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Cos’è e come funziona il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

23/10/2017
Cos’è e come funziona il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

A pagare la difficile situazione in cui si sono trovati gli istituti di credito e il tracollo di alcune banche che ha richiesto la costituzione del Fondo Interbancario sono stati, in prima battuta, i correntisti. Lo abbiamo scritto nella nostra news "Come far fronte ai rincari dei conti correnti", all’interno della quale tiriamo le somme degli aumenti di quattro anni di vicende non proprio favorevoli ai risparmiatori: dal 2013 al 2017, l’Indicatore sintetico di costo annuo è cresciuto del 16%, portando il costo di un conto con operatività media da 115 a 134 euro.

Nonostante tutto, il conto corrente continua a riscuotere grande popolarità, tanto da diventare – come scriviamo in "Sua maestà, il conto corrente" – prodotto finanziario per eccellenza non solo per le operazioni di trasferimento della liquidità, ma anche come alternativa ai più tradizionali prodotti per convogliare i risparmi.

A contribuire in maniera definitiva alla fiducia riposta dagli italiani in questo prodotto c’è l’istituzione di una tutela stabilita dal Decreto Legislativo 24 marzo 2011, n.49, che ha recepito la Direttiva 2009/14/CE: il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Come si può leggere in maniera approfondita nella voce di glossario di Confrontaconti.it, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) è un consorzio di diritto privato, supervisionato dalla Banca d’Italia, cui devono obbligatoriamente aderire tutte le banche italiane aventi come forma societaria la Società per Azioni, e le banche extracomunitarie che non aderiscano a sistemi di garanzia equivalenti. Non vi devono aderire le banche di Credito Cooperativo, che devono però aderire al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo, regolato dalla stessa normativa e con funzioni analoghe.

La finalità del Fondo è di tutelare i risparmi (non gli investimenti) dei clienti di banche che dovessero trovarsi in situazioni di insolvenza, quindi depositi in conto corrente, conti di deposito, certificati di deposito nominativi, libretti di risparmio nominativo e assegni circolari, garantiti in caso di fallimento dell’istituto di credito fino a 100.000 euro. Azioni, obbligazioni, pronti conto termine emessi dalla banca in liquidazione coatta, non rientrano nell’oggetto della tutela offerta dal FITD.

Il limite di copertura è di 100.000 euro per depositante, per singola banca, a prescindere dall’appartenenza allo stesso gruppo bancario e nel caso di più conti correnti intestati alla stessa persona si procede a cumulare i depositi di tutti i conti intestati presso la medesima banca. Il contributo richiesto alle banche è di tipo ex-post, ovvero le banche consorziate devono mettere mano al portafogli solo in caso di dissesto di una banca. L’articolo 21 dello Statuto del Fondo spiega inoltre che le banche aderenti in caso di intervento possono essere chiamate a tirare fuori fra lo 0,4 e lo 0,8% dei fondi rimborsabili di tutte le consorziate.

Anche le banche con operatività online sono obbligate ad aderire al FITD, al pari di tutte le altre banche, e questo aumenta quella che abbiamo sempre definito la sicurezza dei conti correnti online. 

Quando si sceglie un conto, un ulteriore motivo di certezza lo si trova confrontandolo con i prodotti più competitivi sul mercato. Facendo una simulazione su ConfrontaConti.it, la richiesta di un utente di 35 anni con saldo medio attivo di 5.000 euro, canale di utilizzo online, frequenza di utilizzo media, accredito di stipendio, avrà come proposta migliore Conto BancadinAmica. Il conto online è a costo zero, ma garantisce Interessi netti per 55,45 euro, corrisposti trimestralmente e in maniera posticipata. Il Tasso a regime è dell’1,00% lordo, i costi sono zero, incluso il canone, i bolli e i prelievi Bancomat/VPay in tutta Europa.

Secondo per convenienza è il Conto Webank di Webank.it, il canale online di Banca Popolare di Milano. Gli Interessi netti sono di 2,22 euro e il Tasso a regime dello 0,10% lordo. I costi da sostenere sono praticamente nulli, e in più la banca abbona al cliente 1.000 euro per il deposito titoli, visto che contestualmente al conto verrà aperto un dossier titoli per eventuali investimenti futuri. Per chi richiede il Conto Webank entro il 10 novembre, accredita lo stipendio o la pensione oppure apre una linea vincolata a 12 mesi senza facoltà di svincolo anticipato con almeno 1000 euro, in regalo 120 euro di buoni carburante TotalErg.

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A cura di: Paola Campanelli

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