sociale, hanno in questo momento come diretta conseguenza un vero e proprio fermo dei consumi e prima ancora, degli investimenti di privati e aziende. Così, in risposta a una situazione incerta, le riserve in banca aumentano creando un fermo della ricchezza che non fa bene a nessuno.
È questo il quadro che emerge da uno studio di Unimpresa, che riporta i dati secondo la Banca d’Italia relativi alla raccolta delle banche. Questi rilevano a dicembre del 2016 un totale dei depositi pari a 1.624,3 miliardi di euro, contro i 1.557,1 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente: un aumento del 4,32% per un totale di 1.624,3 miliardi in più di privati, imprese, assicurazioni e banche. Solo le famiglie hanno accumulato in banca una ricchezza pari a 40 miliardi di euro in un anno, le imprese hanno fatto crescere le riserve bancarie di 14 miliardi.
Maria Concetta Cammarata, vicepresidente di Unimpresa, commenta come “a frenare consumi, investimenti e credito sono rispettivamente la paura di nuove tasse, l’assenza di certezze sul futuro, i parametri sui bilanci rigidi”.
Gran parte di questa liquidità ha alimentato i conti correnti, che nello scorso anno hanno raccolto 95,5 miliardi in più rispetto al 2015, passando da 877 miliardi di euro nel 2015 a 973 miliardi. Una ricchezza importante, che se messa in circolazione sbloccherebbe in parte il ristagno di un’economia alimentata da paura e incertezza, che fatica a vedere un’apertura.
La situazione è ancora più critica se si pensa che i rendimenti dei conti correnti sono scesi ai minimi storici, richiedendo al contrario spesso un costo di tenuta che varia a seconda del tipo di conto e di gestione, se in filiale oppure online. Tuttavia il conto corrente costituisce in questo momento un prodotto sicuro, visto che tutte le banche operanti in Europa devono aderire a un sistema di garanzia dei depositi. In particolare, le banche italiane devono aderire a un Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che garantisce fino a 100.000 euro per ogni deposito.
Su ConfrontaConti.it è possibile trovare i migliori conti correnti e avere chiaro il prospetto delle spese, oltre che in alcuni casi i rendimenti che il conto garantisce. Se supponiamo la richiesta di un 35enne di Milano con un saldo di 5.000 euro che sceglie un conto online con accredito di stipendio e un’operatività media, riusciamo a individuare prodotti che garantiscono anche un rendimento annuo.
Conto BancadinAmica è sicuramente il più interessante, con Interessi netti per 37,00 euro. Il Tasso lordo è dell’1,00% e i costi totali – canone, bollo, carte, prelievi, pagamenti – sono zero, così come i prelievi Bancomat/VPay sono gratuiti in tutta Europa.
Scegliendo sempre un conto online ma con la possibilità di operare anche in filiale, sono buone anche le condizioni di Webank. Gli Interessi netti sono di 2,22 euro al Tasso Lordo dello 0,10%, i costi totali sono zero, così il canone e le carte. Per chi richiede il Conto Webank entro il 30 aprile, accredita lo stipendio o la pensione oppure apre una linea vincolata a 12 mesi senza facoltà di svincolo anticipato con almeno 1.000 euro, in regalo 120 euro di buoni carburante TotalErg.
Ancora con la libertà di operare online oppure in filiale, Hello bank! con Hello Money è un conto a zero spese riservato ai nuovi correntisti. Il Tasso Lordo è dello 0,01% e gli Interessi netti di 0,37 euro. Il conto Hello! Money è sicuro, perché dota il suo titolare di codici identificativi personali e di un sistema di sicurezza OTP (one time password).