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Portabilità dei conti correnti: tempi e costi

Pubblicato il 31/05/2018

Aggiornato il 01/06/2018

Portabilità dei conti correnti: tempi e costi

A partire dal 25 giugno 2015, data dell’entrata della Legge n. 33/201, è possibile effettuare il trasferimento del proprio conto corrente da un istituto di credito all’altro entro dodici giorni lavorativi.

Le banche devono rispettare tassativamente le tempistiche fissate; diversamente, come spiegato nella news "Portabilità conti: sanzionate le banche che ritardano il trasferimento", sono previsti indennizzi a partire da 40 euro, con un aumento proporzionale a seconda dei giorni di ritardo.

La portabilità del conto corrente permette ai consumatori di trasferire i propri risparmi su un conto più conveniente, magari con spese di gestione ridotte. Lo ricordiamo spesso, non tutti i conti correnti sono uguali: per scegliere al meglio, è importante valutare attentamente le caratteristiche dei diversi prodotti disponibili sul mercato e fare preventivi. 

In quest’ottica, un comparatore come ConfrontaConti.it può essere una validissima soluzione: in pochi click è possibile avere una panoramica delle offerte più vantaggiose e più adatte alle proprie esigenze. Prima di fare qualche simulazione, vediamo insieme come si richiede la portabilità del conto e cosa è bene sapere prima di richiederla.

Che cos’è la portabilità del conto

Si definisce portabilità del conto la facoltà di trasferire i propri servizi di pagamento ed il saldo presente sul conto corrente presso un altro istituto bancario. Richiedere la portabilità del conto non vuol dire, in automatico, chiudere il vecchio conto corrente: prima di farlo, la banca dovrà verificare che non ci siano obblighi pendenti. Inoltre la richiesta di chiusura del vecchio conto deve essere formalizzata compilando l’apposita documentazione.

Quando si trasferiscono i servizi di pagamento e il saldo su un conto "nuovo", ovviamente cambiano le coordinate bancarie che andranno comunicate per tutti i rapporti in essere (accredito stipendio, addebito delle utenze o delle rate di un mutuo, ordini di bonifico permanenti ecc). 

La portabilità non prevede costi e deve essere effettuata entro dodici giorni lavorativi, sia verso eventuali conti già esistenti, sia verso un nuovo conto. Il cliente ha facoltà di richiedere la portabilità anche se il saldo del proprio conto è negativo, se sono attivi finanziamenti (ad esempio il mutuo) e se ci sono servizi accessori che sono collegati al rapporto di conto (ad esempio una polizza assicurativa). Nel caso di alcuni addebiti, come il Telepass, sono necessari specifici adempimenti.

Come si richiede la portabilità del conto

Per effettuare la portabilità del proprio conto, occorre compilare l’apposita modulistica fornita dalla banca. E’ sempre preferibile raccogliere i dati relativi ad addebiti e accrediti automatici, per velocizzare quanto più possibile la procedura.

Nella richiesta di portabilità viene indicata la "data di efficacia del trasferimento", ossia la data a partire dalla quale i servizi di pagamento saranno attivi sul nuovo conto. E’ importante sottolineare che i dodici giorni partono da quando la richiesta è considerata "completa" e il cliente ha fornito tutti i dati necessari. Né la nuova né la vecchia banca sono tenute ad addebitare spese per la procedura. La portabiità è un diritto dei consumatori, per cui gli operatori non devono in alcun modo ostacolare la scelta dell’utente.

I casi in cui la portabilità non è applicabile

Non sempre tuttavia è possibile avvalersi della procedura di portabilità agevolata. Il caso tipico è il trasferimento verso lo stesso operatore o presso un operatore situato in un Paese diverso dall'Italia, il trasferimento dei servizi di pagamento e del saldo dal vecchio conto è possibile, ma non rientra nella procedura della portabilità. 

Un altro caso che non rientra nella procedura di portabilità è quello che si realizza con la cessione di un ramo di azienda: l’operatore, a prescindere da una scelta del cliente, cede in blocco a un altro operatore un insieme di rapporti con i propri i clienti.

Nuovo conto e rischi di scoperto

Uno degli aspetti della portabilità che spesso viene trascurato è il rischio di scoperto. Se si trasferiscono addebiti diretti sul nuovo conto, bisogna per prima cosa assicurarsi che ci siano somme sufficienti a saldarli, onde evitare l’addebito di interessi di mora o eventuali sanzioni, se previste.

Occorre inoltre verificare gli assegni che, ovviamente, non possono essere emessi senza copertura. Al momento del trasferimento del conto, bisogna verificare che non ci siano assegni in circolazione relativi al vecchio conto e non ancora incassati.

I migliori conti correnti su ConfrontaConti.it

L’esigenza di trasferire il proprio conto verso un nuovo istituto di credito può nascere da diverse motivazioni, tra cui, ad esempio, il contenimento dei costi. Il modo migliore per avere una panoramica delle offerte più convenienti e, cosa fondamentale, più indicate alle proprie esigenze è il confronto delle offerte, attraverso appositi simulatori come quello offerto gratuitamente sull’homepage del sito ConfrontaConti.it.

Ad esempio, al 30 maggio, con un saldo medio di 1.500 euro e una bassa operatività (circa 20 operazioni all’anno, utilizzando il canale online e senza richiedere un fido, la soluzione al momento più interessante è Hello! Money di Hello bank! - BNL Gruppo BNP Paribas, con ricavi netti pari a 11 euro annui. Il conto non prevede costi fissi o variabili, offre tassi fino all’ 1% e zero canone.

A cura di: Alessia De Falco

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