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Conti correnti: cosa ci aspetta per il nuovo anno

Pubblicato il 07/01/2020

Aggiornato il 17/01/2020

Conti correnti: cosa ci aspetta per il nuovo anno

Funziona dappertutto così: quanto più si sta con un’insegna, un operatore telefonico o un brand, tanto più questo premierà la nostra fedeltà. Non sembra invece valere lo stesso ultimamente con le banche, che strette tra nuove condizioni di mercato in cui si sono trovate a operare e i tassi negativi sui prestiti praticati dalla Banca Centrale, hanno incominciato a riversare sui correntisti i maggiori costi sostenuti. 

Secondo un’analisi condotta da Bankitalia, il costo medio di un conto corrente tradizionale nel 2018 è stato di 86,9 euro, aumentato di circa l’8% rispetto all’anno precedente. Per un conto online sono sufficienti invece 15,5 euro al mese, e soprattutto nessuna variazione di prezzo sembra esserci stata in media rispetto a un anno prima. L’indagine della Banca Nazionale ha analizzato 12.842 conti correnti bancari (di cui 678 online) e 957 conti correnti postali, anche questi più cari di 4,5 euro rispetto al 2017 e con un costo medio di 55 euro. Dai dati emerge anche che i nostri conti sono sì più cari rispetto all’anno precedente, ma meno cari rispetto a 10 anni fa.

I rincari di fine 2019

Senza bisogno di affidarsi a qualsivoglia previsione, conti alla mano il 2019 si è chiuso con importanti aumenti: Unicredit e UBI Banca ad esempio, seguite da Che Banca! che a novembre ha annunciato l’aumento di 12 euro del canone annuo dei suoi conti correnti, quindi il clamoroso repricing di Fineco, che da zero ha portato il suo conto corrente a 3,95 euro al mese. Lo stesso canone mensile è azzerabile adottando una serie di comportamenti che fanno accumulare bonus: tra questi, l’accredito dello stipendio o della pensione, l’addebito del premio di una polizza salute, 20.000 euro di risparmio amministrato.

Essere fedeli non paga

L’indagine della Banca d’Italia stringe il focus anche su un altro aspetto molto importante: l’età dei conti correnti. E l’aspetto più sorprendente è che il costo medio di un conto aperto 10 anni fa è di 106 euro (circa 70 euro di spese fisse e 35 euro di spese variabili), mentre per i conti aperti da un anno il costo medio è di 56 euro (circa 31 euro di spese fisse e 25 euro di spese variabili).

Ecco che cambiare banca diventa strategico per conquistare condizioni vantaggiose e ottenere riduzioni di costi anche considerevoli. Lasciare il vecchio conto per un prodotto nuovo non costa nulla, perché la legge stabilisce che il trasloco debba avvenire dalla vecchia alla nuova banca entro 12 giorni lavorativi e senza alcun costo a carico del cliente.

Al correntista rimarrà invece la scelta del conto migliore, da valutare sulla base di una serie di variabili di convenienza, quindi secondo le personali abitudini di spesa, le specifiche esigenze e il profilo. Per risparmiare molto tempo e non solo, basta affidarsi all’esperto dei conti correnti ConfrontaConti.it, che effettua per conto dell'utente la ricerca del conto migliore, individuandolo tra le offerte dei principali istituti di credito sul mercato.

Si scoprirà così che ancora adesso è possibile trovare conti online a costo zero, con carta di debito o di credito inclusa, che consentono di azzerare i costi con una serie di comportamenti mirati.

Le migliori offerte di conti correnti secondo ConfrontaConti.it

Con una simulazione che prevede un saldo medio di 5.000 euro, un’operatività media di 60 operazioni l’anno e canale di utilizzo solo online, ecco i conti correnti che è possibile ottenere ancora a costo zero.

Webank offre il suo conto che si gestisce online oppure in filiale, e un Tasso lordo a regime dello 0,10%. Con canone zero, zero costi, zero canone carte, il Conto Webank corrisponde interessi netti per 2,22 euro.

È a costo zero anche il conto della nuova banca digitale illimity.com, che offre anche prelievi gratuiti in tutto il mondo, carta di credito gratis e bonifici istantanei gratuiti e illimitati.

 

A cura di: Paola Campanelli

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